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Era una soleggiata giornata di Marzo e io, Chiara, mi stavo preparando per andare alla gara di panini che si tiene qui a Mullingar ogni estate. Chi avesse mangiato i panini più velocemente avrebbe vinto 50 euro.

Iniziai a dirigermi verso il centro di Mullingar per la gara. Non mangiavo niente dal giorno prima quindi speravo di vincere. Appena arrivata mi sedetti al mio posto e mi guardai intorno. C'erano più ragazze di quanto immaginassi. Non mi ero ancora seduta quando sentì che dietro di me stava arrivando qualcuno. Mi girai.

Era un ragazzo bellissimo, biondo cenere. Mi incantai. "Cosa stai guardando?" Mi chiese lui. Io mi disincantai con un veloce movimento della testa e smisi di guardarlo spostando il mio sguardo al pavimento, senza rispondergli. "Tranquilla, non ti voglio mangiare! Sono venuto qui per i panini non per ..." esitò perché non sapeva il mio nome.

"Come ti chiami?" mi chiese poi sfoggiando uno splendido sorriso. "Chiara" dissi io alzando nuovamente lo sguardo incontrando il suo. "Io sono Niall. Piacere" mi strinse la mano. Arrossì e feci un cenno con la testa. Lui mi sorrise facendomi segno di sedermi accanto a lui.

Lo sentiì sussurrare un : "Buona fortuna" quando i camerieri ci portarono i piatti: erano 5 panini. Non sapevo se sarei riuscita, ma mi feci coraggio. Vidi che Niall non era affatto preoccupato e la cosa preoccupava me. Il giudice diede il via con un fischietto e tutti si chinarono contemporaneamente sui propri piatti e iniziarono a mangiare.

Mentre mangiavo l'ultimo panino sentiì il giudice gridare "Abbiamo un 1° classificato!". La cosa mi terrorizzò e iniziai a infilarmi tutto il rimanente panino in bocca senza nemmeno masticare. Non alzai neanche la testa per vedere di chi si trattasse. Finiì e il giudice gridò "Abbiamo la 2°!!!".

Mi girai e mi diressi sul podio. Non avevo più fiato e mi sentivo tutto il panino in gola allora iniziai a tossire. Dovevo bere. Arrivata al podio vidi che Niall era in piedi sulla pedana del primo posto. "Brava!" si congratulò lui porgendomi un bicchier d'acqua notando che ero in difficoltà. Mi girai per guardare il tabellone. Niall ci aveva impiegato 7min e 24secondi e io 7min e 36 secondi, "Cavolo, per poco" dissi a bassa voce, non pensando al fatto che Niall potesse sentirmi, cosa che fece perché lo sentii ridere dietro di me. Quando tutti ebbero finito vennero consegnati i premi. Io ricevetti la medaglia d'argento e mi sentii molto fiera di me.

Dato che non conoscevo nessuno andai diretta verso casa senza salutare. Mi accorsi solo dopo un tratto di strada che Niall mi stava seguendo. Mi girai verso lui. "Anche tu fai questa strada per tornare a casa?" chiesi io fermandomi. "A dire il vero no...volevo vedere dove abiti" ammise coraggiosamente. "Ah.. quindi mi stai spiando...?" dissi io ridendo.

Niall mi raggiunse e io continuai a camminare verso casa mia seguita da lui. "Potrei dire di sì!" disse lui ridendo. Mi sentii le guance prendere calore e non trovai più la forza di aggiungere qualcosa. Non capivo dove avessi trovato il coraggio per rivolgergli la parola, allora restammo tutti e due in silenzio finche lui non mi chiese in che scuola andassi. "Alla Coláiste Mhuire... e tu?" dissi girandomi verso di lui e notando che anche lui mi stava guardando. Cavolo mi fanno impazzire i suoi occhi. "Scherzi?" chiese lui facendo una piccola risata e mettendo una mano nei capelli per spostarli. Sembrava nervoso. "Perché dovrei?"chiesi io ridendo mantenendo il contatto visivo con lui finché non abbassò lo sguardo e mi rispose. "Anche io vado li..." disse timidamente.

A quel punto abbassai anche io lo sguardo. Come faccio a non averlo mai notato?? Magari è piu grande di me... "Wow, veramente?" furono le uniche parole che riuscii a dire senza tremare troppo. Mi sentivo le guance bollenti e quindi cercavo di non alzare lo sguardo per non farlo notare anche a Niall. "Già... ma quanti anni hai? In che sezione sei?" chiese lui. Non voglio dirgli la mia età..magari lui è più grande. Cavolo e ora cosa faccio?? "Ho 16 anni, sono nella A" dico dopo averlo fatto aspettare un po'. Siamo quasi arrivati a casa mia. "Tu?" dissi tranquillamente rialzando lo sguardo verso di lui. "Anche io ho 16 anni, sono nella B". "Ah, quindi fai spagnolo?" "Si.. tu fai..??" "Io faccio italiano" dissi sorridendogli e aggiungendo : "Ho la madre italiana." Mi ricambiò il sorriso "Io ho sempre amato l'Italia, mi piacerebbe tanto saper parlare l'Italiano..".

La prima cosa che pensai fu: "Fantastico!! Te lo insegno io!!!" ma mi venne solo una piccola risatina scema che fece ridere anche lui. Eravamo ormai arrivati davanti a casa mia allora mi fermai davanti alla porta "Niall, grazie per avermi "accompagnata".." non avevo idea di come salutarlo. Pensavo di dargli un bacio ma forse era meglio di no. Lo vidi imbarazzato... "Ok allora... ci-ci vediamo domani..." disse facendo per abbracciarmi ma io gli presi una mano e la strinsi per poi correre dentro casa. Non me la sentivo di abbracciarlo. Sono troppo timida ma cavolo, quel ragazzo mi piace troppo.

Appena entrai in casa corsi in camera mia e con il sorriso stampato in faccia mi lanciai sul mio letto e gridai immergendo la testa nel cuscino. Sono felice. Sono felice. Sono felice. L' ho già detto... ? SONO FELICEE. Smisi di gridare quando sentii mia mamma entrare in camera mia. M: "Sei così felice perché sei arrivata prima suppongo.." Alzai la testa dal cuscino e mi misi a sedere sul letto. "No, sono arrivata seconda" dissi togliendomi la medaglia e buttandola sul letto. In quel momento passò mio fratello più grande, Filippo. F: "Mamma dai, si vede lontano un miglio che è così felice per un'altra ragione, un ragazzo scommetto..." dice lui ridendo e guardando verso mia mamma che facendo un faccia sbalordita si rigira verso di me. "O sbaglio??" aggiunse Filippo ridendo. Che impiccione che è. Non posso dirgli niente che poi diventa iper-protettivo e non mi fa più uscire di casa, allora presi un cuscino e glielo lanciai per zittirlo. "Cavoli miei, ora uscite che devo chiamare Matilde!!" dissi io con sicuramente le guance rosse. Mia madre capì che si trattava di un ragazzo e si girò con un ghigno verso Filo che fece spallucce e uscì dalla camera portandosi dietro mia mamma che andò in cucina. Halleluja, finalmente libera!

Feelings [N.H]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora