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1 settimana dopo

Justin

Quella settimana era passata, cazzo. Avevo bisogno di sapere cosa diceva Candace, cosa voleva fare. Ero terrorizzato dalla sua risposta... Non avrei gradito molto un NO, ma era una sua scelta.

Mi trovavo davanti al mio armadietto. Mi avevano levato il gesso al braccio, era quello meno grave tra tutto il resto. Mi misero un tutore, giusto per tenerlo un po' fermo. 

La stavo aspettando, avevo paura.

"Candace!" si girò verso me, cavolo. Non era molto felice.

"Uhm, ciao. Ci hai pensato?" domandai ansioso.

"Si, e a dirla tutta puoi andare a fanculo tu, Gabriel e Jazy. Ciao." rispose fredda. Come cazzo faceva a sapere chi era Gabriel?

"Ehi aspetta un attimo!" la richiamai.

"Cosa vuoi?!"

"Come fai a sapere di Gabriel?!" domandai irritato. Spero solo che quel coglione non le abbia detto nulla.

"Mi ha soccorso e mi ha raccontato TUTTO. Dal diario a che tu mi volevi lasciare per le parole che avevo scritto. Ma lo sai perché le scrivevo? Perché ti amavo." rispose sempre fredda. Bene, adesso Gabriel è morto.

"Scus-"

"No, fanculo stronzo. Non apprezzavi quello che ti avevo dato. Non lo hai apprezzato e adesso soffri, come tu hai fatto soffrire me.  Non cercarmi più. Addio" urlò arrabbiata. Perfetto, rimarrò solo.

-

Ero abbastanza distrutto dopo le sue parole, comunque aveva ragione. Io continuavo a chiederle scusa, ma ripetevo sempre gli sbagli. Dovevo farle cambiare idea, facendola tornare da me.

Chiamai Gabriel una volta a casa.

-Gabriel?

_Justin? Si sono Gabriel.

-Che cazzo ti prende? Perché le hai raccontato tutto??

Ero su tutte le furie, e penso se ne sia accorto.

_Justin, amico. Posso spiegare, sul serio.

-Spiega allora.

_Ricordi quando strappai le pagine dal suo diario?

-Ovvio.

_Bene, le ho detto che le volevi leggere tu, non Jazy. Però poi, l'idiota di mia sorella te le avrebbe fatte leggere. Lei mi ha detto che tu la volevi lasciare per ciò che aveva scritto, ed io ho detto che era cosi. Scusa amico.

-Sei un imbecille! Anche perché non le volevo leggere a forza. È stata Jazy a costringermi, e questi lo hai apoena detto. Ma sei un idiota. E poi non la volevo lasciare. Jazy mi aveva raccontato cose non vere. Ciao.

Gli attaccai la chiamata in faccia. Ma è possibile un idiota cosi?! Ditemi di no, per favore.

"Justin, tutto okay?" domandò mia madre. La fulminai con gli occhi, ma non gliene importava.

Mi aiutò a mettermi sul divano, avevo bisogno di rilassarmi.

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Holaaa!!

Scusate per la schifezza di capitolo, ne sono consapevole.

Domani rinizia la scuola, quindi vi auguro un buon rientro (anche se sono disperata.)

Anyway. Potete prendermi per scema, ma sto scrivendo un'altra storia ancora... Mi definisco imbecille da sola, ma va bé.

{Comunico che la storia finisce al 15° capitolo, mi dispiace che sia così corta... Ora vedrò se fare il sequel}

Comunque la potete trovare sul mio profilo! Al prossimo capitolo!

Baci a tutti❤

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