La verità

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In quel momento apparve Zed, richiamato dalla voce della sorellina, e mi guardò. Non diceva niente, continuava a guardarmi incantato, e allora mi preoccupai "Non ti piaccio?" "Tutto il contrario, sei stupenda, non esistono parole neanche in lingua zombie per descriverti". Zed mi prese la mano per aiutarmi a scendere gli ultimi gradini e quando mi lasciò la mano mi ritrovai sul palmo un piccolo anello di metallo, rivestito da una patina nera e opaca, molto delicato. Guardai Zed, questa volta ero rimasta io senza parole e lui mi disse dolcemente "Indossalo". Lo misi all'anulare e Zoey mi disse "Ti sta benissimo", Zed mi disse "Ti amo", mi prese nuovamente la mano e c'incamminammo verso il capannone. Quando Eliza e Bonzo mi videro, stentarono a credere che fossi proprio io: Eliza mi aveva prestato qualcosa ogni tanto, ma ora ero vestita da capo a piedi come una di loro. Zed gli raccontò di come mi ero comportata con i miei genitori e io feci vedere l'anello, al che sia Eliza che Bonzo abbracciarono me e Zed. Una volta terminata la fantastica festa passai la notte a casa di Zed. Il giorno dopo, quando arrivai a scuola, sentii un paio di mormorii dovuti al mio cambio di look. Non erano solo mormorii negativi, vi erano anche commenti positivi. Il giorno stesso, prima di tornare a casa, feci tappa da Zed per prendere tutti i capi che avevo comprato il giorno prima e restituire l'abito ad Eliza. Una volta tornata a casa vidi i miei genitori sulla soglia della porta con le braccia conserte: era ora di un bel discorso di famiglia; entrammo tutti e tre dentro casa, loro si sedettero sul divano e io poggiai le buste con gli acquisti a terra e mi sedetti sulla poltrona davanti a loro. Mia madre, indicando le buste, mi chiese "Cosa c'è lì dentro?" "Da oggi mi vesto come gli zombies, non c'è bisogno di controllare le buste, basta vedere come sono vestita" dissi calma. Mio padre mi disse "Tesoro, dobbiamo dirti una cosa... ti ricordi la nonna?" "Certo che si" "Ecco, la nonna, dopo che il nonno era morto, si era innamorata di uno zombie... L'aveva nascosto per molto tempo, finché io e la zia non l'abbiamo scoperta e volevamo che i due si lasciassero. Poi la nonna è morta e tutti noi pensavamo che fosse colpa dello zombie e non abbiamo mai cercato la verità fino ad oggi: la nonna è morta a causa di un ictus fulminante..." disse mia madre "Per questo non volevamo che frequentassi Zed, ma ora sappiamo la verità..." non lasciai neanche terminare i miei genitori, mi alzai dalla poltrona e li abbracciai ringraziandoli, poi salii in camera e cambiai gli abiti dentro all'armadio: alle ballerine di tutti i colori che avevo, sostituii l'unico paio di anfibi che avrei usato da lì in poi, a tutti gli abiti color pastello che possedevo, sostituii quelli nuovi con gradazioni che andavano dal nero al verde militare passando per il bordeaux, i braccialetti delicati, quasi invisibili, vennero rimpiazzati da bracciali più grossi e vistosi, tutti gli anelli e gli orecchini che avevo li regalai una parte a mia madre e una parte a mia cugina, io tenni solo l'anello che mi aveva regalato Zed e solo pochi paia di orecchini che avevo comprato nel negozio di fiducia di Eliza. 

Cuore rubato-Zed NecrodopolisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora