Mi ritrovo in mano questo libro, molto simile a quello che avevo comprato da Diagon Alley, solo più vecchio e più scuro in copertina. Mi metterei a sfogliarlo ma ho la mia prima lezione con il professor Lupin, difesa contro le arti oscure. Entro in aula e noto di essere la prima. <Professore> Lui si gira con un sorriso in volto ma che si notava poco per via di due graffi che gli attraversavano le guance, che aveva fatto? Forse un incidente? <Ciao Jane! Gli altri?> <Si stanno arrivando, eravamo in aula di pozioni> <Piton eh?>Scommetto che anche lui lo trova un tipo strano. <Già, non capisco se mi odia o no> Lui sembrava trattenersi dal parlare, sapeva qualcosa che io non sapevo <No jane lui non ti odia... è che...> Ecco, proprio nel momento culminante entrano gli altri serpeverde urlando come degli animali, non so con che voglia alle 9 del mattino.
<Ragazzi salve, io mi chiamo Remus Lupin e sarò il vostro insegnante di difesa contro le arti oscure.....Oggi affronteremo un Molliccio, qualcuno sa cosa è?> Si più o meno lo sapevamo tutti purtroppo, ne avevamo parlato nel dormitorio perché una ragazza di nome Skye ci ha raccontato di avere avuto a che fare con uno di quei cosi, ha detto che è stato traumatico.
Dopo una breve spiegazione ci ha messi in fila. Quindi è cosi? Dobbiamo solo puntare la bacchetta e urlare riddikulus? Bene ok facile. Ma ora che ci penso... quale è la cosa di cui ho più paura in assoluto? Dio non lo so.
Mentre ci sistemiamo entra Piton portando con se un freddo glaciale. Che ansia quell'uomo. <Darò uno sguardo alla lezione, giusto dieci minuti > Disse a voce bassa al professor Lupin, che annuì sorridendo. Bene perfetto.
Iniziamo la prova e davanti mi ritrovo 2 persone. Steven con la paura degli scarabei. Patrick con il terrore per i folletti e poi...e poi ci sono io. Mi avvio davanti al molliccio che da folletto prende forma e si trasforma in...papà... era mio padre. Aveva una cinghia in mano...si stava avvicinando...era così reale...Faccio alcuni passi indietro fino a sbattere contro una mia compagna, mi siedo per terra in preda al panico e mi copro gli occhi sperando che qualcuno riesca a fermarlo, so cosa può provocare quella cinghia a contatto con la pelle. <Riddikulus> Un lampo di luce uscì dalla bacchetta del professor Lupin e mio padre diventó polvere facendo cadere i suoi vestiti per terra. Nessuno fiatava. Sentivo solo il mio respiro affannato dalla paura e dei passi veloci, Piton stava uscendo dalla stanza. <Jane...ti senti bene?> il professor lupin si accasciò accanto a me. <Tutto bene prof...> <Ok ragazzi uscite in cortile, vi do un'ora libera, ma per casa leggetevi almeno il primo capitolo> mi guardava con compassione ma allo stesso tempo con una sorta di stima reciproca. <Me ne vuoi parlare?> Sinceramente? No. Per cosa poi? Cosa sarebbe cambiato? Gli avrei fatto solo pena. <Grazie , davvero la ringrazio, ma non mi sembra il caso> Lui ha capito. Mi ha sorriso e mi ha chiesto <Sai perché il professor Piton è uscito dall'aula?> <In realtà no.> <Quello che cercavo di dirti prima Jane, è che lui si rivede molto in te, in molti aspetti, e ora vedendo il tuo molliccio credo che abbia avuto una sorta di conferma>. wow ok quindi... per quello mi ha dato il suo libro <È una cosa brutta secondo lei?> <No, non lo è Quell'uomo è estremamente complicato, se dimostra di essere interessato al tuo carattere per qualsiasi motivo, è sicuramente una cosa positiva. Prova ad andare avanti.> <Sinceramente quell'uomo mi fa paura> <Ahahah si beh è un po' spaventoso, cupo, freddo e anche scorbutico, ma non sei curiosa di scoprire il suo lato buono?> Effettivamente lo sono...ok forse l'anno non è iniziato così male. <Detto questo, silente ti voleva vedere, mi ha chiesto di dirtelo una volta finita la lezione> Come non detto...<Ho fatto qualcosa di male?> <Oh no, non mi sembrava affatto arrabbiato>.
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Girl in green
FantasíaJane, una giovane ragazza dai capelli scuri si ritrova a vivere in un mondo totalmente estraneo a ciò a cui era preparata. Dovrà avventurarsi nel mondo magico, scoprendo nuove creature, nuove amicizie e imparando nuove lezioni.