15° Goodbye

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Justin

Non so come descrivere Candace ormai. Diventa più bella ogni secondo che passa, e adesso non posso più averla. Devo partire, me ne vado per sempre da qua, da Toronto. Mia madre ha trovato lavoro in Inghilterra ed è meglio anche per me, non dovrò farla soffire più e non dovrò pensarla più. Anche se impossibile non pensare a quel bellissimo viso, quel corpo da urlo e quell'animo fantastico.

"Mamma! Io vado a salutare Candace! Voglio che si ricordi di me." urlo a mia mamma uscendo di casa, come al solito correndo. Cammino per una ventina di minuti e mi avvicino a casa sua.

Suono il campanello due volte, sperando che venisse Candace ad aprirmi. Ma non è così.

"Ciao, Justin" mi dice la mamma di Candace, guardandomi da capo a piedi. Immagino che Candace le ha detto OGNI cosa.

"Vorrei salutare sua figlia per l'ultimissima volta e le giuro che non la disturberò mai più." perché ho giurato?! Non la vedrò veramente.

Mi sorride facendomi entrare in casa. Era rimasta la stessa di due anni fa, tutto uguale.

Quando vedo Candace scendere, sorrido, anche se le devo dire che non le romperò mai più le scatole. Santo Dio, quanti errori ho fatto con questa ragazza. Li ho ripetuti tutti allo stesso modo.

"J-justin?!" mi guarda confusa.

"Possiamo parlare in privato, per favore?" domando mordendomi il labbro inferiore. Cazzo, non voglio lasciarla.

"C-certo" dice abbassando lo sguardo.

Mi porta in camera sua per avere un po' di privacy, ovviamente. Si siede comodamente sul bordo del letto, invece io mi inginocchiai, guardandola negli occhi.

"Candace... Vedi... So che ho fatto un monte di cazzate negli ultimi mesi e che tutti e due non abbiamo passato un bel Capodanno. Ti ho fatto soffrire troppo per i miei gusti, e sfortunatamente non me ne sono mai accorto. Dicevo che Jazy era molto meglio di te, ma mi sbagliavo. Lei non ha dei sentimenti come i tuoi, non sa darti l'amore che tu dai e il divertimento che mi hai portato in questi tre o due anni. So che mi odi, so che non vorresti più vedermi... E così sarà. Parto stasera per Oxford e vivrò li. Volevo che tu fossi l'unica a saperlo di persona, perché vedi... Continuo a provarli quei cazzo di sentimenti, quelli che solo tu mi hai fatto provare, ovviamente. Anche dopo quel no, quello si che mi ha distrutto... Mi sono dilungato abbastanza, devo andare" dico prendendole la mano. Vedevo i suoi occhi farsi lucidi mentre dicevo quelle parole. Beh, è tutto vero. La amo.

"Justin... Io non ti... Odio. Sto solamente cambiando e voglio vivere al meglio ciò che mi aspetta. Comunque... Mi mancherai" dette le ultime parole, mi abbraccia facendomi sorridere come un idiota. Lei, lei è tutto. Lei ti sa far sorridere, ma adesso è felice per sé e deve restare tale.

"Sappi solo che... Non ti dimenticherò mai e poi mai. Ciao bellissima" le do un bacio sulla guancia e poi scappo. Non è bello averla lasciata a quel modo, ma almeno so che non continua ad odiarmi.

"Grazie per avermi lasciato parlare con sua figlia, signora. Adesso levo il disturbo. Arrivederci" dico salutandola. Non sentiranno il mio nome per molto tempo.

-

Torno a casa, e prima di partire, saluto, si saluto, la mia camera. C'ho passato dei bellissimi momenti là dentro. Wow.

"Justin! Muoviti!" urla mia mamma. Scendo le scale velocemente,  saltando agli ultimi due gradini. Corro fuori casa, ed insieme a mia madre chiudiamo bene la porta.

Ci avviamo verso l'aeroporto, dove il nostro volo stava già per partire.

Corriamo come matti per arrivare in tempo, e fortunatamente ce la facciamo a montare.

"Gentili passeggeri, siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza, grazie. Stiamo per decollare, grazie per l'attenzione e buon viaggio" detto ciò, mi allaccio le cinture e mi metto comodo.

Appena l'aereo parte, una parte di me voleva che restassi qui, ma un'altra voleva che me ne andassi ed iniziare una nuova vita.

"Ciao, Toronto. Ci vedremo" dico guardando fuori dal finestrino. Mi aspetta un lungo viaggio, mi aspetta una nuova vita.

Candace

Sono un po' triste per la sua partenza, chissà come starà di là. Mi ha detto dove era diretto, ma va bene, lui non sa che tra meno di due settimane mi sposto in Australia, non glielo volevo dire e così ho fatto. Qui non ho molto, apparte Meredith e Alis, l'unica mia ragione di vita. Se non avessi avuto loro con me in questo periodo, forse sarei scoppiata in pianti isterici più brutti di prima.

Loro già sanno della mia partenza, ma non vogliono. Sinceramente nemmeno io, ma se mio padre per tre anni sta in Australia, ne vale la pena stare con lui. Averlo tra le braccia ogni singolo giorno, sentirlo parlare, vederlo. È quello che mi rende felicemente felice di mio padre.

Poi vabbè, c'è Marcus che ha avuto la sua prima cotta e ha dovuto lasciarla. Dolcioso.

-

Ora di dormire, e ora di sognare. La mia testa voleva solamente essere appoggiata sul cuscino e fare dei bei sogni. Sogna Candace, sogna.

L'ultimo pensiero che mi passa per la mente è lui, Justin. L'unico vero amore che io abbia mai vissuto in due anni.

THE END.

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Ed eccoci qui, alla fine della storia. Molto probabilmente farò un sequel, ma non subito...

Tra che ho altre due storie da completare e tra che c'è molta scuola e devo studiare per essere ammessa all'esami (speriaaamo).

Anyway... Scusatemi se la storia e la fine fanno schifo, giuro che mi rifarò nel sequel.

Vi aspettavate che fosse più lungua, vero? Beh, avevo progettato una storia motlo più lunga.. Ma eccomi qui.

Fatemi sapere cosa pensate!

Un bacio enorme a tutti e soprattutto a chi ha seguito "costantemente" la mia storia.

Vi amo!❤

Nothing Like UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora