Prologo.

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Questa storia appartiene a me, @CupidaGranger e a Wattpad. È protetta da copyright, quindi la copia parziale e/o totale è un reato punibile per legge nel mio Paese.

La sala era piena di giovani principi che continuavano a parlare tra loro, dichiarando di essere i migliori o vantandosi della loro discendenza divina.
L'orfano stava un po' in disparte, perché non gli piaceva la confusione che gli altri creavano.
Suo fratello si stava vantando di vivere nella reggia del re da anni, dicendo che per questo sarebbe stato il legittimo re.
Dopo qualche istante, il re in persona entrò nella sala e calò il silenzio.
Erano giorni che le gare di forza, destrezza, abilità e qualsiasi altra virtù andavano avanti.
Eppure non c'era ancora nessun vincitore.
Sembrava quasi che nessuno fosse degno di ottenere la mano della bella.
Il re disse qualche parola di commiato, ringraziando i principi per l'ennesima volta per essere giunti nella sua città.
Poi la principessa entrò nella sala, avvolta in una tunica bianca bordata d'oro.
Nonostante il velo che le copriva il volto, la sua bellezza eterea non poteva essere nascosta.
Aveva i tratti più belli che si fossero mai visti, forse dovuti al fatto che suo padre fosse Zeus in persona.
Gli occhi erano di un azzurro impossibile, come il mare nei punti in cui è più bello.
I capelli erano dello stesso colore del grano e le si arricciavano attorno al viso, come la cornice di un quadro magnifico.
L'orfano provò la solita stretta al cuore e il senso di pace che provava sempre quando la guardava.
Era felice di aver vissuto gli ultimi anni della sua vita in sua compagnia.
Ormai era rassegnato: sapeva che non avrebbe mai avuto l'onore di essere suo marito.
Eppure una piccola parte del suo cuore ancora ci sperava.
L'avrebbe amata come nessuno mai aveva amato qualcuno.
Ma la sua famiglia era maledetta e quella maledizione avrebbe gravato per sempre sulle sue spalle.
Il re stava lodando i principi per le loro qualità, dicendo che sarebbe stato impossibile scegliere tra loro.
Poi successe qualcosa che non era mai successo.
Un ragazzo si fece avanti e disse di avere un'idea per decidere chi avrebbe avuto la mano della bella.
L'astuto propose di far scegliere alla stessa principessa.
Ma non solo, infatti decise che gli altri principi non avrebbero potuto contestare la di lei scelta e, nel caso in cui ella fosse stata strappata dalle braccia del marito, avrebbero dovuto aiutarlo a riprenderla.
Il re fu felice della proposta, che accolse con un sorriso.
I principi giurarono.
E poi la bella scese dalla pedana, leggiadra come una dea quasi come se non toccasse il pavimento di pietra.
Guardò i principi ma sembrava distratta, come se dentro di sè avesse già compiuto la sua scelta.
Poi si diresse verso l'orfano e lo guardò.
Così vicina pareva splendente come cento soli.
La bella gli fece un sorriso dolce, posandogli una mano sulla guancia e carezzandogliela.
Si guardarono e per un istante si persero l'uno negli occhi dell'altra come se non esistesse nessun altro a parte loro due.
E così sarebbe stato per sempre, perché la bella aveva scelto l'orfano.
Ma anche gli dei sono per sempre e questo dà loro il diritto di intromettersi nei per sempre degli altri.
Perché sulla bella gravava la promessa di una dea ad uno straniero.

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