Leviamo il cerotto

126 26 42
                                    

Ormai è notte inoltrata e sto salendo le scale di casa mia, dopo aver descritto dettagliatamente alle mie amiche ogni cosa, abbiamo lasciato la pizzeria e siamo tornate a casa; volevo tornare da sola ma loro hanno insistito nell'accompagnarmi e io non avendo né la voglia né le forze di controbattere, ho accettato.

Sono davanti alla porta di casa e sto cercando le chiavi nella mia borsa quando sento aprire la porta davanti a me e appena sollevo lo sguardo, indovinate un po'chi trovo?
Mia madre.
Deve aver sentito i miei passi, dannazione.

Sono terrorizzata.
Non so se possa accorgersi di qualcosa, chiunque capirebbe che qualcosa non quadra solo guardandomi in faccia, ho pianto per tutta la serata e ho tutto il mascara colato...devo avere un aspetto terribile.
Mia madre però non fa domande e si scansa leggermente per farmi entrare dentro casa ed io la ringrazio mentalmente mentre come un fulmine mi rifugio in bagno chiudendo a chiave la porta, voglio farmi una doccia e togliere ogni traccia di quelle impronta che ad occhio nudo non si vedono ma che mi stanno facendo sentire così...sporca.

Non so esattamente quanto tempo trascorro con la testa appoggiata sul vetro della doccia a fissare il vuoto, c'è un silenzio assordante e l'unico rumore che riempie la stanza è quello dell'acqua che ricade incessantemente sul mio corpo.

Dopo un po' decido di uscire e di andare a dormire, infilo il mio accappatoio e vado in camera mia per mettermi il pigiama; appena noto che è pulito lo porto al naso e annuso un po' del suo profumo, è un'abitudine che ormai ho preso da due anni a questa parte, questo gesto così banale e semplice mi rilassa.

Finalmente mi metto sotto le lenzuola e provo ad addormentarmi, inutile dire che non chiudo occhio per tutta la notte, ripensando sempre alle stesse scene che si ripetono continuamente nella mia mente; per questo decido di alzarmi e scendere le scale che conducono alla zona giorno, poi mi dirigo in cucina per farmi una camomilla, con la speranza che riesca a rilassarmi.
Appena noto mia madre seduta sul divano, il respiro mi si mozza in gola.
Oh no, non può andare peggio di così!

Indrieteggio a piccoli passi per ritornare in camera mia cercando di fare meno rumore possibile, sperando che non abbia notato la mia presenza e quando credo di esserci riuscita, sento chiamare il mio nome.
Cerco di ignorarla continuando a salire le scale, fino a quando ripete:«Emily!» con un tono di voce più deciso rispetto a prima.

Ma non può semplicemente ignorarmi?
No eh?
E va bene, leviamo il cerotto, in fondo non posso evitarla per sempre.
O invece si...
No okay non posso.

Questa volta decido di andare da lei e risponderle:«Ehi mamma!» esclamo più forte del dovuto, proprio come faccio quando cerco di nascondere qualcosa.
«Che ci fai ancora in piedi?» mi chiede con la faccia di chi ha appena visto un fantasma
«Non riuscivo a dormire» dico semplicemente e le rivolgo la sua stessa domanda:«Tu, invece, che ci fai ancora in piedi?»
«Ti stavo pensando».

Non sapendo che dire vado a prendere dal pensile l'occorrente per preparare la camomilla e le dico:«Ne vuoi anche tu?» indicando la scatola, mi giro a guardarla e vedendola annuire prendo una tazza con dei dettagli color rosa, non che la sua preferita, e una bustina in più.

Spero vivamente che non mi chieda niente sulla serata, ma fa l'esatto opposto chiedendomi:«Cosa è successo stasera?»
«Niente di che, serata molto tranquilla» mento.
«Ah si? Davvero?» domanda con tono sospetto
«Certo, sai com'è solo io ed Allison, nessun ragazzo se è questo che ti preoccupa» faccio accennando una risata isterica
«Non osare mentirmi Emily! Le tue amiche mi hanno scritto dicendo che sono mortificate per quello che ti è accaduto e che sperano che tu possa riprenderti presto», fa una pausa per prendere fiato e poi continua «Inoltre hanno detto di non arrabbiarmi perché tu non hai fatto niente di male. Io, ovviamente, non ho risposto, ma adesso mi piacerebbe sentire quello che mi stai nascondendo».
Caro diario, ricordami di ucciderle okay?

Io rimango ferma a guardarla, potrei semplicemente dirle la verità: “ehi mamma hanno appena tentato di stuprarmi in una stradina buia ed isolata. Perché? Beh ho deciso di seguire uno sconosciuto che aveva proposto di aiutarmi a rimuovere i funghetti dal vestito. Tutto qui, come vedi serata molto tranquilla...si».
Vorrei davvero sfogarmi con lei, versare tutte le mie lacrime, ma non posso e non voglio crearle altri dispiaceri.
Le siamo rimasti solo io e il mio fratellino Tom dopo che l'anno scorso, il nostro fantastico papà, ha deciso di punto in bianco di lasciarci da soli, andandosene senza alcun tipo di spiegazione.
Non si è mai più fatto sentire e noi siamo rimasti ignari di tutto quello che stesse facendo, fino a quando, mesi dopo, abbiamo scoperto che si era già rifatto una vita con una nuova famiglia, dimenticandosi completamente di sua moglie e dei suoi figli.

Una lacrima mi sfugge al solo pensiero e mi affretto ad asciugarla per non farla vedere alla mamma; da quando siamo rimasti soli ho cercato di prendere io il ruolo di capofamiglia in quanto la mamma era troppo distrutta e impegnata a cercare un lavoro per occuparsi anche di noi, mentre il piccolo Tom, che tanto piccolo non è, non si meriterebbe di avere altri pensieri negativi, né ha già passate tante nonostante la sua tenera età.
Non avendo ancora compiuto sedici anni, non posso ancora lavorare, per questo ho sempre provato ad essere più presente a casa, saltando molte volte le lezioni per poter accompagnare Tom a scuola.

Non posso assolutamente permettermi di andarmi a cacciare in queste situazioni.

Ad interrompere i miei pensieri è proprio lei che come se mi stesse leggendo nella mente, mi rassicura dicendo:«Avanti, parla, sono tutte orecchie. Lo sai che mi fai più male in questo modo, sai che odio le menzogne e i segreti...ti prego sii sincera con me, prometto che non ti giudicherò qualunque cosa tu abbia fatto o ti sia successa, non potrei mai giudicare la mia bambina».
Le sue parole mi fanno sciogliere, così decido di raggiungerla e raccontarle tutto, portando con me le due tazze fumanti.

Mentre le parlo, noto il suo labbro tremare, sta tentando di trattenere le lacrime, di mostrarsi forte, ma so che sta soffrendo per me.
Improvvisamente la cingo in un abbraccio e non riuscendo più a trattenersi si libera prima di dire:«Mi dispiace così tanto piccola mia, cose del genere non devono capitare a nessuno, ma mai avrei immaginato che potesse capitare a te. L'uomo a volte può compiere azioni disgustose, trasformandosi nell'essere più spregevole che sia mai esistito; non devi più cercare di nascondermi cose del genere capito?» fa staccandosi dall'abbraccio e sollevandomi il viso per permettermi di guardarla negli occhi, ed io annuisco debolmente.

«Dobbiamo assolutamente sporgere denuncia, lo sai vero?»
Annuisco ancora, è la cosa migliore da fare.

Ci appisoliamo abbracciate sul divano, con la mamma che mi fa i grattini, mentre io mi ritrovo a ripercorre mentalmente tutta la serata.

Non avrei mai immaginato che una serata tranquilla, potesse trasformarsi nel mio incubo peggiore; mi sento in colpa per aver rovinato la serata alle mie amiche, erano così felici prima che io andassi da loro, una volta avermi vista il loro sorriso e i loro occhi si sono spenti...

Improvvisamente i miei pensieri si rivolgono al cameriere di Robert's Pizza, non so davvero come io abbia fatto a pensare che lui potesse essere l'artefice di tutto quello che mi è successo, è proprio vero quando si è nel panico non si pensa lucidamente.

Forse mi sbaglio, ma credo che sotto quell'immagine da ragazzo scontroso, si nasconda un'anima buona... o magari no ed effettivamente io non sono la persona più indicata per giudicare su due piedi una persona dato che non indovino una volta.
Ma una cosa è certa: non tutti avrebbero fatto ciò che ha fatto lui, ha messo a rischio la sua vita per aiutarmi, per aiutare una perfetta sconosciuta.

Non so nemmeno il suo nome e molto probabilmente non lo rivedrò mai più, ma lo ringrazierò sempre per avermi salvata.

✨✨✨✨✨
Buongiornoo💗
E voi, cosa ne pensate del cameriere? Condividete il pensiero di Emily?
Secondo voi, avrà modo di rivederlo?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se si, lasciate una stellina e commentate 😘❤️

Un'estate da vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora