9. Grillo parlante

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Dopo l'ammonimento di Harry, Sebastian rimase in silenzio per tutto il pranzo anche se le sue occhiatacce non erano mancate, ma potevo anche sopportarle purché rimanesse in silenzio.

Appena finito di pranzare e aver ottenuto il permesso mi allontanai, volevo fare una passeggiata verso il lago, perchè avevo bisogno di pensare.

Anche se avevo dato l'impressione che non mi era importato niente di quello che mi aveva detto Sebastian, non era vero... mi aveva colpito quello che mi aveva detto, non avrei accettato, forse, ma il fatto che dopo 3 anni sarebbe venuto in Irlanda e mi avrebbe chiesto di sposarlo mi aveva stupito, perchè ci eravamo lasciati anche perchè mi aveva detto che non mi avrebbe mai sposato. Gli dissi che non avrei accettato, ma ero cosi sicura? Se non ci fosse stata l'alleanza in mezzo e fosse veramente venuto insieme a suo padre in Irlanda come avrei reagito? Cosa avrei fatto?

Erano tutte domande che non avrebbero mai avuto una risposta, perchè io ero promessa sposa ad Harry e non potevo certo mandare tutto all'aria, perchè avrei rischiato di mettere in crisi il mio regno e per cosa? Per un ragazzo che mi aveva fatto soffrire... ma che avevo amato e che forse sarei riuscita ad amare nuovamente.

Mi sedetti a terra e rimasi a pensare per un po', mi misi anche a piangere a causa del nervosismo che avevo accumulato in questi due giorni.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno, avrei voluto avere mia madre accanto che mi avrebbe potuto consigliare cosa era meglio per me, ma non poteva essere possibile.

"Posso?" Saltai in aria e mi girai di scatto: davanti a me c'era l'amico di Harry, Louis.
"Si, certo." Si sedette vicino a me.
"Cosa ci fa qui, principessa? Se posso chiedere." Mi chiese.
"Avevo bisogno di pensare."
"Al principe della Spagna?"
"E tu come lo sai?" Gli rivolsi un'occhiataccia.
"Bhe, sono il migliore amico di Harry e si confida con me."
"Ho capito... comunque non solo a lui, ma a tante cose."
"Ho sentito quello che ha detto a pranzo, scommetto che le sue parole ti hanno messo in crisi, non è vero?"
"Già... l'ho amato davvero tanto e sentire una cosa del genere non mi ha certo lasciato indifferente."
"Immagino." Annui semplicemente e rimanemmo in silenzio per un po'.
"Però ti posso dire una cosa da ragazzo?" Mi chiese.
"Si, certo."
"Non crederei tanto alle sue parole, ma semplicemente il pensiero di vederti felice con Harry lo ha infastidito, anche se è passato del tempo il solo pensiero che lui non ti interessa più lo ferisce nell'orgoglio da ragazzo principe che crede che tutte le donne siano ai suoi piedi." Mi sembrò molto ragionevole il pensiero di Louis.
"Certo, forse avrebbe chiesto la tua mano e questo ha inferito ancora di più, perchè è arrivato troppo tardi."
"Tu dici?"
"Si, io dico di si. Non vorrei ferirti ma secondo me quello che ha detto potrebbe averlo detto anche solo perchè ti ha visto diversa probabilmente."
"Sei molto saggio, Louis, lo sai?"
"Si, me lo dicono in tanti." Disse fiero, facendomi ridere.
"Comunque probabilmente hai ragione, anzi quasi sicuramente se è rimasto tale e quale a un paio di anni fa, però ciò non toglie che sentire uscire dalla sua bocca certe parole mi hanno fatto un certo effetto."
"Hai ragione... provavi cosi tanto affetto nei suoi confronti?"
"Diciamo che mi sono proprio buttata a capofitto in quella relazione, speravo tanto ci potessimo sposare e che lui si sarebbe reso conto di amarmi come lo amavo io, ma era stata solo una mia illusione e talmente ero accecata da non rendermi conto delle cose che mi faceva. Probabilmente il mio cervello aveva proiettato l'amore che avevo per lui e credevo ricambiasse."
"Eri piccola e ci stava."
"Tu sei mai stato innamorato?"
"No, non credo." Disse pensieroso.
"Non ci credo!"
"Davvero! Con Harry come amico non è facile attirare l'attenzione di qualche ragazza, solo i suoi scarti ho avuto." Mi disse e questa cosa mi rattristò.
"Ma sei molto bello e anche intelligente, vedrai che presto troverai qualcuno che sia alla tua altezza." Gli dissi e lui mi sorrise.
"Grazie principessa! Le persone che parlano male di te secondo me sono solo invidiose."
"Mi piacerebbe pensare che è cosi, ma credo che sia difficile sopportarmi."
"Chi ti ama, impara anche a sopportare il tuo carattere e ad accettarlo. Sono sicura che ti mostri di ghiaccio con le persone proprio perchè sono state loro stessi a farti diventare cosi."
"Si, è vero. Per me è difficile fidarmi, però poi quando mi lego a una persona divento un'altra persona."
"Bhe, è normale. Hai un ruolo molto importante nella società di oggi e non sarà per niente facile."
"Infatti."

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