[8] ripensamenti

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"Kacchan"
"Il cielo è splendido oggi."
"Ti manco?"
"Vorresti avermi al tuo fianco sotto questo cielo?"

Con una mano Izuku si copriva gli occhi dal sole, mentre si beava del calore dei raggi sul suo viso, accompagnato da un venticello che rendeva il tutto più piacevole. Per un attimo si sentiva come nei primi giorni di estate, quando si riposava sottto ad un albero e si risvegliava con il rumore della spada di Katsuki che combatteva contro l'erba o un albero vicino. Si scusava sempre di averlo svegliato, ma ad Izuku non aveva mai dato fastidio. In un certo senso vedere che Katsuki rimaneva ad allenarsi vicino a lui, lo rassicurava.

<<Izuku gradirei se guardassi la strada invece che il cielo.>> lo rimproverò Iida con il tuo solito tono severo, il ragazzo sbuffò e guardò di nuovo davanti a sè ormai riusciva a vedere il castello di Momo in lontananza.
<<Scusa se ti sono sembrato insistente o inopportuno ieri. È solo che continuo a pensare che tu debba affrontare i tuoi problemi, specialmente perché mi preoccupo per te. Sei sempre perspicace, non ti fai mai fermare da niente e non sei un codardo, affronti tutto a testa alta, ma quando si tratta di Bakugou ti comporti sempre in maniera irrazionale. Sei più timido, più esitante, in fondo però immagino sia questo che fa l'amore no? Non avrei dovuto insistere tanto.>> spiegò Iida dispiaciuto, non era abituato a scusarsi e sinceramente non era mai stato nemmeno una persona con molto tatto. Le parole erano impacciate e si sentiva in imbarazzo, ma del resto Izuku era consapevole del carattere del suo amico. Perciò si limitò a sospirare.
<<No, hai ragione Iida. Quando torneremo al castello parlerò con Kacchan e sarò sincero riguardo ai miei sentimenti, qualunque risposta possa darmi l'accetterò. È una questione che devo risolvere, malattia o meno. Avevo comunque promesso a Momo di venirla a trovare, perciò resteremo qui qualche giorno e poi torneremo. Non c'è fretta, Jirou ha detto che potrei avere ancora una o due settimane prima di cominciare a stare davvero male. Inoltre magari Kacchan sentirà la mia mancanza, potrebbe essere una tecnica per conquistarlo no?>> affermò Izuku ridendo per smorzare un po' la tensione, funzionò perché anche Iida cominciò a ridere.
<<Bene, penso sia la cosa giusta da fare.>> concordò l'amico.

Una ventina di minuti dopo i due ragazzi erano giunti al castello.
<<Izuku-kun, Iida, che bello vedervi!>> esclamò Momo dandogli il benvenuto.
<<Ciao Momo, come vanno le cose?>> domandò Izuku sorridendo.
<<Bene, ma sono contenta che sei qui, c'è tanto da organizzare per il matrimonio e Shoto è dovuto partire proprio in questo periodo! Io e te siamo amici da molto ormai, mi fido di te.>> disse Momo evidentemente contenta anche se un po' nervosa.
<<Oh ma, sei venuto qui da solo? Credevo che sarebbe venuto anche Bakugou con te.>> commentò la ragazza guardandolo.
<<Guarda che non ho bisogno di lui come accompagno.>> borbottò il ragazzo incrociando le braccia.
<<Beh, ma comunque ti accompagna sempre, anche se magari non ne hai bisogno.>> rispose la ragazza alzando le spalle divertita dalla sua reazione.
<<Iida, ti fermi anche tu qui o devi tornare al castello?>> domandò lei.
<<Ho intenzione di rimanere al fianco di Midoriya per precauzione.  Devi sapere che non sta molto bene fisicamente in questo periodo. Quindi ti prego di tenerlo d'occhio al posto mio, quando non ci sono, sappiamo entrambi che quando si tratta di pensare a sè stesso non è proprio il migliore.>> affermò il cavaliere per poi prendere il suo borsone e quello di Izuku. Lasciando quest'ultimo a bocca aperta.
<<Quando abbiamo deciso di dirlo a tutti?!>> si lamentò il ragazzo, ma Iida se ne andò senza ascoltarlo.
<<Oh cielo! Izuku cos'hai?>> si preoccupò immediatamente Momo.
<<Per favore, te lo spiego più tardi. È una storia lunga. Piuttosto, non avevi detto che oggi avresti scelto il vestito?>> cercò di cambiare argomento Midoriya.
<<Sì, Aoyama ne ha portati un paio sopra.>> disse Momo per poi fare un segno con il capo ad Izuku di seguirla, così entrambi salirono al piano superiore.

Quando entrarono videro un ragazzo biondo, vestito piuttosto elegantemente, quest'ultimo si girò e lo squadrò dalla testa ai piedi.
<<Non so chi tu sia ma adesso prenderò i tuoi bagagli e brucerò i tuoi vestiti. Me ne farò portare altri, abbastanza da rifarti il guardaroba mentre scegliamo l'abito per Momo.>> dichiarò Aoyama quasi disgustato, sembrava di trattenersi dall'ulrare ed i due ragazzi purtroppo sapevano che non stava scherzando.
<<A..aspetta! Non credo di avere abbastanza soldi per..per pagarti!>> provò a protestare Izuku incerto. Insomma, i suoi vestiti non facevano così schifo no?
<<Non fa niente. Sto facendo un favore all'umanità, spogliati dietro quel separé e prendi una delle vestaglie appese, Momo fai lo stesso con l'altro separè e prova il primo abito. Allora? Cosa state aspettando?! Muovetevi!>> ordinò Aoyama impaziente. Entrambi i ragazzi eseguirono gli ordini, non volendo irritarlo ulteriormente, si accorsero che le voci sulla sua irascibilità non erano per niente esagerate.

Izuku imbarazzato si mise la vestaglia rosa, era profumata e comoda, ma a parer suo lasciava intravedere troppo le gambe e si sentiva un po' nudo.
Qualche minuto dopo Yaoyorozu uscì con il primo abito, aveva dei diamanti sul corpetto che lo facevano sembrare ancora più bianco, una gonna ampia e voluminosa, sembrava appena uscita da una favola. La ragazza si guardò allo specchio e fece un enorme sorriso.
<<Wow, Momo! Sei stupenda!>> commentò Izuku.
<<Sì, ma non possiamo essere sicuri che sia quello giusto. Sarà quello giusto quando sarai così bella da voler far piangere tutti di invidia.>> precisò il biondo, alzandosi per prendere un altro vestito e darlo alla ragazza.
Izuku sospirò e pensò che sarebbe stata proprio una lunga giornata. Giusto in quel momento entrarono dei servitori di Aoyama che gli portarono altri vestiti, questa volta di vari stili e da uomo.

<<Bene, adesso comincio a prepararti qualche outfit completo e tu sarai autorizzato ad indossarli soloo nel modo in cui li combino io. Vedrai, avrai uno stile decente.>> affermò Aoyama cominciando a rovistare tra i vestiti e poggiando sul letto gli outfit che sceglieva. Sì, sarebbe stata proprio una lunga giornata.

Nel frattempo tra la strade deserte Katsuki sfrecciava con il suo cavallo, l'adrenalina nel sangue e l'impazienza che bruciava. Il sole era ancora alto nel cielo, rovente, impassibile. Lui chiuse gli occhi per un secondo e ne avvertì chiaramente il calore sul viso, gli riaprì e alzò una mano per pararsi. Aveva ancora qualche ora prima del calare del sole. Non era molto lontano dal castello. Si asciugò con una mano il sudore che gli stava colando sulla guancia. Non si era riposato e non nessuna aveva intenzione di farlo.

"Deku.."
"Non voglio passare un'altra
alba senza di te"




Nota autrice:
In questa storia è la prima nota che lascio vero? Lol. Volevo dirvi che questo capitolo è un po' filler e questa storia è quasi giunta al termine, l'avevo detto che sarebbe stata breve. Spero solo vi stia piacendo finora :)

Burning Petals || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora