Capitolo 24 ~il marchio nero~

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Il clima Natalizio aveva cominciato a farsi sentire nella scuola di hogwarts e quasi tutti gli studenti avevano già cominciato a preparare le valigie per passare questo periodo di festa insieme alle rispettive famiglie.
Quella mattina erano tutti un po' scombussolati dalla sera prima, perfortuna dopo ogni evenienza speciale la scuola lasciava un giorno libero ai ragazzi.
Il sole era ormai alto, e i raggi caldi colpivano la pelle nuda di Elizabeth, avvolta nelle coperte verdi della camera di Tom.
Quando si svegliò la ragazza era un tantino disorientata, ma a toglierle ogni dubbio furono i ricordi bollenti della scorsa notte,accomoagnati da un peso estraneo sul suo corpo: Tom stava ancora dormendo avvolto alla ragazza, come se avesse paura che essa sarebbe potuta scappare da un momento all'altro... Certo come no.
Gli occhi chiari della fanciulla rimasero ad osservare tutta la sua bellezza, mentre con una mano accarezzava i capelli corvini del ragazzo che si svegliò di colpo, scostandosi dalla mano di lei in modo fin troppo brusco.
Non lo fece per cattiveria, semplicemente Tom Riddle aveva avuto numerose esperienze sessuali, prima di Elizabeth, e in nessuna di esse si era prolungato o aveva permesso ad altre figure femminili di toccarlo;
Inoltre Tom non era una di quelle persone esattamente abituate a ricevere affetto, considerando che sin dalla più tenera età gli era stato privato.
<El io...> provò a dire Riddle, ma venne immediatamente bloccato dalle soffici labbra della ragazza premure contro le sue
<non fa niente Tom> sorrise la giovane sulla bocca di lui.
Riddle non capiva come un comune ed insignificante essere umano potesse farlo sentire così... Bene;
Era sempre stato diffidente e glaciale  nei confronti di tutti, ma per qualche strana ragione la sua maschera crolla a in presenza di quell'esserino dai ricci dorati, se lo era chiesto molte volte, ma continuava a non trovare risposte alle sue domande, forse non avrebbe dovuto indebolirsi continuando a mostrare i suoi sentimenti a quella ragazza, forse avrebbe dovuto lasciar perdere tutto, ma ci aveva già provato una volta e si era attaccato a lei ancora di più, ciò.poteva significare solo una cosa: come lui era destinato a diventare un potente mago immortale e imbattibile, lei era destinata a rimanere al suo fianco e per quanto Tom Riddle non se ne fosse accorto, qualcosa di lei lo stava cambiando.
<A cosa pensi mh?> la voce dolce e assonnata della giovane Anderson lo fece ridestare dai suoi complessi pensieri.
<El...abbiamo sempre evitato l'argomento ma penso che sia arrivato il momento di parlarne>

<A che ti riferisci?> chiese lei, timorosa che Riddle volesse scaricarla o peggio.

<sei ancora convinta della promessa che mi hai fatto? >

Flashback

<probabilmente sto facendo una scelta stupida e irresponsabile,  è chiaro che le tue idee sono tutt'altro che corrette... Però io voglio stare insieme a te, non mi importa cosa dovrò fare, io ti resterò a fianco in ogni caso>

Fine flashback

<certo che me la ricordo> sorrise lei, ricordando il giorno in cui Tom l'aveva baciata senza problemi, senza preoccupazioni, senza esitare, l'aveva baciata e basta,perché l'amava proprio come lei amava lui.

<ricorderai anche che ti ho parlato dei
Mangiamorte, il mio ristretto gruppo di conoscenze>

<si, mi hai parlato di un marchio che avete in comune se non sbaglio>

Tom fece fuori uscire un sospiro dalle sue labbra, come se qualcosa lo frenasse dal pronunciare la domanda che da tempo voleva fare alla sua amata.
<Elizabeth Anderson... Vuoi far parte dei Mangiamorte?
Non sei costretta ad accettare, ma sappi che se lo farai sarai marchiata... Proprio come me e come gli altri>
Disse Riddle mostrando il marchio nero sul suo braccio.
El sussultò, possibile che la sera prima non se ne fosse accorta?
Pensò per un po' alle parole, e in particolare alla richiesta, di Tom,che nel frattempo la osservava, squadrando il suo candido corpo nudo, in attesa di una risposta... Possibilmente positiva.
<Tom...io non me lo aspettavo>
<Non ti costringerò, lo sai> il tono dell'erede di serpeverde era distaccato, quasi deluso.
<si Tom, ti ho promesso che ti sarei stata affianco per ogni cosa e non ho intenzione di infrangere la mia promessa, ti amo Tom Riddle, più di ogni cosa, ti amo così tanto che fa quasi male> la ragazza pronunciò queste parole tutte d'un fiato, senza accorgersi che il lenzuolo con cui si stava coprendo, era completamente scivolato via.
Quando vide il suo amato osservare la sua pelle candida, un imponente rossore si fece strada sulle sue guance, mentre cercava di coprirsi con le mani, che però vennero bloccate da Riddle, che la attirò a sé e le prese il volto con una mano.

<ti ricordo che ho già visto tutto> le sussurrò roco all'orecchio, ma prima che El potesse dire qualsiasi cosa, Tom parlò ancora
<sei sicura della tua scelta?>
<si> rispose secca.

Stava sbagliando e forse se ne rendeva anche conto, ma il sentimento che provava per quel ragazzo apparentemente perfetto era incontrollabile, si sà in fondo no? L'amore fa fare follie, e quella era proprio una follia.

𝓲 𝓬𝓪𝓷'𝓽 𝓮𝓼𝓬𝓪𝓹𝓮 𝓯𝓻𝓸𝓶 𝔂𝓸𝓾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora