3. There are many things that you do not know ...

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Chiusa la telefonata con alessia mi ritrovai a girovagare nei miei pensieri.. Perché proprio adesso ha deciso di farsi vedere? E soprattutto cosa vuole da me?
Dio però qualsiasi cosa sia è davvero.. Oddio no, mi devo togliere questo pensiero dalla testa.
Mi addormentai sul mio letto, non fu poi così difficile visto che duramente la notte ero stata torturata e non avevo chiuso occhio.
.... Di nuovo quell'ambientazione, stanza buia che vedeva luce solo grazie ai lampi che irrompevano da fuori..ed eccolo li. Stavolta mi sento più controllata. Io voglio sapere cosa vuole e anche se sto morendo di paura devo andare in fondo a questa storia. Il suo sorriso...il suo occhio verde è così cupo, e perché ha le ali? E perché sono fatte solo di ossa.. "Cosa sei..." Esce dalla mia bocca questa domanda senza che io gli abbia dato il permesso di farlo. Sono terrorizzata, questo è reso ovvio dalla mia voce che è uscita più tremante e stridula di quanto mi aspettassi.
Quell'essere non si muove. Mantiene il suo sorriso che lo rende visibile anche al buio. Non parla, non risponde alla mia domanda, continua a sorridere.
Nella mia testa ad un tratto sembra che ci siano due pensieri... C'è un'altra voce. Una voce calda e lenta, che mi fa entrare in uno stato di trans.. Sta parlando.."sono quello che può decidere della tua vita o della tua morte.." Sentita questa frase le mie braccia sembrano fare uno sforzo enorme affinché le porti alle orecchie. Mi accascio su me stessa appoggiando la testa tra le mie ginocchia e continuo a tenere le mani sulle orecchie, ma lui continua a ridere nella mia testa, così involontariamente la mia voce urla:"basta ti prego esci dalla mia testa" ride.
In quel preciso istante mi ritrovo sdraiata sul mio letto, sudata e con il fiatone. Non avrei mai pensato che un sonnellino di appena quarantacinque minuti avrebbe portato a questo. Sento aprirsi la porta e per un momento ho paura, ma con mio grande sollievo è la nonna che preoccupata si avvicina al letto "tesoro tutto bene? Ti ho sentita urlare dalla cucina e così sono salita per vedere come stai" sorride.
Cerco di sorridere anche io per tranquillizzarla "tranquilla nonna.. Ho... Fatto un brutto sogno mentre stavo facendo un pisolino, ma niente di preoccupante"
Il suo viso sembra rattristarsi ma lei continua a tenere quel sorriso dolce che ho sempre amato in mia nonna.."oh piccola, so che questa è una giornata difficile per te, ma devi stare tranquilla.. Tuo padre è ancora con te" mi accarezza il volto.
Mio padre, già.. Per un momento avevo quasi scordato che si trattasse del suo anniversario di morte, sono stata fin troppo preoccupata per quella specie di essere che mi tormenta.. A quel punto ricordo le sue parole"sono quello che può decidere della tua vita o della tua morte" mi sfiora un brivido di aria gelata. È qui.. "Nonna, grazie.. Potresti lasciarmi qualche momento da sola? Arrivo fra poco in cucina ok?" Sorride approvando e lasciandomi un altra carezza.
Appena sono sicura che mia nonna sia andata di sotto parlo:" so che sei qui.. Ti ho sentito.." Guardandomi in torno. Un altra carezza di aria gelata. "Smettila di toccarmi, non riesco a vederti!" Alzo la voce.
"Tuo padre eh... Mhh Zoe cara, ti deve mancare molto"ridacchia. E ancora il freddo sulla mia pelle.
"Tu..tu non ti azzardare a parlare di mio padre.. Tu devi andartene capito?" Lo sento ridere mentre ancora non so dove guardare.
"Mhh anche a lui manchi tanto" il suo tono era così fastidioso e raccapricciante. "Non sai niente" ringhio.
In quel momento stesso la figura di mio padre appare nel mio specchio a onde attaccato al muro. Non posso crederci. I miei occhi cominciano ad accaldarsi e le lacrime ad uscire "papà!"urlo. Scatto dal letto per andare verso lo specchio ma appena mi avvicino la sua figura scompare. "Smettila mostro!" Piagnucolando.
"Oh Zoe, dovresti contenere le emozioni, quello era solo un fotogramma che mi sono permesso di prendere dalle foto di famiglia" la sua voce era così provocatoria.
Come dalle foto di famiglia? La mamma le ha nascoste non so dove, in giro ci sono solo le foto di me,lei e la nonna. "D..dove le hai prese?" Tiro su con naso mentre mi asciugo qualche lacrima.
"Piccola Zoe.. Ci sono tante cose che non sai.." Ride nuovamente.
Le lacrime ricominciano a scendere più forte e questa volta non riesco a controllarle.
Arriva un calore avvolgente sul mio corpo, non so cosa sia ma la sua aurea è positiva e protettiva. Per un momento mi faccio cullare da essa, ma poi torno a capire e parlo di nuovo:"cos'è questo? Io io non capisco.." Niente mi risponde... E tutto sembra tornare normale in quella camera.
Corro giù non badando al rossore nelle mie guance e vado in cucina dalla nonna.
"Ti ho preparato qualche fetta di pane e marmellata. Dovresti mangiare qualcosa visto che non hai toccato nulla all'ora di pranzo"
Cerco di sorridere e provo finalmente ad ingurgitare un po' di cibo.
"Nonna pensavo di andare al cimitero con Alessia oggi, ti dispiace?"
"No, penso sia una buona idea" mi sorride sinceramente.
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Suona il campanello e io sono pronta per andare insieme ad Alessia a trovare la tomba di mio padre.
"Zoe, sei pronta?" Mi dice appena esco dalla porta di casa. Sospiro e annuisco.
Salgo sulla sua macchina e partiamo. Durante il viaggio non parliamo molto. Non volevo ancora dirgli di quello che era successo qualche ora prima in camera mia.
Scendo dall'auto e respiro profondamente, alessia prende la mia mano e mi da coraggio ad entrare.
Mi ritrovo a camminare in una città morta, perché è quello alla fine che è... Una città fatta di morti, sono così tanti. Arrivo davanti alla tomba di mio padre e come non ho mai fatto mi inginocchio davanti ad essa. Non ho mai provato questo senso di disperazione, i miei occhi si inumidiscono e sento la mano di alessia scorrere sulla mia schiena.
Un calore mi invade e io mi sento quasi bene nel sentirlo, questa ondata di calore mi accarezza, proprio come faceva il freddo qualche ora prima, ma stavolta è bello e non terrificante. E in quel momento sento il profumo di papà e lo respiro intensamente.
"Papà..." Involontariamente dico.
"Zoe piccola.." Sento nella mia mente. Scatto per la paura ma mi tranquillizzo quasi subito. In quel momento Alessia è come sparita per me.
Guardo l'iscrizione davanti a me e in quel preciso momento vedo un ragazzo con la carnagione abbronzata, con i capelli neri e ben pettinati, il suo sguardo pur essendo scuro è così dolce e la sua mascella così perfetta è incurvata in un sorriso molto dolce. I suoi abiti sono tutti chiari e riesco quasi a vedere il bagliore dietro di lui che forma quasi la forma di ali di un bianco purissimo,divino... Sono estasiata da questa visione e non riesco a parlare.. Qualche secondo dopo un venticello fresco mi oltrepassa e la visione di questo angelo, oserei dire, svanisce. Mi sento così bene..

Demonic ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora