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Non riuscivo a pensare ad altro all'infuori di Justin. Io lo amo ancora, ma come ho notato prima, lui non più. È frustrante: tre anni passati insieme e adesso vanno nel cestino.

"Candace, tesoro. Tutto okay?" mamma bussò alla porta della mia cameretta, e prima che le potessi rispondere era già entrata.

Si precipitò a darmi un abbraccio enorme, il quale mi fece sentire meglio. L'abbraccio della mamma mi conforta sempre.

"Allora, tutto bene?" chiese di nuovo spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Beh... Non proprio. Justin ha ammesso esplicitamente che non mi sopporta più, e.." sospirai cercando di non piangere, ma fu inutile.

"E... Gli ho detto che per me può andarsene a fanculo. Inoltre, una ragazza gli ha fatto l'occhiolino e lui che fa? Ricambia sorridendole" risposi con un filo di rabbia. La tristezza si stava piano piano trasformando in vendetta.

"Faresti bene a lasciarlo, Candace" mi disse guardando altrove.

"Ma se si era stufato di me, perché non lo ha fatto lui?" domandai retorica. Iniziavo a tremare, segno di rabbia e tristezza insieme.

In logica, lo avrei lasciato con un vaffanculo, ma deve essere ufficiale.

*A cena*

"Mamma, basta con questo argomento, per favore" le chiesi stufa di tutto. Stufa pure di me stessa.

"Tesoro, voglio solamente aiutarti" disse calma. Peccato che stava peggiorando la situazione.

"Lo so, e lo apprezzo molto. Ma... Scusami, stai solo peggiorando" risposi facendo attenzione al mio tono di voce.

"Okay. Scusami.." abbassò lo sguardo. Uffa, quanto vorrei che papà fosse qui. Poi smisi di pensare a mio padre e mi ricordai di avere un fratello...

"Ma Marcus?" chiesi retorica. La mamma sorrise e poi prese il mio piatto.

"È da un suo amico" sospirò.

"Abbiamo avuto una discussione strana..." continuò. Adesso mi stava incuriosendo.

*Mattina dopo*

Bip bip- bip biiip

"Dannata sveglia" mormorai spegnendola. Oggi avrei dovuto vedere Justin, pur sapendo che non sono obbligata. Ma si sa, tutto può capitare.

Mi alzai dal letto sbuffando e trascinando i miei minuti piedi fino alla porta del bagno.

Feci tutto con molta calma, pensando fosse presto e indovinate un po'?

Tardi.

Mi affrettai a prendere lo zaino, salutando velocemente mia madre stampandole un bacio sulla guancia.

Corsi più veloce che potei.

Guardai l'ora: correre fa bene, erano solo le 8.

"Menomale.." sospirai. Entrai dentro scuola lentamente, evitando lo sguardo degli altri studenti.

Andai verso il mio armadietto, passando in mezzo alla gente: c'è chi si baciava, chi parlava, chi rideva.
Driiin

Tempo di lezioni. Interrogazione di fisica, cosa c'è di peggio?

Entrai in classe guardando in basso, tutti mi guardavano come se fossi un'estranea.

"Buongiorno ragazzi" entrò un professore, che noi non avevamo mai visto.

"Sono il supplente della vostra insegnante di fisica. Mancherà per questi due giorni, poi tornerà dopo le vacanze, ma non siate molto entusiasti, svolgerò le lezioni normalmente" si fermò prendendo dei fogli, poi riprese.

"E oggi avevate l'interrogazione" smise di parlare di nuovo. Riuscirà a fare un discorso completo?

"Candace Stokes e Alicia McClaine, alla cattedra" disse sorridendo. Non ho studiato un cazzo, quindi mi aspetto una F piena. Mi diressi verso la cattedra e così fece Alicia.

Mi misi alla destra del professore, guardando le mie mani. Aveva un sorriso malizioso sulle labbra, alzai lo sguardo guardandolo in faccia. Sentii le guance bruciare, così abbassai velocemente lo sguardo.

*Fine lezione di Fisica*

Erano tutti usciti dalla classe, tranne me: il professore mi aveva chiesto se potevo rimanere cinque minuti con lui. Annuii timidamente, mentre lui andava a chiudere la porta, cosa ha in mente?

"Bene, Candace. Adesso siamo soli" fece un sorriso malizioso vendendomi incontro. Indietreggiavo ad ogni suo passo, ma lui continuava ad avvicinarsi.

Mise le mani sui miei fianchi, tirandomi a sé. Sentii la paura salire sempre più, era un incubo.

"Non sai cosa ti aspetta" rise maliziosamente, mettendo una delle sue mani sotto la mia maglia. Non ebbi il coraggio di gridare aiuto, avevo paura.

Sentii la sua mano andare sempre più su, fino ad arrivare al reggiseno.

"Sei molto più bella quando arrossisci".
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Ciao a tutti!
Inizio con il dire che questa storia è forse l'ottava che inizio, e spero con tutta me stessa che la finirò.
Visto che adesso iniziano le vacanze di Natale, cercherò di aggiornare spesso. Spero continuerete a leggerla...
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Con questo vi saluto..
Buon proseguimento di giornata!

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