Dopo ore passate a sfogliare riviste, mangiare gelatine e rincorrere cioccorane, finalmente arriviamo ad Hogwarts. Scendo dal treno e noto di essere l'unica a non aver ancora indossato la divisa. Faccio per tornare indietro e per sbaglio con la valigia pesto qualche piede, tra cui quelli del professore dai capelli lunghi e neri. <Scusami! > mi urla in tono freddo afferrandomi per il cappuccio della felpa. <La scuso. Però devo...> strizzo gli occhi rendendomi conto di averlo praticamente preso in giro. <Vedo che sei l'unica vestita come pare a te.>. <Si infatti stavo giusto andando...> < No ora non vai da nessuna parte, ti cambierai dopo , ora va dagli altri, muoviti.> Non capisco se lo fa apposta ad essere così freddo o no. Se lui è davvero un professore credo di essermi già giocata una materia, inizio proprio bene l'anno.
Crack ! Oh no ditemi che non è vero. Mi si è rotta la valigia a metà, deve essere stato uno scherzo da parte di qualche ragazzo...<Vuoi che ti aiuti?> mi chiede un ragazzo alto dal ciuffo castano. <Si grazie, non so come sia successo. Forse qualche ragazzo del secondo anno>gli dico. <Impossibile, credo che gli unici a poter fare magie fuori da Hogwarts qui siano i professori> Ah...professori.... no dai impossibile, non credo che quel professore mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. Decido di cambiare discorso. <Sono Jane, comunque.> < Io sono Panny, ma puoi chiamarmi Pan> < Fico! Come Peter pan.>. Mi guarda in modo strano. Non conosce Peter Pan? Mio dio. <Niente come non detto.>. Lui sorride < Andiamo o ci perderemo.> Lo seguo tenendo per mano la valigia , un po' di traverso per non farne cascare il contenuto. <Come mai non sei in divisa?> mi chiede. <Pff lascia stare>.
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Girl in green
FantasyJane, una giovane ragazza dai capelli scuri si ritrova a vivere in un mondo totalmente estraneo a ciò a cui era preparata. Dovrà avventurarsi nel mondo magico, scoprendo nuove creature, nuove amicizie e imparando nuove lezioni.