Capitolo 18 ~ricordi~

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<Riddle> la voce di Elizabeth rimbombò per tutta l'infermiera, facendo girare di scatto Tom, ormai consapevole di chi fosse la proprietaria di quel tono pacato.
<Anderson? Che cosa vuoi?> disse il ragazzo con aria sprezzante.
<Malfoy mi ha detto che eri qui e sono venuta a vedere se stavi bene>
<e a te cosa importa di me?> Tom era completamente intontito dall'effetto della pozione, altrimenti non le avrebbe mai posto quella domanda.
El sospirò, non voleva altro che riavere indietro il ragazzo di cui tanto si era innamorata, anche se era ben consapevole che, finché non avrebbe trovato una soluzione, lui sarebbe rimasto ammaliato dalla presenza della serpe, e non dalla sua.
<beh?> disse lui irritato.
<Riddle ci sono un paio di cose che devi sapere, beh riguardo a quanto ti ho detto l'altra volta e riguardo alla tua "relazione" con... Amelia> il volte della fanciulla era stanco, deluso, in pratica El era consapevole che le sue parole non avrebbero cambiato molto la situazione.

<D'accordo, parla>Prima che Elizabeth potesse proferire parola però, una serie di passi infuriati  irruppe nell'astanteria

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<D'accordo, parla>
Prima che Elizabeth potesse proferire parola però, una serie di passi infuriati irruppe nell'astanteria.
<ANDERSON, ALLONTANATI DAL MIO RAGAZZO> sbraitò Amelia puntandole un dito contro.
El lasciò uscire dalle labbra candide una risata amareggiata.
<vorrai dire il mio ragazzo?> disse senza riuscire a trattenersi.
<cosa?> sibilò Tom confuso.
<b-beh... Non ascoltarla Tom è matta!>
Sbottò Amelia cercando di difendersi, ormai conscia che la corvonero avesse capito cosa fosse successo.
<io sono quella matta?? Sei tu che lo hai stregato!> continuò El alzandosi bruscamente, con la voce oramai colma di rabbia.
<ma di cosa sta parlando Amelia?> disse Tom sempre più confuso
<con che fondatezza mi lanci certe accuse eh?
Se continui mi troverò costretta ad avvertite i professori!> urlò la Rosier, fuori di sé.
Anderson si trovò con le spalle al muro, si girò verso Riddle, che la guardava con i suoi occhi tinti di un verde irresistibile, e ripensò a tutti i momenti che i due avevano condiviso in questi mesi, arrivando alla conclusione che forse non ce ne sarebbero stati altri.
<va bene... se vuoi continuare ad omettere le tue azioni allora io vado, ma renditi conto che per i tuoi stupidi ideali non hai fatto solo un torto a me, ma hai anche intrappolato il cuore di un ragazzo che non ti voleva, tutto per il tuo egoismo, tutto perché non vuoi guardare in faccia la realtà> El sputò furi quelle parole come se fossero il più doloroso dei veleni e si diresse verso l'uscita, lasciando la ragazza dalla divisa verde argento, con un espressione indignata.
<Amelia> disse Tom dopo che la riccia se ne fu andata.
<lo so che sei confuso Tom, ma non la ascoltare, è solo invidia tutto qui...>
<va bene... Se non ti spiace io ora andrei in camera>
<si ma certo! Però prima bevi qualcosa sarai senza forze>
<non ti preoccupare era solo un malditesta> le disse Riddle tentando di alzarsi,
<INSISTO> continuò la Rosier porgendogli il liquido stregato.
<ho detto che sto bene, ci vediamo più tardi.>
Detto questo il ragazzo si diresse verso i dormitori, l'effetto della pozione stava iniziando a svanire, le parole della corvonero e il malditesta lo avevano in un certo senso quasi riportato alla realtà, se non fosse stato che, quel poco effetto che il filtro continuava a fargli, lo convinceva che Amelia non gli avrebbe mai fatto un torto del genere e che Anderson fosse semplicemente un po' squilibrata.
Mentre si dirigeva verso la sala comune però, la vide, accovacciata contro il freddo muro dell'edificio, con gli occhi arrossati, mentre si morde a continuamente il labbro.

 Mentre si dirigeva verso la sala comune però, la vide, accovacciata contro il freddo muro dell'edificio, con gli occhi arrossati, mentre si morde a continuamente il labbro

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<Anderson> sibilò mentre la ragazza si alzava, cercando di ricomporsi.
<Riddle... Scusa io n-non ti avevo sentito arrivare>
Tom si perse in quegli occhi chiari, che solo pochi giorni prima, bramava ardentemente.
Ma che mi prede? Pensò;
Come mai quella ragazza lo mandava così in confusione? Non era forse "fidanzato"?
<pensi che io sia pazza non è vero?> gli disse con una risata amareggiata, simile a quella di poco tempo prima.
<hai detto che sono stato... Stregato, per quanto io ti trovi delirante, vorrei sapere a cosa ti riferivi>
<la Rosier ha sempre provato attrazione per te, ma non mi immaginavo fino a questo punto.
io- non so quando ti abbia stregato, ma probabilmente è stata quella sera al Lumaclub, prima...>

Tom la guardò interdetto prima che lei continuasse

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Tom la guardò interdetto prima che lei continuasse.
<...prima tu edi io eravamo...molto legati>
Non disse altro, si limitò ad accarezzargli lo zigomo con dolcezza.
<come faccio a sapere che non mi stai mentendo?> disse lui,
finché un'idea non gli attraversò la mente.
<legilimens> sussurrò all'orecchio di lei.

Da lì cominciarono a riaffiorare tutti i ricordi...
<Anderson che hai?>
Vide lei svenire e lui che la portava in infermeria.
Vide il loro abbraccio.
<a me importa di te, più di quanto pensi>
Vide se stesso completamente ammaliato dal suo sorriso, colmo di gelosia,mentre lei scherzava con Kolv.
I loro sguardi, i loro abbracci... I loro baci.
<farei di tutto per te Tom>
<Perché?>
<Perché io tengo a te, e spero che per te sia lo stesso>

Riaprì gli occhi per cercare il volto di lei.
<ora mi credi?> sussurrò
Tom non disse più nulla, se prima l'effetto della pozione era flebile, ora era completamente sparito, gli tornarono in testa tutti i suoi piani, che erano stati annebbiati da quei sentimenti fasulli, ma soprattutto ritornarono quelle sensazioni singolari che provava in presenza della riccia.
<m-mi dispiace El, io non...> tentò di scusarsi, ma non trovava le parole giuste, se a lui infastidiva anche solo vederla parlare con altri ragazzi, non riusciva ad immaginarsi cosa avrebbe potuto provare lei in questi giorni.
<non ti devi scusare Tom, non è colpa tua> El aveva come sempre un tono dolce, come se lo stesse cullando.
Riddle la avvolse in un abbraccio, mentre Elizabeth sprofondava tra le sue braccia, felice che fosse tornato tutto come prima.
Nella testa di Tom però c'era un solo pensiero...

Vendetta

Spazio autrice
NON MI AMMAZZATE, lo so avrei dovuto aggiornare molto prima, ma ho un po' di problemi di connessione che me lo hanno impedito, comunque spero che questo capitolo vi piaccia, perdonate eventuali errori e se li trovate fatemelo sapere.
Ci tenevo a dire che, per adesso, non vedo ancora una conclusione precisa per questa storia, sto sviluppando meglio le mie idee capitolo per capitolo, mi scuso se può risultare noiosa o banale.
Detto questo, buona giornata a tutti e a tutte.

𝓲 𝓬𝓪𝓷'𝓽 𝓮𝓼𝓬𝓪𝓹𝓮 𝓯𝓻𝓸𝓶 𝔂𝓸𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora