"Sul serio. Se non ti alzi mangerò anche per te." Sento la voce di Niall finalmente arrivarmi chiara alle orecchie mentre stringo gli occhi prima di abituarmi alla luce artificiale presente nella stanza.
Mi sono addormentato nella camera degli ospiti mentre ascoltavo Niall provare qualche melodia casuale. Realizzando poi le parole che l'irlandese aveva appena pronunciato, mi alzo di scatto.
"Non oserai..." Dico osservando il ragazzo che era ancora seduto sul letto accanto a me, dove probabilmente stava provando a svegliarmi da un po'.
"Scommetti?" Domanda poi con una faccia furba, prima di alzarsi di scatto e cominciare a correre fuori dalla stanza.
"Stronzo!" Gli urlo contro, facendo uno scatto anch'io e riuscendo a raggiungerlo prima delle scale, dove riesco a spingerlo al muro e lo sorpasso.
Alla fine delle scale però lui riesce a trattenermi per la maglietta, sorpassandomi a sua volta. Io, ancora un po' frastornato dall'essermi alzato troppo in fretta, lo lascio passare per poi accelerare giusto un po' per superarlo in salone, prima di arrivare alla cucina. Niall a sua volta però accelera, spingendomi con una spallata contro il divano, facendomi perdere l'equilibrio per un istante e raggiungendo quindi la cucina per primo.
"Stupido folletto irlandese che gioca sporco." Borbotto raggiungendolo mentre mi massaggio il punto del braccio dove mi aveva colpito.
"Ammetti la tua sconfitta, Malik." Afferma il biondino vittorioso, guardandomi con aria di superiorità.
"Ma... Okay?" Domanda Liam spaesato, che probabilmente aveva assistito a metà della corsa. Era intento a sistemare bicchieri e bibite sul tavolo probabilmente prima del nostro arrivo, visto che ha un boccale ed una birra ancora in mano.
"Non sono arrivate le pizze?" Risponde allora Niall confuso, mentre prende posto.
"Eccole." Commenta Louis, arrivando nella stanza tentando di tenere in equilibrio le sei pizze che aveva senza far cadere le monete di resto che era poggiate sopra.
"Se voi al posto di fare i deficienti correndo in giro per casa, mi aveste dato una mano con il fattorino, ora staremmo già mangiando." Aggiunge poi il ragazzo esasperato, posando i cartoni ad un lato della tavola per poi riporre le monete nel portafogli.
"Colpa di Horan." Rispondo quasi nell'immediato, restando ovviamente sul tono scherzoso. Il biondo tinto in risposta alza gli occhi al cielo, non volendo neanche replicare inutilmente.
"Ma Harry?" Domanda poi Louis, facendo sorgere il dubbio anche a me.
"Bagno, come sempre. A furia di stare con te ha cominciato a pisciare quasi quanto te." Risponde prontamente Liam, scaturendo le risate mie e di Niall.
"Ho la vescica piccola." Si giustifica Tomlinson, iniziando a posizionare le pizze davanti ad ognuno delle persone in base alle preferenze, lasciando quella in più per dopo.
"E io sono la fata turchina." Commenta scherzoso Harry, facendo ora il suo ingresso.[...] [...] [...]
"Potreste rimanere qualche altro giorno... insomma, se vi và." Dice Harry con lo sguardo basso, appoggiandosi con una spalla al muro mentre io, Liam, Niall e Louis portiamo i vari bagagli alla fine delle scale.
"Ohw, che carino. Prima ci chiama parassiti e poi non vuole che andiamo via." Risponde l'irlandese con un tono intenerito, per poi posare lo scatolo che aveva in braccio per poter abbracciare il riccio. Lui, in risposta, gli dà un pugnetto al fianco per averlo preso in giro, per poi ricambiare l'abbraccio.
"E che ormai ci avevo fatto l'abitudine..." Sussurra allora Harry, sciogliendo l'abbraccio con il ragazzo e tornando a guardare tutti.
"Dai Hazza, pensa che tra meno di un mese dovremmo riprendere a comporre che tra poco comincia il tour. Ci vedremo tipo 20 ore al giorno 7 giorni su 7." Afferma poi Liam sereno, facendo intuire che trovasse dolce la richiesta del ragazzo, e provando quindi a consolarlo.
"Lo so, ma non è lo stesso. Ci vedremo costantemente ma saremo distrutti e impegnatissimi." Risponde ancora Styles, mettendo su un adorabile broncio da bambino.
"Dai piccolo, per il momento puoi accontentarti di me." Si introduce allora Louis, posando un leggero bacio sulle labbra del ragazzo dagli occhi verdi, che ricambia e si lascia andare in un sorriso.
"D'accordo, proverò ad accontentarmi..." Risponde allora scherzoso, facendo ridere me, Liam e Niall mentre Louis alzava il dito medio nella sua direzione.
"Così teneri che potrei vomitare." Commento allora, finalmente scendendo l'ultimo scalino. Sto portando una valigia di Liam e un borsone con la maggior parte delle cose che avevo dimenticato nelle varie case che i ragazzi immediatamente avevano radunato.
"Sì ma muovi il culo che voglio tornare per ora di pranzo." Si lamenta come al suo solito Tomlinson. In risposta alzo gli occhi al cielo.
"Ma sono tipo le dieci, Niall non abita a più di mezz'ora da qui..." Osserva Liam, cercando come al suo solito di smontare Louis e le sua drammaticità.
"Nessuno te l'ha chiesto, Liam!" Risponde servato Louis, alzando la voce per farsi sentire mentre tentava di tenere la porta aperta con una scatola decisamente troppo leggera.
Mi lascio andare in una risata genuina prima di posare i due bagagli sul pavimento, avvicinandomi ad Harry.
"Non fare cazzate." Mi sussurra lui prima di abbracciarmi. In risposta lo stringo, affondando il viso nei suoi lunghi capelli.
"E se tu hai problemi chiamami. Per qualsiasi cosa. Arriverò in un attimo, ovunque." Gli prometto sincero, godendomi a pieno quell'abbraccio che sapeva d'addio.
Lui annuisce prima di lasciarmi andare, dirigendosi alla porta per tenerla aperta.
Mi lascia libero il passaggio e io esco, posando ancora una volta il borsone e la valigia per poter salutare quel folletto irlandese che mi stava già stringendo.
"Se sparisci di nuovo giuro che ti ammazzo." Mi dice severo mentre mi stringe sempre più forte.
"Certo. Ma io voglio degli aggiornamenti altrimenti mi offendo." Gli rispondo io affettuosamente, dando poi un bacio sulla guancia al biondino. Lui in risposta mi scompiglia i capelli, cosa che sa bene mi infastidisca. Questa volta però, ridacchio. Non avevo motivo di arrabbiarmi.
"Niall James Horan, o ti infili in questo preciso momento in macchina o ti giuro che ti lascio a piedi." Interrompe il momento come al solito Tomlinson, avvicinandosi a noi.
Niall decide quindi di assecondarlo, prendendo posto nella macchina parcheggiata proprio davanti casa.
Faccio un passo verso Louis, che mi imita, finché non ci stiamo stringendo ancora una volta.
"Mi mancherai idiota." Sussurra nel modo più dolce possibile il nanetto, prendendo un respiro profondo.
"Anche tu Tommo, anche tu." Gli rispondo facendo ora trasparire la tristezza che in questo momento provo. Probabilmente era questo che avevo provato ad evitare mesi prima mi ritrovo a pensare mentre mi lascio sfuggire una maledetta lacrima. Ad interrompere il momento è un lieve rumore di fotocamera, al quale entrambi ci stacchiamo, girandoci verso la casa.
Harry è appoggiato allo stipite della porta sorridente, con il cellulare ancora tra le mani. Sgamato.
"Oops." Dice lui quasi imbarazzato, posando in fretta lo strumento che l'aveva tradito. Si può sentire la risata ovattata di Niall all'interno della macchina.
"Ciao." Risponde quasi automaticamente il suo ragazzo, ricordando il loro primo incontro con un debole sorriso nostalgico.
Io afferro nuovamente il borsone abbandonato sul marciapiede mentre Liam, ora tornato dalla mia macchina dove aveva già posato il resto delle sue cose, prende il suo trolley.
"Mi raccomando Leeyum, fallo guidare con prudenza!" Sentiamo quasi gridare Harry dalla porta di casa. Louis ridacchia distrattamente mentre prende posto al lato guidatore della sua macchina, iniziando già ad insultare Niall che probabilmente stava ascoltando qualcosa di improponibile.
Io scuoto la testa divertito, riprendendo a camminare verso la mia macchina non molto distante.
Una volta posato il trolley insieme al resto delle cose di Liam nel portabagagli e il mio borsone sui sedili posteriori, finalmente prendo posto, facendo un respiro profondo quasi come se avessi trattenuto il respiro fino a quel momento.
"Stai bene?" Mi domanda Payne comprensivo come al suo solito. Sto per rispondergli mentre metto in moto, ma il rumore di un clacson ci distrae. Louis e Niall ci salutano con foga dalla loro macchina mentre ci passano accanto. Ricambiamo velocemente divertiti, per poi prendere la strada opposta alla loro.
Passando davanti casa busso ad Harry, che era ancora intento a chiudere la porta. Appena sente il suono prepotente però la riapre, rivolgendoci un sorriso di tutti denti mentre con la mano fa' un cenno di saluto.
"Sì, sto davvero bene." Rispondo allora sorridente, concentrandomi adesso sulla strada mentre con una mano alzo il volume della canzone che in quel momento sta passando alla radio.
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If I Could Fly || Ziam, Larry
FanfictionUna storia breve nata dalla canzone dalla quale prende il nome. Zayn Malik è distrutto dalle scelte sbagliate che ha preso, e non sa cosa aspettarsi dai quattro ragazzi che gli hanno stravolto la vita mentre cerca il coraggio di bussare al campanell...