Capitolo |6|

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Gally's pov

In poco tempo, grazie alla sega elettrica, aprii la porta blindata dove avevano immagazzinato tutto il siero.
Raccolsi tutte le boccette in un sacco e chiusi le guardie, ancora a terra, dentro la cella blindata.
In quel momento una sirena iniziò a suonare «okay. Andiamo via da qui. Adesso. Statemi vicino. Non vi separate» presi il fucile con la mano libera e diedi il sacco a uno dei ragazzi «proteggilo con la tua vita. Hai capito?» quando lo vidi annuire presi per mano Alan che era molto più spaventato dei ragazzi non essendo stato trattato come tutti gli altri quindi non conosceva ancora il pericolo «p-papà che cos'è?» mi chiese con voce tremante stringendo la mia mano; mi si strinse il cuore sentendomi chiamare "papà" «non è nulla. Adesso andiamo via da qui» lui annuii e chiesi a una delle ragazze di tenerlo per mano in modo che potessi impugnare il fucile.
Lei fece come chiesto e allora iniziai a correre percorrendo la strada al contrario per portarli nel parcheggio dove Brenda doveva starci aspettando con un autobus.
Una volta nel parcheggio li feci nascondere dietro un alto muretto ordinando loro di stare bassi per non essere visti quindi, una volta accertato che non fossimo stati notati, tornai a correre.
Presi la radiolina e chiamai Brenda «dove sei?». Continuammo a correre finché un autobus ci tagliò la strada fermandosi davanti a noi. Alla guida c'era Brenda «forza salite!» gridò e aprì le porte dell'autobus.
I ragazzi salirono tutti velocemente. Mi sentii sollevato ma subito dopo Brenda chiese dove fosse Thomas «speravo che fosse con te». Spalancò gli occhi preoccupata e fece per scendere dall'autobus «ferma, aspetta qui con loro. Aspettaci qui. Io...lo troverò»
Alan tornò fuori dall'autobus fermandosi davanti a me «dove vai papà?» mi chiese con ancora la vocina tremante e e manine che stringevano un orsetto di peluche che non avevo notato prima «vado dalla tua mamma. Torno presto. Ti proteggerà Brenda». Alan si girò a guardare Brenda che gli sorrise cercando di risultare rassicurante nonostante l'agitazione. Fortunatamente lo convinse perché tornarono entrambi in autobus e corsi via a cercare Thomas.

Amelia's pov

Seguendo il corridoio incontrammo diversi uomini e donne in camice che ci guardavano sospetti ma non ci diedero molto peso visto che indossavamo la tuta della WCKD preoccupandosi più delle sirene.
Presto però sentimmo i tonfi degli stivali delle guardie che si stavano avvicinando quindi ci nascondemmo in una stanza per non essere visti; una volta che se ne furono andate tornammo nei corridoi alla ricerca di Minho ma Thomas si fermò dove quattro corridoi si incrociavano apparentemente senza motivo. Affiancandolo mi fermai anche io alla vista di mia zia dall'altra parte del corridoio. Thomas alzò la pistola puntandola contro di lei ma Newt, che era dietro di noi, ci spinse via dalla traiettoria dei proiettili sparati da Janson, nel corridoio dietro di noi, che sfortunatamente ci aveva trovati.

Corremmo urgentemente in un corridoio a caso e Thomas iniziò ad urlare il nome del nostro compagno perduto sperando che ci sentisse e ci aiutasse a trovarlo il più velocemente possibile.
I soldati iniziarono a raggiungerci dagli altri corridoi ma riuscimmo facilmente a difenderci, stendendone vari, avendo tre armi a disposizione.
Tornammo a correre alla cieca urlando il nome di Minho ma i soldati aumentarono sempre di più. A furia di sparare finimmo i proiettili elettrici ma avevamo ancora le pistole. Ma dovevamo essere prudenti perché si sarebbero esauriti presto e non avevamo caricatori di riserva.
Ci nascondemmo dietro un muro per prendere tempo; potevamo sentire le guardie avvicinarsi velocemente e fermarsi appena prima del nostro nascondiglio. Probabilmente saremmo riusciti a colpirli, anche se tutti noi eravamo scettici a ucciderli a sangue freddo, Newt però ebbe un colpo di genio per evitarlo. Prese una granata elettrica da un soldato a terra, la attivò e la lanciò verso le guardie «state indietro!».
La granata esplose elettrificando tutti quelli attorno -che per fortuna erano solo i nostri inseguitori-.
Uscimmo dal nascondiglio e tornammo a correre imboccando un altro corridoio casuale che però fu bloccato da un uomo che ci puntò il fucile addosso ma senza spararci. Credo che Janson volesse catturarci vivi per potersi divertire a torturarci. «a terra! Ho detto a terra subito!» ordinò la guardia che fece per avvicinarsi ma una figura indefinita lo spinse contro il muro con violenza per poi afferrarlo e lanciarlo contro un vetro che si frantumò facendolo cadere dall'altro lato a peso morto.

The Maze Runner - The SacrificeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora