Ormai questo nome è sulla bocca di tutti, vuoi per la quantità abnorme di film che ne fanno riferimento, vuoi per i giovani sempre più incuriositi da questo mondo misterioso è proprio per questo motivo oggi vi parlerò della famosa Tavola Ouija, prima in termini più generali per poi passare all'utilizzo.
FRAMMENTO DI STORIA:
Tra il XIX e XX secolo, la tavola non aveva in nome preciso, ma gli fu attribuito in seguito da William Fuld che la mise in produzione a partire dal 1901.
Inizialmente avrebbe dovuto indicare la "buona sorte", ma c'è chi sostiene che le sue origini e il suo utilizzo "paranormale" risalga a tempi molto più remoti rispetto a quelli indicati precedentemente. Comunque sia non ci sono molte fonti che ci diano la certezza di queste tesi, pertanto restiamo in dubbio riguardo queste ipotesi sulle origini della tavola.OCCORRENTE (strettamente necessario):
-tavoletta ouija;
-un oggetto che scivoli facilmente sulla tavola;
-superficie piana su cui poggiare la tavola;
-luogo privo di energie estranee (sono sconsigliati i cimiteri ad esempio);
-avere uno scopo per la seduta (es. voglio conoscere mio zio Tizio);
-capacità ed esperienza;
-materiale da aggiungere in seguito.ISTRUZIONI:
Punto 1): purificazione. Iniziamo purificando l'ambiente che ci circonda, in questo modo elimineremo l'energia negativa che ci circonda. Possiamo fare ciò attraverso cristalli di quarzo, candele nere, incenso di lavanda o creando un cerchio di sale intorno a te e alla tavola.
Punto 2): rilassarsi. Sedetevi di fronte (o intorno se si tratta di più partecipanti) alla tavola, e mettete il dito indice sul puntatore. Dovete essere più sciolti possibile, potrebbe volerci un po' affinché sentiate qualcosa.
Punto 3): manifestazione. Nel momento in cui il puntatore incomincerà a scorrere sulla tavola inizierà la seduta. È probabile che inizialmente il puntatore scorra a caso lungo tutto l'alfabeto, non preoccupatevi, è del tutto normale! Lo spirito sta controllando la posizione dei caratteri. Quando il puntatore tornerà nel punto iniziale in cui lo avevate messo voi inizialmente potrete iniziare a porre domande.
Punto 4): prudenza. Tenete in conto che lo spirito potrebbe avere cattive intenzioni. Se lo spirito non risponde, non insistete! Se inizia a scrivere cose strane o minacce, non agitatevi, limitatevi a pregarlo di ritornare da dove proviene e lasciare spazio ad altre entità. Potete rivolgere qualsiasi tipo di domande ma evitate domande riguardanti il futuro o cose materiali (considerate di più l'evoluzione spirituale- amore, salute ecc.) a volte rispondono a caso. Per una buona riuscita è necessario NON scherzare MAI con lo spirito.
Punto 5): chiudere. Chiudete la seduta salutando e ringraziando lo spirito.AVVERTENZE:
-Mai giocare da soli
-Mai lasciare che gli spiriti percorrano i numeri o l'alfabeto in ordine fino all'inizio o alla fine, perché così potrebbero uscire dalla tavoletta.
-Se il puntatore tocca i quattro angoli della tavoletta hai contattato uno spirito maligno.
-Se il puntatore cade dalla tavola lo spirito sarà libero.
-Se contatti uno spirito maligno gira il puntatore al contrario ed usalo così. (Esiste una lunga tradizione sul rovesciamento degli oggetti per scacciare spiriti pericolosi o solo dispettosi, in Irlanda, ad esempio, si dice che se un folletto ti insidia o ti fa perdere la strada di casa per cacciarlo è sufficiente indossare la propria giacca al contrario. N.d.A.).
-La sessione va chiusa con il saluto di cortesia o gli spiriti resteranno incastrati nella tavoletta.
-Mai usare una Oui-ja quando si è deboli o malati perché più aperti alla possessione di qualsiasi tipo.
-Gli spiriti spesso cercano di creare delle missioni per il contattista nel tentativo di attirarlo sempre più spesso verso l'uso della tavola. (Indipendentemente dalla vera ragione molte persone sono effettivamente rimaste letteralmente schiave dell'Oui-ja, una dipendenza psicologica simile a quella per la droga. N.d.A.)
-Gli spiriti maligni cercheranno di vincere la simpatia del "giocatore" con bugie e facendogli ritrovare oggetti che ha perduto o preziosi smarriti da altri.
-Mai usare una Oui-ja in un cimitero o dove è accaduta una morte violenta.
-Le prime Oui-ja erano fatte con il legno di una bara ed usavano un chiodo della stessa come puntatore. (Non esistono riscontri documentati per questa "leggenda urbana". N.d.A.)
-Qualche volta uno spirito maligno può impossessarsi della tavola ed impedire ad altri di entrare.
-Quando si usa un bicchiere come puntatore pulirlo prima tenendolo su una candela accesa.
-Oui-ja buttate via tornano per tormentare il vecchi proprietario o i suoi discendenti (sic!).
-Se bruciata una Oui-ja Board urlerà. Chi sente questo gemito ha meno di 36 ore da vivere. Per spezzare l'incantesimo rompere la tavola in sette pezzi, bagnarla con acqua santa e seppellirla. (Come si rompe un oggetto che si è appena bruciato? La notizia sull'urlo della tavola bruciata è però molto diffusa. N.d.A.)
-Le lettere su foglietti di carta di una Oui-ja fatta in casa si dispongono in un cerchio per impedire l'uscita degli spiriti.
-Se si mette una moneta d'argento sulla Oui-ja nessun spirito maligno potrà uscirne.
-MAI lasciare il puntatore sulla tavola se non la si sta usando.
-Mai chiedere di Dio, della data o delle modalità della propria morte.N.B:
l mezzo per distinguere i buoni dai cattivi (spiriti) è semplicissimo: il linguaggio degli spiriti superiori (buoni) è sempre degno, nobile, alto, fiero; ha il carattere delle più elevate moralità, libero da qualsiasi bassa passione; i loro consigli spirano la saviezza più pura ed hanno sempre di mira il nostro progresso ed il bene dell'umanità.
Gli spiriti inferiori (cattivi), al contrario, hanno un linguaggio inconseguente, spesso triviale ed anche grossolano; se dicono tal volta delle cose vere e buone, più spesso ne dicono di false ed assurde; per malizia o per ignoranza si fanno gioco della credulità e si divertono a spese di quelli che, li interrogano, sollecitando le loro vanità, ed illudendo i loro desideri con false speranze. In brevi termini le comunicazioni serie, in tutta l'estensione della parola, non avvengono che nei circoli seri nei quali tutti i membri sono uniti da una comunicazione intima di pensiero, che ha il bene per meta suprema.
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I Segreti Delle Streghe
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