|5| lontano dagli occhi, lontano dal cuore

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<<Ti sei fatta un'idea sbagliata. Era solo un ballo.>> affermò Bakugou vedendo che Camie l'aveva seguito di fuori, quando lui ci era andato per stare un po' da solo.
<<Non stare così sulla difensiva, principe>> rispose la ragazza avvicinandosi a lui. Bakugou si voltò verso di lei e prima che potesse dire altro, le loro labbra si toccarono, la ragazza mise le mani sul volto di Bakugou e lui mise le sue sulla vita di Camie, il bacio non durò molto poichè Bakugou la spinse via.
<<Ah? E con questo cosa credevi? Un bacio e sarei caduto ai tuoi piedi?>> disse ghignando e cercando di non ridere, lei non seppe cosa rispondere. Si rendeva conto di essere un po' troppo duro, tuttavia sapeva anche che lei non aveva dei sentimenti veri per lui.
<<Te l'ho detto prima, Camie, non ho bisogno di nessuno. Ritenta con un altro principe, sarai più fortunata.>> affermò lui con un sorriso strafottente.
La ragazza rimase senza parole e sembrava anche un po' offesa, perciò il principe pensò di essere stato abbastanza chiaro e tornò alla festa.

Una volta tornato, non trovava più Izuku, voleva parlarci, si sentiva in colpa per averlo ignorato e in verità non capiva perché l'aveva fatto, cosa sperava di ottenere? Voleva semplice dargli fastidio perché quando Deku aveva deciso di venire con Iida invece che con lui, si era sentito estremamente infastidito.

Quando capì che non era alla festa si stupì, Izuku non era il tipo da abbandonare gli eventi senza un motivo e soprattutto senza salutare nessuno. Prima che potesse andare a cercarlo però venne fermato da sua madre che doveva presentargli degli ospiti e così fu costretto a rimanere.

Nel frattempo Izuku stava preparando una valigia, gliene bastava una piccola per mettere giusto il necessario in fondo non pensava di stare via a lungo, insomma non lo sapeva con certezza ma poteva benissimo procurarsi il necessario.
<<Izuku che succede?>> chiese Uraraka arrivando insieme a Iida nella sua stanza.
<<Bakugou stava baciando una principessa. Non è innamorato di me. Non mi sono dichiarato. Devo provare a dimenticarlo e se svaniscono i miei sentimenti anche la malattia potrebbe svanire. Qualche giorno fa la principessa Yaoyorozu mi ha invitato nel suo castello, per aiutarla con i preparativi del matrimonio, dato che Shoto era in viaggio per motivi di lavoro. Domani mattina partirò per andare da lei, non cercate di fermarmi. Iida mi faresti da scorta?>> spiegò Izuku mentre continuava a piegare i suoi vestiti e metterli in valigia. I ragazzi ascoltarono le parole del loro amico, erano preoccupati, tuttavia capivano di non poter far molto per fermarlo e forse aveva ragione. Insomma sicuramente ne sapeva più lui di loro.
<<Certo che ti accompagnerò amico mio.>> rispose Iida nel suo solito tono serio, cercò di sorridere per trasmettergli un po' di coraggio. Anche se non era del tutto convinto di questo piano, tuttavia se davvero Bakugou aveva baciato un'altra ragazza, capiva che doveva essere davvero difficile per il suo amico.
<<Va bene, ma stai attento Deku.>> affermò la ragazza abbracciandolo.
<<Certo, state tranquilli. In qualche modo me la caverò.>> disse Izuku, forse per tranquillizzare più sè stesso che loro. Di certo restare al castello e doversi preoccupare di Bakugou e di sua madre non l'avrebbero aiutato. Doveva pensare a cosa fare per guarire, sempre che ci fosse un modo guarire. Ancora gli sembrava presto però per disperarsi.

La mattina arrivò in fretta, forse più in fretta di quanto Izuku avrebbe davvero voluto. Non aveva dormito per niente, nonostante finì presto i preparativi per il viaggio, prima di tutto chiese il permesso al re e la regina. I genitori di Bakugou erano un po' confusi e preoccupati dall'improvviso desiderio di partire del giovane.
-Non hai bisogno di chiedere il nostro permesso Izuku, però, sei sicuro che va tutto bene?- domandò Mitsuki accarezzandogli la guancia.
-Sì, voglio semplicemente accettare l'invito di Yaoyorozu.- rispose lui sorridendo.
-E Bakugou lo sa che parti?- domandò questa volta il padre, intuendo che forse era proprio suo figlio la causa di questa partenza così improvvisa.
-Non ho avuto il tempo di informarlo, vi prego di salutarlo da parte mia. Per favore però non ditegli dove andrò, vorrei.. Vorrei stare un po' da solo. Se non vi dispiace allora io vado.- concluse per poi fare una riverenza e  andarsene.
Dopodiché dovette parlare con sua madre, la quale era inquieta per tale decisione ma capì che suo figlio aveva bisogno di spazio. Lo conosceva, sapeva che c'era un motivo se voleva allontanarsi dal castello.

Izuku passò davanti la stanza di Katsuki e non potè far a meno di fermarsi. La osservò con il cuore che gli batteva a mille, voleva rimanere, voleva aprire quella porta e dargli il buongiorno, voleva vederlo con i capelli spettinati ed un mezzo sorriso che tentava di nascondere. Allo stesso tempo voleva rinchiudere tutti questi pensieri e sentimenti in una scatola, seppellirli da qualche parte. Pensare a Katsuki era bello. Pensare a Katsuki era orribile. Era in grado di farlo sentire come se stesse respirando dell'aria fresca di campagna in una giornata di primavera. Era in grado di farlo sentire come se stesse affogando nel lago di quel bosco che tanto amavano, mentre fuori era notte e tutto ciò che vedeva mentre affondava era l'oscurità del cielo. Doveva salutarlo? E che cosa avrebbe dovuto dire? No, non aveva niente da dirgli. Niente per poter migliorare la situazione. Aveva troppa paura. Sospirò e se ne andò senza voltarsi indietro.

<<Izuku, la carrozza è pronta. Allora andiamo?>> domandò Iida, mentre sistemava la sua spada nel fodero.
<<Sì, andiamo.>> rispose lui e così cominciò il loro viaggio.

Non molto dopo i raggi del sole entrati prepotentemente nella stanza, svegliarono Katsuki dal suo sonno.
Ci mise meno di un secondo a capire che qualcosa non andava.
Dov'erano gli occhi verdi che vedeva ogni mattina?

Burning Petals || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora