|1| Il primo petalo

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<<Kacchan alza il tuo culo regale e andiamo a fare colazione!>>

Il biondo non riuscì a registare bene le parole che aveva sentito, ma aveva riconosciuto perfettamente quella voce fin troppo allegra, per i suoi gusti. Incapace di formulare delle parole di senso compiuto si limitò ad aprire piano gli occhi e si ritrovò le lentiggini e gli occhioni verdi di Midoriya ad un palmo dal suo viso. Tanto che delle ciocche di capelli del ragazzo gli solleticavano il volto, ciò gli fece arricciare il naso, allungò la mano per spettinare i capelli di Izuku.

<<Ma insomma Kacchan, adesso sono spettinato!>> si lamentò il ragazzo, alzandosi per andare davanti allo specchio a guardarsi.
<<Lo dici come se si potesse notare la differenza>> lo prese in giro Bakugou con la sua voce ancora rauca, sbadigliando, finalmente cominciava a svegliarsi sul serio.
<<Si può sapere perché ti ostini ad essere tu a svegliarmi?>> borbottò alzandosi e cominciò a cercare i vestiti da mettersi. In effetti era un'abitudine per Izuku recarsi ogni mattina nella stanza di Bakugou e svegliarlo. Lo fece una volta su richiesta di Mitsuki e da allora continuò a farlo ogni giorno, era così da anni ormai. Il ragazzo in questione si limitò ad alzare le spalle.
<<Non è colpa mia se questo futuro re, ignora completamente la sveglia. Senza di me saresti sempre in ritardo. Chissà, magari è per questo che saró io il tuo consigliere?>> commentò con una finta aria innocente, il principe non rispose, fece un verso infastidito e andò in bagno sbattendo la porta. Midoriya scosse la testa, controllando l'orario.

Dieci minuti dopo i due si stavano dirigendo verso la sala da pranzo, mentre camminavano incontrarono la dottoressa Chiyo, aveva ottenuto il posto di medico di corte dopo la morte del padre di Izuku.
<<Buongiorno Bakugou, buongiorno Midoriya. Ti ho preso le erbe medicinali che mi hai chiesto.>> disse la donna porgendo una busta al ragazzo.
<<Grazie Chiyo! Mia madre si è lamentata di avere un leggero mal di testa ieri, perciò credo che così potrò farla stare meglio.>> raccontò Izuku, aveva passato i primi anni della sua adolescenza studiando medicina, ma dopo la morte del padre decise di diventare il consigliere di Katsuki. Tuttavia aveva continuato i suoi studi sulla medicina, anche se in maniera meno approfondita. A volte faceva l'assistenza alla dottoressa, la quale sperava ancora potesse dedicarsi di nuovo alla medicina anche se in fondo capiva la decisione di Midoriya.
<<Oh, hai pensato bene. Sei ancora in tempo per decidere di fare il medico.>> commentò Chiyo per poi andare via, Midoriya rise e la salutò.

<<Kacchan, hai qualche impegno per oggi?>> chiese Izuku mentre facevano colazione.
<<Appena finito di mangiare devo andare dai miei genitori e assistere ai ricevimenti aperti ai cittadini. Dopodiché devo allenarmi con il cavaliere Yagi. Però dopo pranzo ho la giornata libera. Perché?>> rispose Bakugou, alzando un sopracciglio e gaurdando verso l'amico.
<<Niente, dopo voglio andare al lago a pesca. Puoi venire con me, se ti va.>> propose Izuku facendogli un occhiolino ed il principe sentì le sue guance infiammarsi, sapeva che all'amico piaceva stuzzicarlo ma non aveva davvero idea dell'effetto che aveva su di lui. Si alzò bruscamente tentando di nascondere l'imbarazzo.
<<Va bene, passa da me prima di pranzo. Così mangiamo e poi andiamo.>> affermò prima di andarsene lasciando Midoriya da solo, quest'ultimo si domandò perché il principe avesse reagito così, però non gli diede molta importanza.

<<Izuku-kun! Sei da solo? Strano.>> disse Uraraka entrando nella stanza per sparecchiare.
<<Guarda che io e Kacchan non stiamo sempre insieme!>> si difese il ragazzo, sapendo perfettamente che Uraraka si riferisse a quello. Continuava a prenderlo in giro per il loro rapporto particolare ed in verità nemmeno lui sapeva bene come spiegarsi, la dinamica del loro rapporto era complicata.
<<Se lo dici tu..>>  rispose la ragazza alzando gli occhi al cielo e ridacchiando.
<<Ah, io e Iida andremo a fare compere, vuoi venire con noi?>> aggiunse cambiando discorso.
<<Sì, certo. Devo andare posare queste erbe in cameria mia prima, poi possiamo andare, aspettatemi!>> rispose lui, alzandosi dal tavolo e lasciando stare il suo piatto. Corse via senza attendere una risposta.
<<Ma insomma abbandonare così il cibo..>> borbottò Uraraka contrariata.

Così Izuku passò la mattinata con i suoi amici, per poi tornare al castello e preparare un rimedio per il mal di testa a sua madre, finì circa una mezz'oretta prima dell'ora di pranzo. Pensò quindi di poter andare ad assistere all'allenamento di Katsuki. Scelse un posto per osservarlo ad una discreta distanza, per non rischiare di disturbare l'allenamento, si sedette per terra e appoggiò la schiena al muro.

Gli piaceva davvero tanto osservare Katsuki combattere con la spada. Aveva solo 18 anni eppure teneva testa senza molti problemi a Yagi, che al momento era il cavaliere più forte della corte. O forse di addirittura tutto il regno.
Katsuki voleva essere un re forte, in grado di proteggere sè stesso, un re che in caso di necessità sarebbe potuto scendere nel campo di battaglia per il suo popolo. Un re di una forza indiscutibile, nel quale i cittadini avrebbero potuto riporre fiducia ed un re temuto dai suoi nemici. Nonostante ciò, il suo modo di combattere era estremamente bilanciato, non si lanciava all'attacco inutilmente, non si faceva trasportare dalla rabbia. I suoi attacchi erano potenti e veloci, ma tutti ben ponderati, i movimenti erano fluidi e non abbasava mai la guardia. Combatteva con passione e Izuku trovava fosse davvero bello vederlo così concentrato. Certo, Katsuki si impegnava per qualsiasi cosa si proponesse di fare, però quando brandiva la sua spada, aveva un fascino diverso da quello che aveva di solito.
E mentre osservava i lineamenti del viso serio del biondo e lo sguardo impassibile dei suoi occhi rossi mentre impugnava la spada, gli venne da tossire.

Si coprì la bocca con la mano, chiedendosi se così avesse distratto i due combattenti. Ma la sua attenzione venne attirata da una sensazione strana alla gola, per poi accorgersi di sentire qualcosa di umido nella mano. Aprì la mano e vide degli schizzi di sangue ed in mezzo un petalo bianco, macchiato del rosso del suo sangue. Izuku cercò subito di fingere che non fosse niente, chiuse velocemente la mano, cercò di alzarsi con più calma possibile e poi si affrettò ad allontanarsi per poter stare da solo e riesaminare il tutto con tranquillità.

Non sapeva però che lo sguardo di Katsuki era stato su di lui per tutto il tempo, non lo notava mai, ma il principe cercava sempre Izuku con lo sguardo, lo cercava ogni volta che entrava in una stanza e non poteva far a meno di notarlo in qualsiasi luogo o situazione si trovasse. Katsuki era un osservatore attento e sebbene non sempre comprendava davvero Izuku, lo conosceva bene, abbastanza da capire quando qualcosa non andava.
<<Bakugou non distrarti!>> lo riprese Yagi mentre lo colpiva con più forza facendolo cadere a terra.
Katsuki riportò l'attenzione al suo combattimento, pensando che avrebbe scoperto di cosa si trattava più tardi.

"Dannato nerd, mi distrai sempre"

Burning Petals || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora