Albatros.

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Can

Erano sei mesi che navigavo e niente non riuscivo a togliermi il ricordo di Sanem,ma come era possibile?
La storia con Polen era stata importante ma mi rendo conto solo ora che non l'amavo,oddio..mi piaceva stare con lei anche perché in un anno la vedevo a si e no 6 volte,ma non avevo mai desiderato Polen come ora desideravo Sanem,la lontananza tra l'altro era stato dannosa sia per il mio fisico che per la mia anima,me ne ero andato deluso e affranto ma forse avevo sbagliato avrei dovuto scuotere Sanem e dirle che non avrei mai potuto farle del male,ma poi mi ricordai Ygit lo avevo quasi ucciso e questo mi tormentava ogni notte,i miei sogni vagavano da Sanem che mi lasciavano triste e insoddisfatto per intere giornate, a Ygit che mi torturava coi sensi di colpa...

Il dottor Demir era contento dei progressi di Sanem aveva parlato coi genitori ed erano tutti d'accordo sul trovare un posto per lei fuori città nella natura,lei era felice nella natura in 5 mesi l'aveva vista ridere ai fiori e agli uccelli,erano ormai due mesi che la vedeva serena,la cura e le pastiglie si erano ridotte ad una ogni sera...

Mevkibe

Avevo contattato Mihriban sapevo che aveva comprato una tenuta agricola fuori città,le avevo raccontato di Sanem e lei fu entusiasta dell'idea di accoglierla nella dépendance degli ospiti,l'avrebbe trattata come una figlia ne ero certa...

Sanem

Quando il medico mi disse di Mihriban sorrisi mi era sempre piaciuta,era allegra e positiva e poi l'idea di andare in campagna mi piaceva,mi guardai allo specchio il giorno delle dimissioni e mi accorsi del cambiamento che avevo fatto.. il mio modo di vestire era cambiato,la mia visuale della vita e soprattutto mi sentivo abbastanza forte adesso,"Te ne sei andato Can Divit? E io ora sono te al femminile....ma solo perché ti odio per tutto il dolore che mi hai procurato" lo specchio mi restituí un immagine di me molto diversa le collane e gli anelli ornavano l'abito ampio a kaftano,ero pronta a librarmi in cielo come un albatros,si adesso ero io quell'albatros...

ma solo perché ti odio per tutto il dolore che mi hai procurato" lo specchio mi restituí  un immagine di me molto diversa le collane e gli anelli ornavano l'abito ampio a kaftano,ero pronta a librarmi in cielo come un  albatros,si adesso ero io qu...

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Can

Ero attraccato dopo mesi a Città del Capo ma la mia spesa fu rapida e nel giro di mezz'ora ero già in alto mare,avevo deciso di non attraccare più ma purtroppo dovevo mangiare dopo mesi in mare,non mi guardavo più allo specchio non mi piaceva ciò che ero diventato,il mio sguardo era duro e spento ed ero dimagrito parecchio,non mi allenavo da quando avevo lasciato la Turchia,avevo anche riposto la mia macchina digitale in fondo alla barca da quasi due mesi,l'ultima volta che avevo provato a fare una foto le mie mani avevano iniziato a tremare,un gabbiano si era posato a prua, per un attimo mi era sembrato un albatros ma li era impossibile,lo guardai e gli gettai un pezzetto di pane l'uccello lo afferrò e volò via, misi la mano sul tatuaggio che avevo sul petto,non ero più un Albatros non mi ci rivedevo piu,mangiai il panino in silenzio,presi dalla tasca il foulard lo odorai e mi si spezzò il cuore,ora era più l'odore di salsedine quello che sentivo....mi sdraiai sul ponte con le mani dietro la testa e guardai le stelle...

Due Cuori e Una Sola Anima.     Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora