A Youngjo era servita una settimana intera per decidersi a tornare nuovamente alla radura di Hwanwoong.Sette lunghi giorni passati a rimuginare sulla sua breve ma intensa vita e a porsi domande esistenziali mentre colpiva con forza i manichini per l'allenamento, arrivando addirittura a decapitarne uno con la spada, spaventando a morte delle reclute ignare.
Gunhak ovviamente si accorse della tempesta interiore che stava scuotendo l'amico, tant'è che provò più e più volte a fargli sputare il rospo, fallendo miseramente. Parlare con Youngjo quando era sovrappensiero e con la testa tra le nuvole era una tortura per il suo povero compagno di avventure.
<Youngjo mi stai ascoltando?> chiese Gunhak bloccando per l'ennesima volta il suo discorso, diventato ormai un monologo, esasperato dal comportamento del più anziano seduto accanto a lui che però sembrava non prestargli la minima attenzione.
Youngjo scosse la testa come per risvegliarsi da un sogno a occhi aperti <Eh? Cosa?> disse confuso.
Il più giovane sospirò <Ti ho chiesto se mi stai ascoltando. È da una settimana che sei così, cosa è successo?> domandò indagatore scrutando attentamente l'altro <Qualcosa a casa? Ancora tuo padre che ti fa pressioni? Oppure è per l'arrivo delle guardie reali? Lo sai che a me puoi dire tutto.> continuò con un piccolo sorriso mettendo una mano sulla coscia di Youngjo.
<Siamo amici da quando siamo nati, non esitare neanche per un secondo a parlarmi di tutto ciò che passa per la tua testolina. Vederti così spaesato mi fa uno strano effetto.> concluse stringendogli un poco la gamba, per enfatizzare il fatto che fosse lì affianco a lui.Youngjo si morse le labbra e le sue dita cominciarono a giocherellare con il laccettino della sua faretra, mentre gli ingranaggi della sua mente lavoravano veloci per trovare la soluzione ideale.
Dopo una decina di secondi optò per la cosa migliore: la pura e semplice verità. <È che c'è un ragazzo che ho incontrato una settimana fa...e che vorrei vedere ancora.> ammise abbassando lo sguardo a causa di un senso di vulnerabilità che lo aveva avvolto.
L'altro giovane lo guardò spiazzato da tale rivelazione. Non era mai capitato che Youngjo si interessasse a una persona, ne era rimasto piacevolmente sorpreso. Gunhak allora sorrise intenerito alzandogli lo sguardo con un dito posto sotto il suo mento <Non c'è nulla di male, siamo esseri umani dopotutto. Ti va di parlarmi un po' di lui?> disse curioso mentre si metteva in una posizione più comoda.
Il viso del generale si illuminò a causa di un sorriso <Beh cosa ti posso dire...è stupendo. Ha i capelli che ricordano dei fili d'oro e due occhi dolcissimi che ti trasmettono emozioni così forti da farti venire le vertigini. Ha un fisico minuto che sembra indifeso e forte allo stesso tempo...è difficile spiegare a parole quanto mi abbia colpito> ammise passandosi una mano tra i capelli, mentre con la mente tornava a quel giorno magico in cui il suo cuore era stato rubato dal giovane misterioso.
Gunhak ascoltò attentamente l'amico mentre riusciva a pensare a una cosa soltanto. "È completamente andato, si è innamorato di questo ragazzo" continuava a ripetersi nella testa mentre annuiva per far continuare a parlare Youngjo.
<E pensavo di andare a trovarlo oggi...secondo te è una buona idea?> chiese quest'ultimo incerto e guardando l'altro in cerca di un consiglio.
Gunhak sorrise mentre apriva le braccia <È un'idea fantastica hyung! Preparati e vai immediatamente, su senza farti pregare> disse esaltato e sinceramente felice per l'amico.
Youngjo sorrise a sua volta alzandosi e spolverando i pantaloni per togliere i rimasugli di erba e terra <Magari gli raccolgo qualche fiore che trovo per strada, può essere un gesto carino da parte mia> decise battendo le mani trovandola un'idea carina e incamminandosi verso l'ingresso del bosco <Grazie Gunhak ci vediamo dopo!> concluse mentre si allontanava sempre di più.
Il giovane rimasto seduto osservò il punto dove Youngjo si era diretto, sorridendo tra sé e sé <Davvero credi che ti farò andare da solo? Mi sottovaluti caro mio> borbottò mentre si alzava e seguiva le orme dell'amico.
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Dopo una buona mezz'ora passata a girovagare, Youngjo finalmente riconobbe degli alberi che aveva già incontrato, esultando per il suo successo.
Seguendo il suo istinto si trovò presto sulla strada per la radura magica dove viveva quell'essere etereo che lo aveva stregato inconsapevolmente, arrivando in men che non si dica alla meta prestabilita.
Il soldato fece un grande respiro per liberarsi dall'ansia stringendo forte il mazzo di fiori colorati che aveva raccolto nella foresta, per poi entrare definitivamente nello spiazzo d'erba, cercando Hwanwoong con lo sguardo.
Il biondino dal canto suo si trovava seduto sulla riva del laghetto a fischiettare mentre intrecciava tra loro dei fili d'erba per farci una collana.
<Dongju eccoti qui finalmente!> disse Hwanwoong girandosi mentre un sorriso gli adornava il volto, per poi rendersi conto che quello appena entrato nella radura non era decisamente il suo amico ma qualcuno che aspettava con molta più impazienza.
Youngjo fece un altro respiro profondo per poi alzare la mano libera e salutarlo <Ciao Hwanwoong...> disse incerto mentre il sorriso dell'altro ragazzo si allargava.
<Sei tornato! Beh ce ne hai messo di tempo mio caro.> rispose quest'ultimo mentre incrociava le braccia divertito <Devi aver riflettuto davvero tantissimo per averci impiegato una settimana.> concluse ridacchiando.
Il corvino annuì leggermente avvicinandosi piano all'altro <Sì e...hai ragione. Su tutto quanto.> ammise con lo sguardo basso, vergognandosi di sé stesso <Non è giusto che qualcuno decida per la vita delle creature magiche, sono esseri viventi anche loro. Mi sento un mostro per tutte le mie azioni, immagino che idea orribile ti sia fatto di me...> disse in un sussurro mentre porgeva all'altro i fiori <Ecco tieni, li ho presi per te...per farmi perdonare e magari farti dimenticare ciò che ho detto la scorsa volta.> continuò Youngjo, non osando ancora alzare lo sguardo.
Hwanwoong a quelle parole lo osservò con la bocca socchiusa dalla sorpresa, colpito profondamente, per poi sorridere intenerito e prendere i fiori.
<Vieni qui, siediti affianco a me. Devo dirti una cosa importante.> disse il biondo indicando il terreno accanto a sé e invitando l'altro con lo sguardo che, esitando un po', ubbidì.
Allora Hwanwoong girò il busto verso di lui <Guardami Youngjo.> disse con voce suadente mettendogli una mano sulla guancia, facendola diventare rosata <Hai detto di essere cambiato, giusto? Allora dimostralo, perché io sono una sirena.> annunciò guardandolo negli occhi mentre tirava fuori dall'acqua l'imponente coda da pesce, che per tutto il tempo era rimasta nascosta.
<T-tu...tu cosa?!> chiese di getto Youngjo spalancando gli occhi incredulo davanti a quella visione.
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Nello stesso momento, nascosto tra i cespugli, anche Gunhak stava assistendo a quella scena inverosimile.
"Lui è un cosa?! Oddio non va bene, non va affatto bene." pensò scuotendo ripetutamente la testa mentre strappava dei fili d'erba a causa dell'ansia accumulata.
<Non dovresti strappare tutta quell'erba, non ti ha fatto nulla di male.> sussurrò un individuo dietro il corvino che si girò di colpo mettendo una mano sull'elsa della spada. Fortunatamente per lui si rivelò essere solo Dongju.
Il cacciatore allora aggrottò le sopracciglia <Cosa ci fai qui?> chiese in un mormorio per non disturbare i due nella radura.
<Lui è mio amico e prima che quello lì arrivasse stavamo passando un pomeriggio stupendo.> sbuffò il centauro accovacciato a terra <Però adesso sono curioso di vedere come va a finire, fammi spazio.> continuò, spingendo a terra il povero Gunhak e rubandogli il posto.
Note dell'autore:
Buon pomeriggio a tutti!
Come state?✨
Finalmente Hwanwoong ha rivelato la sua vera identità, chissà come la prenderà Youngjo...beh miei cari dovrete aspettare il prossimo capitolo.
E intanto anche Dongju e Gunhak fanno progressi, si sa che fare appostamenti aumenta il feeling di coppia ahahahah.
Detto questo grazie mille di aver letto, ci vediamo alla prossima!❤️
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𝘙𝘦𝘥 𝘛𝘩𝘳𝘦𝘢𝘥 // 𝙊𝙣𝙚𝙪𝙨 [☑]
Fantasy「𝔇𝔬𝔫'𝔱 𝔩𝔢𝔱 𝔪𝔶 𝔥𝔞𝔫𝔡 𝔤𝔬. 𝔇𝔬𝔫'𝔱 𝔠𝔲𝔱 𝔱𝔥𝔦𝔰 𝔱𝔥𝔯𝔢𝔞𝔡 ℑ𝔫 𝔱𝔥𝔦𝔰 𝔭𝔦𝔱𝔠𝔥 𝔡𝔞𝔯𝔨𝔫𝔢𝔰𝔰, ℑ'𝔩𝔩 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔱𝔬 𝔣𝔦𝔫𝔡 𝔶𝔬𝔲 𝔞𝔤𝔞𝔦𝔫 𝔰𝔬𝔪𝔢𝔡𝔞𝔶 ℑ'𝔩𝔩 𝔥𝔲𝔤 𝔶𝔬𝔲 𝔱𝔥𝔢𝔫. 𝔖𝔬 ℑ 𝔠𝔞𝔫 𝔪...