Capitolo 3: Attacco alla tribù Yoro

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-Ora che sei sazio riposati, se mi stanco ti sveglio io.- rassicuro il mio amato nekomata che ritorna un gattino dopo che una sfera di fuoco lo circonda. Sotto lo sguardo dei tre demoni il mio zaino nero appare sulla mia schiena: Kovu mi balza in braccio e s'intrufola nel buco circolare che c'è dietro, fatto apposta per lui. Gli sorrido mentre si accoccola 'a ciambella' -Sogni d'oro piccolo mio.- regolo i lacci per lasciare che l'aria passi tra la mia schiena e lo zaino: infine mi sgranchisco allungandomi verso l'alto. Mi volto verso i ragazzi e noto che Inuyasha e Koga mi stanno guardando terrorizzati -Perché quelle facce?- non mi rispondono così io mi guardo gli abiti ed esclamo divertita -Ah! Avete notato i miei vestiti, allora vuol dire che la batteria dell'ologramma è finita. Poco male-dico alzando le spalle -ero stufa di mascherarmi. Il kimono è troppo femminile per me, preferisco questo stile.- pantaloni blu scuro larghi e pieni di tasche lunghi fino al ginocchio, una canottiera azzurra e scarpe nere. I miei capelli in realtà sono legati in una treccia alta da due nastri neri con strisce rosso sangue messe quasi a casaccio, lasciando libera la mia frangia che copre il mio occhio sinistro. Inoltre ho un laccio di cuoio bianco che parte dal dito medio destro, s'interseca più volte sul braccio fino ad arrivare al gomito: stessa cosa per il sinistro solo che il laccio è nero.
Infine tengo il fodero di Apocalis dietro la schiena per non intralciare una mia possibile corsa.

Alzo leggermente il sopracciglio mentre incrocio le braccia -Si può sapere che diamine avete da fissarmi in quel modo? Non avete mai visto una ragazza in tenuta sportiva?- non vola una mosca. Irritata da questo comportamento marcio verso di loro e mi metto davanti alle loro facce. Do un sonoro schiaffo a Koga che si riprende insieme al mezzo demone su cui pongo il mio sguardo: ho le ciglia abbassate e un sorriso malizioso sulle labbra -Inuyasha ...- lui deglutisce spaventato -A cuccia.- mi sento sollevata nel vederlo sbattuto al suolo così posso piegarmi sulle ginocchia e avvertirli entrambi -Provate un'altra volta a fissarmi con quello sguardo ebete e vi giuro che non sarò così gentile.- mi rialzo e volto loro le spalle per raggiungere Sesshomaru con passo tranquillo.
Lui non sembra particolarmente interessato a come sono vestita e questo mi rallegra e m'incuriosisce: il demone studia ogni mio minimo gesto con quei suoi occhi screziati d'oro fin da quando ci siamo incontrati, come se cercasse qualcosa ... O volesse vedere attraverso qualcosa.

Sorrido un poco: Sesshomaru ha intuito che mi sto schermando ma non sa come faccio. Alzo gli occhi al cielo e sta passando dal rosa/arancio dell'alba all'azzurrino del mattino e vedo con piacere che Venere è l'unica 'stella' presente.
-Perché quell'espressione di gioia?- questa domanda mi rimbomba nella mente, facendomi di nuovo presumere che il demone cane abbia qualcosa a che fare con il mio passato. Inoltre, da quanto la mia migliore amica mi ha raccontato, credo che l'abbia conosciuta anche se non ne sono certa.
-Perché ho intuito ciò che tu hai intuito.- rispondo semplicemente lasciandogli un'occhiata da bimba birbante.
-Ovvero?-
-Non posso essere una semplice umana dato che sarei già impazzita o crepata da un pezzo sotto la potenza di Apocalis.- gli sorrido -Hai davvero un buon intuito Sesshomaru, sono colpita.-
-Pensavi il contrario?-
-Se devo essere sincera no perché appena ti ho visto mi è subito venuto il pensiero 'È cresciuto e con lui la sua forza demoniaca e il suo intuito'.-
-Cresciuto?- non è nessuna curiosità nella sua voce ma io sento che in realtà lo è.
-Non chiedermi perché l'abbia pensato, mi è venuto all'improvviso.- scuoto la testa confusa -Ho la mente in subbuglio, di questo passo mi verrà un forte mal di testa.-

-Domande senza risposta suppongo.-
-Eh già, non posso fare a meno di chiedermi cos'abbia dimenticato. Di nuovo.- aggiungo frustrata.
-Di nuovo? Che intendi dire?-
-Sono anni che questo dubbio mi perseguita in forma di sogno ad ogni Luna nuova. Appena mi sveglio controllo sempre che io abbia tutto e tutte le volte non manca niente però quella sensazione non svanisce.- il demone non dice niente così mi costringo a sospirare prima di sorridere di nuovo -Va bon, sarà solo una mia impressione pre-viaggio. Comunque ...- mi ferme e così fa Sesshomaru che mi osserva impassibile mentre mi rivolgo agli altri due poco più indietro -Koga, Inuyasha volete unirvi a noi? Non sarò abituata a interagire con le persone però non voglio solo parlare con Sesshomaru, nonostante sia più maturo di voi.- aggiungo proprio per irritarli. Infatti Koga ribatte -Ehi, guarda che non serve chiamarsi Sesshomaru per essere maturi.- -Allora state al nostro passo e chiacchierate con noi.- anche se si vede che sono abbastanza scocciati si avvicinano e insieme continuiamo a camminare.
Però si è creato un silenzio imbarazzante e io sono proprio in mezzo ad esso con Sesshomaru a sinistra e Koga e Inuyasha a destra. Ma dalla vicinanza con il demone lupo percepisco un alone magico in entrambi i suoi gambali di pelle "Koga era entrato in possesso di de frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti." Chiudo i pugni mentre ripenso alle parole di mio padre "La Sfera non è né maligna né benigna Shadow, cambia a seconda del suo proprietario e ne aumenta di conseguenza la forza fisica e spirituale. Per questo motivo si sta svolgendo una guerra nell'epoca Sengoku: quell'oggetto è intriso di magia antica e può avverare un solo desiderio del suo possessore nel caso in cui sia completa. Noi siamo venuti in questo mondo parallelo non perché siamo dei vigliacchi: l'abbiamo fatto solo per te Shadow. Finché la Sfera non verrà ricomposta e distrutta che tu sia qui o nell'altro mondo, prometti che ti terrai lontana da ogni suo frammento." E io mantenni la parola.

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