|4| amico

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Katsuki si sentiva irrequieto, non sapeva bene il motivo, non gli importava nulla del ballo. Non era di certo una novità, anzi a parere suo i suoi genitori trovavano fin troppe scuse per fare festa. Tuttavia, qualunque fosse il motivo, non riusciva a stare fermo, le mani gli prudevano, se avesse potuto avrebbe preferito uscire e allenarsi per sfogare tutto quello stress. Finì di sistemarsi la cravatta con rabbia e uscì dalla sua camera, raggiunse la sala dov'era già cominciata la festa, i suoi genitori lo videro e si avvicinarono a lui.
<<Katsuki stai benissimo! Mi raccomando fai un giro per salutare i nostri invitati. Izuku dov'è?>> disse Mitsuki dopo aver sistemato con la mano i capelli del figlio.
<<E che ne so.>> rispose infastidito, spostandole la mano e allontanandosi.  Pensò prima di tutto a prendersi qualcosa da bere, tanto nessuno ci avrebbe fatto caso e comunque non aveva intenzione di ubriacarsi. Quando prese il suo drink si fermò un attimo ad osservare tutte le persone presenti, nessuno degno di nota, anche se molte facce gli erano conosciute. Il suo sguardo si fermò su Izuku, stava arrivando insieme a Iida. Si domandò perché Izuku fosse andato da Iida, quando di solito veniva in camera sua e andavano insieme ad ogni evento. Iida era solo un comune cavaliere poi, non passava nemmeno molto tempo al castello, non sapeva come i due fossero diventati amici. Inoltre il Deku che conosceca lui, non era mai in ritardo. Mentre ora era arrivato dopo di lui e non sembrava nemmeno che lo stesse cercando. Insomma era tuttò il giorno che non si vedevano e nemmeno ora voleva parlargli? Lo stava forse evitando?

Osservò i due parlare per circa una decina di minuti, Izuku era decisamente nervoso, Bakugou lo conosceva, capiva quando qualcosa lo turbava, eppure ora non aveva la minima idea del perché Izuku fosse così agitato, per di più sembrava anche più pallido del solito. Forse stava male? Il biondo scosse la testa e si disse che stava diventando ridicolo, preoccupandosi per niente.

<<Oh, sei tu il famoso principe Bakugou vero?>> una voce attirò la sua attenzione, si voltò e vide una ragazza che gli era del tutto sconosciuta, solo con un semplice sguardò capì che era una principessa. Non solo per il suo aspetto affascinante o per gli abiti eleganti ed i gioielli costosi, ma poichè conosceva bene il sorriso di chi aveva tutto e voleva di più. Il suo modo di essersi avvicinata, la sua voce, lo sguardo, la sua mano che discretamente gli sforiava il braccio, era evidente che non fosse una nobile qualcunque. Cercava un marito o quantomeno un'alleanza.
Bakugou alzò gli occhi al cielo.
<<Indovinato>> rispose annuendo lievemente. Non era interessato a lei, ritornò a fissare il suo cosiddetto amico.
<<Io sono Camie, sono una principessa di un regno lontano, sono in vacanza da queste parti. Dimmi, principe, hai già trovato una sposa? O uno sposo?>> chiese direttamente, non aveva paura di prendere quello che voleva. La ragazza posò una sua mano sulla spalla e gli sorrise, attendendo la risposta.
<<Io non ho bisogno di nessuno, posso benissimo gestire il mio regno da solo.>> affermò il ragazzo scocciato, aveva perso Izuku di vista e ora lei lo stava disturbando.
<<Capisco, vuoi essere un re indipendente. Comunque che dici, ti va di ballare?>> domandò la ragazza porgendo la mano a Bakugou, il quale stava pensando a come farle capire che non l'avrebbe mai sposata senza darle l'opportunità di fare una scenata davanti a tutti. Insomma, in realtà non poteva sapere come avrebbe reagito lei, però non poteva di rischiare. I nobili sono sempre pronti a giudicare e lui in quanto principe doveva salvaguardare la sua reputazione da simili sciocchezze. Anche se non gliene fregava niente di ciò che pensavano gli altri, mantenere un minimo la sua immagine era uno dei suoi compiti.

<<Hey, Kacchan! Caspita, non riuscivo a trovarti!>> esclamò Izuku, aveva ancora un'aria tesa anche se stava cercando di nasconderlo. Il principe sbuffò.

"Stronzate."

Si trattenne dal dirlo ad alta voce, ma non era uno stupido. All'inzio pensava fosse solo una sua impressione, ma quando lo vide arrivare con Iida ne ebbe la certezza. Izuku aveva cercato di evitarlo per tutta la giornata. E adesso lo salutava come se fosse niente?
<<Beh, ero qui. Camie, lui è Izuku, un mio amico. Adesso scusami, Deku, ma ho accettato di ballare con Camie.>> disse Bakugou trattandolo con freddezza, porse una mano alla ragazza, la quale era rimasta sorpresa, sebbene avesse capito perfettamente di essere solo una scusa del biondo per allontanarsi dal ragazzo appena arrivato, gli afferrò la mano ed entrambi si precipitarono in pista, attirando tutta l'attenzione su di loro.

<<Che bella coppia, pensi siano fidanzati?>>
<<Lo spero, sarebbe una moglie perfetta per il principe.>>
<<Guarda come ballano senza smettere di guardarsi negli occhi, che sguardo intenso. C'è sicuramente qualcosa tra loro>>

Izuku ascoltò quei commenti con lo una sensazione nuova che gli ribolliva tra le vene, non poteva ignorarli. Esaminava la coppia che continuava a danzare, infischiandosene degli sguardi altrui. Pensò che erano davvero belissimi da vedere, entrambi avevano un fascino indiscutibile ed erano dello stesso livello sociale.

"Kacchan però non deciderebbe di fidanzarsi così improvvisamente con una ragazza appena conosciuta, no?"

Puntuallizò il ragazzo valutando la situazione tra sè e sè. Non riusciva a comprendere se doveva dichiarsi o no. Forse aveva perso la sua occasione?

Proprio mentre si stava perdendo in questi pensieri, gli venne un colpo di tosse. Con la sua mano si coprì la bocca e corse verso uno dei bagni, questa volta però il dolore era diverso, sembrava più intenso. O forse era semplicemente la gelosia a farlo soffrire? Arrivato nel bagno Izuku non tossì e basta, ma vomitò sangue e fiori, erano davvero tanti, petali sparsi e intrisi nel sangue. Qualche lacrimè scese sul suo viso, il bruciore nella gola era troppo intenso. Gli venne da chiedersi se non stava peggiorando troppo in fretta, si accorse di doversi informare di più e per la prima volta pensò che forse non gli rimaneva tanto tempo. La gola continuava a bruciare, anche lo stomaco gli faceva male, però aveva il forte timore che fosse troppo tardi per confessare i suoi sentimenti a Katsuki, perciò si rialzò con estrema fatica.

Corse per tornare alla sala, cercò da ogni parte il suo Kacchan e poi pensò di uscire in giardino. Infatti fuori, illuminato dallo splendore della luna e le stelle riuscì a vedere da lontano Katsuki e quella ragazza baciarsi.

A quel punto il dolore alla gola non era niente in confronto a quello nel petto, non solo era troppo tardi per dichiararsi, come se non bastasse doveva vedere Katsuki con un'altra persona, quella vista lo ferì molto di più di quel che aveva creduto. Non voleva interromperli perciò tornò nella sala, per poi andarsene senza farsi notare. Non si era confessato, ma in fondo era meglio così no? Almeno non era stato rifiutato da Katsuki di persona. Insomma, non che lui si aspettava che il principe l'avrebbe ricambiato, tuttavia averne la conferma davanti ai suoi occhi faceva solamente più male di quanto si aspettasse.

"Non aveva mai fatto così male essere chiamato tuo amico"

Burning Petals || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora