Prologo

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Ho sempre compreso fin da bimba che mio padre era morto. Mia madre non aveva usato mezzi termini con me. Avevo solo 7 anni quando successe... Era il l'1 febbraio del 2004, mi ricordo bene cosa stavo facendo, stavo nella mia cameretta a giocare con le mie barbie quando sentì sbattere la porta d'ingresso, allora corsi giù per le scale per andare a dare il benvenuto alla mamma che come ogni giorno faceva ritorno dal lavoro alle 17.00.
Quando scesi le scale non vidi il volto sorridente della mamma come ogni volta, quel giorno non lo vidi proprio il suo viso, era basso e cupo.
Vidi la nonna correre in contro a lei e abbracciarla. Non riuscivo a capire perché la mamma non mi guardasse. Poi i miei pensieri furono interritori da dei singhiozzi. La mamma stava piangendo.
Il mio cuore ancora ingenuo batteva forte, troppo.. Non riuscivo a muovermi.
Mia nonna mi chiamò con voce preoccupata e mi chiese di tornare a giocare, e così feci.
Ricordo solo tanta preoccupazione. Fuu la prima volta nella mia vita in cui mi resi conto che avevo paura davvero.
Dalla mia camera sentivo mia mamma piangere e questo mi gettò nella completa disperazione, non potevo restare ancora chiusa in camera.
Quando scesi andai di getto da mia madre sul divano, tremava e piangeva, vederla in quello stato mi rese debole.
La nonna ancora una volta mi disse di tornare su ma non l'ascoltai. Ricordo di non aver detto niente, ricordo solo di aver abbracciato mia madre e di essere rimasta lì per più di un ora.
Finalmente mia mamma parlò...
"Piccola mia... Da oggi siamo io e te. Da oggi giurami che non mi lascerai mai. Saremo forti tutte e due, e ce la caveremo,prometto" mi disse mentre tratteneva il pianto.
Non capivo cosa intendesse, però vidi la nonna asciugarsi le lacrime che scendevano.
"Vedi bimba mia.. Il papà non c'è più.. È andato in cielo, è morto"
Ecco ciò che mi ricordo di quel giorno. La mia reazione e le cose successive non le ricordo più. Ero sotto shock.
Crescendo mia madre mi disse come andò, come morì mio padre.
La cosa più brutta è che non ricordo l'ultimo saluto.
Da quel giorno mamma fu come una sorella per me.
Mi ha sempre messo in guardia sui ragazzi e mi ha sempre proibito di innamorarmi. Probabilmente non voleva che soffrissi per altri uomini che non fossero papà.

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