...Continua
Marcel aveva lasciato la casa degli Agreste prima del cugino e dei suoi amici. Per quanto Marinette fosse titubante nei confronti di Chloé era riuscito a convincerla a darle un'occasione ancora più grossa di ciò che le aveva dato fino ad allora. Il Miraculous dell'odio infatti sarebbe rimasto nelle mani di Chloé questa volta, nessuno sarebbe andato a riprenderselo e per quanto quel sentimento poteva sembrare avrebbe fermentato i sentimenti negativi della ragazza, Marcel pensava il contrario.
Chloé aveva sempre vissuto con i rimorsi per gli errori che aveva commesso, l'ultimo e più grave solo quasi un anno prima. Inoltre la sua costante era la solitudine, nessuno aveva mai provato ad avvicinarsi a lei per conoscerla realmente, lui per primo.
Questo perché il disprezzo che dimostrava agli altri era evidente nei modi sgarbati e senza scrupoli che lei usava per ottenere l'attenzione degli altri.
Lui stesso aveva sempre pensato Chloé per questa sua peculiarità insensibile. Eppure aveva dovuto ricredersi, quando aveva per la prima volta visto veramente Chloé. Non sentita, piuttosto avvertita! Aveva chiuso gli occhi e l'aveva abbracciata cercando di comprendere cosa realmente ci fosse dietro quella ragazza viziata che si nascondeva sotto vestiti firmati, messa in piega perfetta e tonnellate di trucco. Una maschera! Ecco cos'era Chloé Bourgeois, si era costruita un'immagine che rispecchiava solo in parte ciò che era del suo carattere e della sua personalità.
L'arroganza quella che si portava dietro in ogni suo gesto era parte di lei, la usava per mostrarsi, per far capire che lei era potente. "Posso tutto, sono Chloé Bourgeois la figlia del sindaco di Parigi!"
Era vero, metteva anche in pratica queste minacce, dietro le quali però Marcel aveva capito che quello era un modo della ragazza per emergere ma anche per nascondersi e non soffrire.
Emergere, far vedere al mondo che esisteva anche lei e che col potere si poteva andare ovunque, in fondo era una realtà.
Nascondersi, omettere la sua vulnerabilità. Usare la sua arroganza per non permettere alle persone di farla soffrire, di avvicinarsi troppo per poi... abbandonarla a se stessa, senza via di ritorno. Proprio come aveva fatto e continuava a fare sua madre Audrey Bourgeois!
Audrey era per Chloé una chimera cui ella anelava, l'amore di una madre per cui le priorità erano altre. Chloé ne sentiva l'esigenza di questo amore, chiunque ne avrebbe sofferto se ad abbandonarti era tua madre.
E Chloé ogni volta che ne parlavano si era sempre data da fare per giustificare la donna che l'aveva portata in grembo e messa al mondo.
"Lei è la regina! Ha una reputazione da difendere e molti dipendono da lei." Diceva sempre. "Ma mi vuole bene lo so."
Marcel non approvava Audrey e i suoi atteggiamenti nei confronti della figlia, in realtà non approvava neanche che André cercasse di pagare il suo 'amore' con regali costosi. Però era ben visibile in queste azioni e nei gesti l'amore del padre verso la figlia, perché in fondo era Chloé che chiedeva ed otteneva. Andrè l'accontentava poiché il suo tempo per seguire la figlia era poco, ma Marcel era sicuro che il sindaco amasse la ragazza.
Solo questo amore veniva, a parer suo, dispensato in modo sbagliato. Tanto da portare Chloé ad un punto di non ritorno, tanto da non sapere cosa era giusto o meno e soprattutto senza capire che per ottenere realmente le cose bisognava lottare, schioccare le dita come era abituata a fare non era la soluzione.
Per questi suoi atteggiamenti Chloé si era esposta troppo, per attirare l'attenzione della madre aveva rivelato al mondo intero l'esistenza di Pollen, trasformandosi in Queen Bee in presenza delle telecamere. Questo era stato un errore, Ladybug si era fidata di lei ma non era possibile dare a Chloé ancora il Miraculous per non mettere in pericolo chi le stava intorno. Questo aveva fatto si che perdesse Pollen e il suo desiderio di riaverla a qualsiasi costo le aveva fatto prendere la decisione sbagliata e più pericolosa per tutti i portatori.
Aveva sbagliato Chloé, lo sapeva, glielo aveva confidato durante una della loro tante chiacchierate. Se n'era resa conto ed era stata male fino ad arrivare ad uno stato di depressione tanto da renderla apatica agli occhi di tutti, un fantasma. Solo la partenza per New York e la fiducia che Ladybug aveva di nuovo avuto in lei le avevano dato una scossa, diventare un'eroina agli occhi dei newyorkesi le aveva riacceso una speranza. Tornare a Parigi ed avere in consegna temporanea Larss le aveva fatto capire che ormai la sua eroina aveva ritrovato fiducia in lei.
Ma Larss era stato distruttivo per la sua amica, se da un lato le faceva piacere aver ritrovato la stima della coccinella, tanto da essere la portatrice di un complementare. Dall'altro il potere devastante di Larss, pronto a dare battaglia alla prima occasione, si era fatto sentire. La sensazione che lasciava dentro di lei utilizzare il potere, la solitudine che si trascinava dietro con la consapevolezza di non poter dividere le sue sensazioni con nessuno se non con la sua Kwami Bella stava di nuovo deteriorando il suo stato d'animo. I progressi fatti fino a quel momento si stavano dissolvendo e se non fosse arrivato in tempo forse Chloé si sarebbe di nuovo persa.
Ci era voluto il suo tempo perché si fidasse di lui, perché si confidasse e gli raccontasse i suoi più intimi segreti.
Ma questa volta Chloé stava mantenendo il segreto, era brava e iniziava a stimarla per questo. Così lui le aveva offerto la sua amicizia, aveva iniziato a trattarla come una ragazza qualsiasi diventando il suo compagno di classe e amico di uscire, perché si avevano iniziato ad uscire insieme a ricordarle che solo perché in classi diverse lei e Sabrina non si sarebbero perse realmente. Quindi spesso uscivano, loro tre con i gemelli Shifu. Tuttavia avevano anche iniziato a litigare poiché Chloé aveva un gran bel caratterino e lui sinceramente non si teneva mai nulla dentro. Quando alle volte capitava anche Alix nelle loro uscite la sentivano dire che si divertiva dal momento che finalmente la bionda non era più la viziata figlia di papà bensì una ragazza come tante a cui il fidanzato non concedeva molto e che litigava con lui per le cose più assurde.
Era stato in quel momento che Marcel e Chloé si erano accorti come apparivano agli occhi degli amici.
"Non siamo una coppia." Aveva detto il ragazzo mettendo subito le mani davanti così da rimettere tutto a posto nel suo abituale ordine.
Ma intanto il danno era stato fatto e il tarlo del dubbio era stato impresso nelle loro teste.
Una volta rientrati in albergo quella volta, Chloé senza perdersi d'animo aveva subito affrontato l'argomento.
"Perché? Perché hai subito detto che non eravamo una coppia? Non mi ritieni alla tua altezza vero? Sei... sei ridicolo e inutile, sei..." braitò. "Sei tu a non essere alla mia altezza!" Gli aveva detto lasciandolo sul pianerottolo dell sua suite una volta che si era chiusa la porta alle spalle.
Marcel aveva sospirato, per pochi passi in avanti in un attimo se ne erano fatti dieci indietro. La lasciò ai suoi capricci ed al suo stato d'animo da eroina dell'Ottocento ed era rientrato a casa, anche se in realtà l'aveva rivista dopo neanche mezz'ora quando per via di un attacco di Pika Pika era tornato per consegnarle il Miraculous.
Lo aveva fissato, era arrabbiata anche con lui nei panni di Haoxin, mentalmente Marcel maledisse l'appuntamento di quel pomeriggio con gli amici. Chloé senza indugiare aveva anche rifiutato il Miraculous, con lui nei panni di eroe non aveva inibizioni, perché tra loro eroi non c'erano segreti.
"Non lo voglio. Tienitelo, combatterò con Bella nei panni di Lovely Swan." Affermò.
"Non puoi..." iniziò Haoxin
Lei scosse la testa furiosa. "Tu non capisci, mi fa male dentro quel Miraculous. Non lo voglio non oggi almeno, per favore." Lo implorò la bionda in lacrime.
Marcel si era avvicinato a lei e pietosamente le aveva asciugato una lacrima. "Potrai aiutare poco col potere di Bella, Chloé ci serve black Lady, però ti prometto che parlerò con Ladybug e le dirò come ti senti e che rinunci a Gracc."
Lei con lo sguardo basso tirò su col naso. "Voglio esservi d'aiuto, non posso rinunciare a questo! Ma non voglio neanche stare male... io non... essere un eroe è la sola cosa buona che mi riesce. Fammi usare Bella!" Lo pregò ancora la bionda.
"Oggi no Chloé!" Rispose lui. "Ti collegherebbero all'eroina di New York e potrebbero arrivare a te dati i tuoi spostamenti e la scomparsa di Lovely Swan. Ma fidati se ti dico che ne parlerò con Ladybug!" La rincuorò lui spiegandole il suo punto di vista.
Al che la giovane alla fine aveva ceduto, ma non si era arresa. Una volta tornati dalla battaglia sull'attico dell'albergo gli aveva ricordato di parlare con Ladybug, perché a quelle condizioni non voleva più combattere. Poteva al limite riavere Pollen se Bella non poteva essere usata, poteva aiutare sempre.
"Parlerò con Ladybug e Chat Noir e vedremo Chloé." Aveva affermato lui dandole un bacio sulla guancia per trasmetterle un po' di pace interiore. "Adesso va a riposare è stata una giornata lunga."
Lei annuì per poi dargli le spalle e lui attese che tornasse giù verso la suite. Aprì la porta e si fermò.
"Secondo te Haoxin ne vale la pena di lottare per me? Intendo come persona..." specificò sospirando. "Tu stesso non mi volevi come tua partner lo so, sono stati i due eroi italiani a convincerti a trattarmi bene... forse." Ammise.
Marcel sussultò, ovviamente non erano stati i suoi genitori a fargli cambiare opinione, era stato lui a decidere per se. A volere che tra lui e Chloé non ci fosse più animosità ma qualcosa di più costruttivo, che li portasse a confrontarsi e ad essere amici.
"Non è come pensi Chloé..." disse lui allora sospirando e facendo dei passi verso di lei.
La bionda si voltò appena per osservarlo ed annuì. "Lasciamo stare!" Disse voltandogli di nuovo le spalle e avviandosi verso la suite.
Ma Haoxin l'aveva trattenuta per la mano prima che sparisse del tutto dalla sua visuale.
"Non è come pensi Chloé!" Disse questa volta più deciso intanto che le teneva la mano. Il tempo era trascorso ed ormai la sua trasformazione stava svanendo ma non poteva lasciarla andare così. "Tu vali Chloé, come persona, come eroe e anche come..." si trattenne per poi ingoiare un groppo. "Anche nei panni di una fidanzata saresti perfetta Chloé." Concluse a quel punto, confidando alla giovane ciò che non aveva avuto il coraggio di confidare neanche a se stesso.
Chloé fece per voltarsi ma Marcel la fermò. "Non voltarti!" Le ordinò disperato, se l'avesse visto lo avrebbe scoperto e non poteva rivelare la sua identità.
"Scusami..." sussurrò lei. "Forse adesso è il caso che tu mi lasci andare, ho fiducia in te Haoxin e spero tu parli con Ladybug quanto prima." Gli aveva detto mentre lui lasciava scivolare la mano dalla presa. La vide scendere le scale che l'avrebbero portata alla sua suite poi implorò Gurru con lo sguardo.
"Devo arrivare alla suite prima di lei." La implorò.
"Razione doppia di pane secco." Scherzò il Kwami della pace.
Marcel aveva annuito e trasformandosi era poi sceso nella suite di Chloé, si de trasformò appena in tempo prima che la bionda entrasse. Diede del pane a Gurru e le andò incontro.
"Marcel?! Cosa ci fai qui? Assurdo Jean Paul non sa proprio fare il suo lavoro, far entrare chiunque nella mia suite." Disse con altezzosità.
Lui sorrise divertito guardandola. "In realtà ho sorvolato la sorveglianza, mi sono infiltrato temendo tu non volessi vedermi." Ammise raccontando una mezza verità.
Lei incrociò le braccia al petto e lo guardava sempre dall'alto al basso. "Effettivamente non hai tutti i torti, puoi andartene non mi servi." Gli disse cacciandolo.
Marcel sempre con quel suo sorriso beffardo che sapeva la irritasse si avvicinò a lei. "Mi hai lasciato di sasso prima e sei scappata senza che potessi risponderti." Le disse.
Lei tirò su il capo facendo una smorfia di sfida, gli occhi azzurri puntati nei suoi con orgoglio attendeva che parlasse.
"Non penso che tu non sia all'altezza. Semplicemente non pensavo o credevo che tu mi vedessi in modo diverso." Le disse allora dondolandosi su un piede. "In fondo sono quello là! Il povero cugino di Adrien, inutile e orfanello, in pratica l'ombra di cui si può fare a meno." Fece spallucce e le sorrise. "Non volevo offenderti perché sono sicuro che tu miri molto più in alto di un tipo come me che non sa neanche cosa farà del suo futuro." Concluse
La ragazza lo ascoltò sbalordita per poi prendere a sbattere il piede a terra. "Se permetti sono io a decidere cosa sia meglio o meno per me!" Lo attaccò. "Ovviamente non sei bellissimo e unico come me anche se e hai una schiera di ragazze che ti ruotano attorno da quando stai sfilando per tuo zio. Infine sei un poveraccio e non hai stile, sfiguri sempre al mio fianco..."
Marcel la fissò annuendo. Ovvio che per lei non era un bel ragazzo o un modello o uno famoso, ma si reputava carino e le ragazze che gli andavano dietro le aveva avute anche prima di iniziare ad apparire sulle riviste di moda.
"Quindi siamo d'accordo che non ho nulla contro noi due insieme e che tu sei più che all'altezza?" Disse il castano annuendo. "Per questo ho ribadito che non stiamo insieme."
Chloé alzò il capo per fissarlo diritto negli occhi offesa. "Forse non hai capito che questo sono io a deciderlo." Affermò lasciando andare le braccia e puntandogli il dito indice contro. "La prossima volta che capiterà lascia parlare me e vedrai che..."
Lui le afferrò il dito e divertito la sfidò con lo sguardo. "Cosa vedrò?" Le chiese beffardo.
Lei abbassò lo sguardo arrossendo. "Domani a scuola dirò a Sabrina che stiamo insieme. Non sei tu a decidere per me Marcel." Concluse tornando ad alzare lo sguardo su di lui.
Marcel sgomento la fissò, poi cercando di non rendere quella situazione imbarazzante sorrise ed annuì.
"Se è questo che vuoi. Sappi però che io sono molto pretenzioso quando si tratta della mia ragazza, comportati bene con gli altri oppure ti farò fare delle figure pessime." Le disse dandole un buffetto sul naso con due dita.
"Smettila subito di fare l'insolente." Lo ammonì Chloé rossa in viso.
Marcel l'aveva allora zittita con un bacio che sigillò l'accordo per lei, qualcosa di più per lui. Aveva una promessa da mantenere e quella promessa si sarebbe avverata quella sera.
"Sei arrivato finalmente! Non puoi far attendere la tua ragazza Marcel." Lo ammonì la bionda appena arrivò al canale di San Martin per il loro appuntamento.
"Scusami Queeny, ho avuto una discussione con Adrien e Marinette prima di venire qui." Le disse dandole un bacio sulle labbra. "Mi farò perdonare, potremo andare a fare shopping se ti va." Disse alla giovane.
Con il broncio la ragazza assentì incrociando le braccia al petto. "Benissimo, vuol dire che andremo al centro Lafayette e ovviamente sarai tu a regalarmi qualcosa." Disse incamminandosi in attesa che il ragazzo la seguisse.
Con uno sbuffo divertito Marcel la raggiunse e la strinse lungo la schiena così che ella sciolse le braccia incrociate e si strinse a lui.
"Ho visto proprio ieri un bel vestito di Luis Vuitton..." iniziò lei intanto che il telefono di Marcel squillava avvertendolo di un'allerta, le regine della dimensione oscura erano tornate all'attacco.
Marcel ascoltava la cronaca del nuovo attacco ed intanto lanciava uno sguardo a Chloé che si era fermata sul posto con lui.
"Vedrai che adesso arrivano Ladybug ed i suoi amichetti e risolvono tutto." Disse la bionda prendendogli la mano e incamminandosi verso il centro di Parigi, sicura che Ladybug non gli avrebbe consegnato il Miraculous di Gracc. Haoxin aveva promesso che le avrebbe risolto quella situazione, quindi se non poteva usare il Miraculous della guerra sarebbe stata libera.
"Andiamo? Il mio vestito nuovo mi aspetta!" Affermò gongolante.
"Sai che le regine della dimensione oscura stanno attaccando lo stilista Jean Paul Gaultier?"
"Che cosa?" Si allertò Chloé. "Jean Paul... hanno... dobbiamo fermarli? Serve Ladybug e Chat Noir quel gran fanfarone e Haoxin e la ragazza leone con lo scorpione..." blaterava, Marcel notò subito che lei non si era nominata convinta che Haoxin avesse mantenuto la parola data.
"Scherzavo, in realtà sembra che le gemelle di siano impossessate di Chris Lahiffe il fratello di Nino." Concluse lui osservando la ragazza.
"Comunque ripeto che ci penseranno i nostri eroi. Andiamo adesso, il centro Lafayette ci sta aspettando." Disse la bionda di buon umore.
"Che ne dici di andare avanti? Ti raggiungo appena mi assicuro che il fratello di Nino stia bene." Disse allora lui
Chloé lo guardò basita avvicinandosi a lui per poi fare una smorfia di disgusto. "È il nostro primo appuntamento da fidanzati." Lo ammonì mentre la furia iniziava ad innalzarsi dal suo sguardo.
"Lo so ma... Nino è amico mio!" Si giustificò il castano.
"È amico di Adrien non tuo, non inventare balle con me!" Iniziò a infervorarsi la bionda per poi guardare alle sue spalle attonita. "Però se proprio vuoi saperlo il bambino è ancora sotto l'influsso delle due regine senza classe." Disse stringendogli il braccio intanto che anche Marcel si girava.
Il ragazzo indietreggiò di qualche passo trascinandosi dietro Chloé, Chris sembrava più grande, un adolescente come loro, indossava una tuta dai colori sgargianti ed aveva una mano che non lasciava andare i suoi occhiali, questi non erano da vista bensì da sole con le lenti rosse.
"Io non sono un bambino e anche il mio esercito non lo è!" Diceva Chris intanto che premeva il bordo superiore della montatura delle lenti, ne uscì un laser che andò a colpire un bambino poco distante che si trasformò in un suo doppione adolescenziale.
"COSA FATE VOI DUE LÌ... VIA SCAPPATE!" Urlò Black Lady saltando ai piedi di Marcel e Chloé lanciando gli shuriken contro lo zombie di BigChris per fermarlo.
Intanto anche Haoxin li raggiungeva. "Che ne dici di arrivare con i rinforzi?" Chiese il ragazzo a Marcel.
Lui annuì afferrò una sorpresa Chloé per la mano e scappò in un vicolo abbandonato poco distante. Chloé si appoggiò al muro voltando lo sguardo verso l'uscita del vicolo, Haoxin aveva mantenuto la promessa anche se era stata una stretta al cuore vedere come subito l'avessero rimpiazzata.
"Chloé... torna in te non abbiamo tempo." La chiamò Marcel facendola tornare alla realtà.
La bionda si voltò con lo sguardo basso e triste per poi annuire. "Andiamo?" Chiese al ragazzo.
"Non così!" Disse lui tendendole la mano su cui era poggiata una scatoletta.
Chloé la vide e la riconobbe subito come la custodia di un Miraculous. Alzò lo sguardo interdetta su Marcel, non comprendeva cosa volesse significare tutto ciò.
"Ho mantenuto la promessa che ti ho fatto Chloé." Ammise allora lui facendo un cenno con la testa. "Ho scambiato i Miraculous, da oggi Ladybug ti ha assegnato un nuovo Kwami." le disse facendole comprendere chi era stato fino a poco tempo fa. "Chloé Bourgeois, questo è il Miraculous dell'odio. Ti aiuterà a sconfiggere il male e sarà sempre con te. Usalo con prudenza e giustizia." Annunciò intanto che Larss usciva dal suo Miraculous.
Chloé allungò una mano a prendere il ciondolo a forma di testa serpente e fissò sia Marcel che Larss, l'odio! Beh lei sapeva di cosa si trattava, sapeva usarlo sia a suo favore che a favore degli altri e nonostante la faccia tosta Larss gli sembrava un Kwami parecchio sicuro di se ma anche che sapeva stare al suo posto.
"Ciao Chloé, io sono Larss. Lieto di essere il tuo Kwami." La salutò il serpente facendo ondeggiare la sua coda dorata.
"Ciao Larss... tu sei il compagno del ragazzo delfino giusto?" Chiese la bionda.
Il serpente annuì per poi rivolgersi a Marcel. "Cosa aspetti? Sbrigati andiamo a sconfiggere quel ragazzino." Disse prepotente allo spagnolo.
Marcel fece una smorfia, davvero quel Kwami gli dava degli ordini?
"Hai ragione Larss non dobbiamo perdere tempo..." disse Chloé galvanizzata, indossò il ciondolo e diede il comando. "LARSS TRASFORMAMI."
Marcel sbuffò forse quella non era stata una buona idea. Chiamò Guitty e facendo spallucce gli sorrise.
"Andiamo Guitty TRASFORMAMI!" Ordinò per poi scendere in campo con i suoi amici.
Come gli altri le trasformazioni si erano modificate un po'.
Lui e Luka erano rimasti con le solite tute e i soliti colori, tranne che per il fatto che i capelli di Haoxin adesso erano completamente azzurri e lunghi sulle spalle, anche Marcel nei panni di Dolphin boy era leggermente diverso, la maschera gli copriva tutto il viso ma non aveva il naso adunco come era accaduto invece a luka e adrien nelle loro trasformazioni.
Chloé nei panni di Shé Gūniáng aveva sempre una tuta dorata con cerchi neri a ricordare la pelle di un serpente, la treccia era lunga e castana e si concludeva con il sonaglio che era il suo strumento.
Al contrario Kagami come le sue precedenti proprietarie era sempre la solita Black Lady, con una lunga coda di cavallo e il gonnellino in piume nere.
I quattro presero a combattere raggiunti di lì a poco dai supereroi parigini, Ladybug e Chat Noir in compagnia di Raiongāru e Red Scorpio.
Raiongāru era come la sua prima versione, quella in cui si era trasformata Marinette. I capelli erano ricci e vaporosi di un rosso cremisi sulle spalle della tutta dorata dell'eroina. Le orecchie feline spuntavano sul capo e le mani della ragazza erano artigliate sullo skateboard, la sorpresa fu Red Scorpio, la rossa capigliatura folta era scomparsa dando il posto ad una capigliatura rasata che terminava con una piccola treccia lunga che partiva dalla nuca.
Insieme gli eroi affrontarono Bigchris con Pika Pika e le regine della dimensione oscura che cercavano di distrarli con le loro sfere.
Ma come prevedibile Nino e Alya si integrarono subito al gruppo ed all'utilizzo dei loro poteri e in breve dopo che i primi quattro avevano distratto gli anti eroi, Ladybug e gli altri tre ragazzi avevano provveduto a sconfiggere BigChris e liberarlo dall'influsso delle gemelle regine.
A battaglia conclusa, con le gemelle e Pika Pika in fuga il gruppo si ritrovò e si scambiò il rituale ben fatto.
E se i primi quattro lasciarono subito il campo di battaglia al contrario Ladybug e Chat Noir chiesero a Raiongāru e Red Scorpio di seguirli.
I due non obiettarono consapevoli che dovevano restituire i Miraculous così andarono via insieme.
Arrivati a Villa Agreste si stupirono della destinazione, tanto che non si accorsero di essere afferrati dai due eroi e portati di sottecchi nella stanza del loro amico.
La coppia si guardò stranita intanto che Ladybug sospirò. "Anche per oggi è andata."
Chat Noir annuì e chiuse gli occhi. "Ri trasformami." Disse il giovane rivelando ad Alya e Nino la sua vera identità.
I due restarono ancora più basiti, il loro caro amico, nonché modello e schermidore super impegnato, Adrien Agreste, era l'eroe della distruzione!
Alya si sentì una stupida, aveva avuto sotto gli occhi uno dei due eroi da quando erano apparsi e non aveva mai pensato che potesse essere il loro amico Chat Noir, certo un paio di volte con Marinette aveva ipotizzato che nei panni dell'eroe Adrien sarebbe stato realistico. Ma mai a dare una vera e propria conferma della cosa, lei e Marinette... Alya ebbe un fremito voltandosi verso l'ammirata eroina intanto che parlava con Adrien.
"Dovresti dire a tuo padre che siamo qui." Diceva intanto che lui come sempre pendeva dalle sue labbra.
Alya scosse la testa verso il suo ragazzo che si era ammutolito a seguire la scena.
"Marinette!" Sussurrò la mora a quel punto. Non c'era più tempo di indugiare, doveva capire se i suoi sospetti fossero o meno fondati.
Nino la afferrò per il braccio scambiandosi un'occhiata eloquente.
La coccinella si voltò verso di loro ed anche Adrien si fermò aspettando di uscire.
Ladybug sorrise ai due poi tirò su il fiato. "Scusatemi se fino ad oggi non vi ho detto nulla. Tu Alya più di tutti mi sei cara e fidata ed ora è arrivato il momento giusto..." disse per poi sussurrare un ritrasformami che confermasse i dubbi della mora.
E Marinette riapparve di fronte alla coppia con un vestito bianco e rosa che le scendeva elegante lungo il corpo e i capelli sciolti, proprio come quando erano a scuola. Non come l'eroina dai codini scuri cui tutta Parigi era abituata.
"Perdonami Alya... perdonami tutti i segreti e le volte che ti sono sfuggita. Non volevo escluderti da tutto questo!" Disse la corvina in lacrime intanto che la mora lasciava il ragazzo e si avvicinava alla migliore amica.
Scosse la testa anche lei con gli occhi lucidi, stupida. Era stata una stupida! Come aveva fatto a non accorgersene prima? Marinette, la sua Marinette era Ladybug e come Adrien era sempre stato palese sotto i loro occhi. Abbracciò la sua amica e con lei proruppe in un pianto liberatorio. Ecco perché tutti i sotterfugi e le fughe continue e gli impegni mai mantenuti per non parlare dei ritardi e delle assenze improvvise. Non disse nulla, al contrario fu Nino a dare voce ai suoi pensieri.
"Che stupido che sono stato!" Stava dicendo ad Adrien. "Sei sempre stato accanto a me e non mi sono accorto di nulla! Sono uno stupido..." Ammise non muovendosi dal suo posto.
Il modello lo raggiunse scuotendo la testa. "Non sei stupido anzi al contrario sai che è compito di un eroe tenere nascosta la nostra identità." Disse all'amico.
Nino abbassò lo sguardo imbarazzato e poi sorrise all'amico. "Cosa è cambiato?" Chiese ponendo un'altra domanda che Alya avrebbe voluto fare.
"Quando si è posto il problema di dover ricorrere a due nuovi eroi Luka e Kagami ci hanno detto che la nostra prima scelta era quella giusta." Rispose allora Adrien.
"Luka e Kagami?" Chiese Alya trovando finalmente la parola.
"La prima scelta?" Chiese invece Nino.
I due ragazzi annuirono e indicarono la porta. "Ritrasformatevi così potremo parlare tranquillamente senza destare sospetti." Disse loro Marinette anche se ormai sapeva che il loro tempo era agli sgoccioli.
"Cosa intendono Luka e Kagami con prima scelta?" Chiese Alya una volta di nuovo in se, era seduta accanto a Nino sul divano e di fronte a Marinette e Adrien che si tenevano per mano.
"Kagami sa che all'inizio quando consegnavo i Miraculous, tu Alya sei sempre stata la mia scelta. Sia con Trixx che con Pollen..." iniziò e la mora annuì ricordando che Ladybug aveva sempre avuto molta fiducia in lei sin dall'inizio. Lei era stata la...
"Io sono stata la vostra prima partner!" Sussurrò con un sorriso orgoglioso.
"La prima scelta!" Affermò Adrien con un sorriso gentile. "E a seguire è invece arrivato Carapace!"
La coppia annuì, intanto che Alya si toglieva l'anello del leone.
"Tienilo!" Disse di getto Marinette fermandola anche con un gesto della mano. "Ovviamente sempre se ti fa piacere proteggere Parigi con noi." Disse titubante.
Alya la guardò esistente, poi sorrise. Quella era Marinette, la sua Marinette colei che sapeva sempre cosa fare, che metteva sempre le cose al posto giusto nel momento giusto. Ma allo stesso tempo con le sue insicurezze e i dubbi che la attanagliavano. Era lì e alla fine Alya comprese, Marinette non l'aveva abbandonata e non l'aveva messa da parte. Lei semplicemente come era capitato a tutti loro era cresciuta e nascondeva bene i suoi difetti adesso anche da persona comune. Lei non si era allontanata solo c'erano cose che non si potevano rivelare, ne andava del loro stesso bene se le identità venivano scoperte.
"Eppure c'è un problema, adesso noi conosciamo le vostre identità." Disse Alya.
Marinette annuì e sorrise loro. "Abbiamo trovato un modo per non tradirci, l'abbiamo bevuto anche noi due proprio per proteggerci e proteggere gli altri."
"Luka e Kagami,loro sono..." disse allora Alya giungendo alla conclusione che i quattro si frequentavano molto per quel motivo. Lo aveva detto prima Adrien: Luka e Kagami ci hanno detto! Anche se Alya non riusciva a capire chi loro due erano tra i super eroi che vedevano a Parigi, forse Kagami. Sì lei poteva essere forse Ryuko, il nome era tipicamente giapponese, mentre Luka, ma certo l'unico eroe che avesse uno strumento musicale, Viperion.
"Erano Raiongāru e Red Scorpio!" Disse Marinette. "Ma sono stati anche Dolphin boy e Shé Gūniáng."
"Adesso invece in via definitiva sono Haoxin e Black Lady." Concluse Adrien. "Noi stessi abbaino usato questi panni durante le battaglie, solo non potendoci sdoppiare abbiamo lasciato al caso le nostre scelte e consegnato i Miraculous poco la volta a chi incontravamo sul nostro cammino." Raccontò Adrien.
Così intanto che sua madre portava loro dei dolci e da bere Adrien e Marinette iniziarono a raccontare ai due le peripezie capitate dopo il loro viaggio in Asia.
Omettendo di dire che erano guardiani di più di una miracle box, raccontarono dei Kwami che avevano trovato. Di quelli complementari e della scoperta dei vari furti. Di come durante quell'anno si erano portati al limite per poter contrastare i cattivi ovunque si trovassero, a Londra, New York o Genova, o ancora a Shangai se non oltre. Di come si erano accorti che da soli non potessero fare nulla e di come avevano lavorato sulla pozione dell'occultamento del nome.
"La prima cosa che ho fatto quando ho avuto la pozione è stata cercare un portatore per Rizza! Non potevo essere lo scorpione e Chat Noir al tempo stesso, ero indeciso. Ma fu il fato a decidere per me, durante una passeggiata con Luka infatti tu Alya venisti ritrasformata in lady Wi-Fi ed io ricorsi a Luka per poter intervenire. Da quel giorno lui divenne il nuovo Red Scorpio!" Raccontò Adrien.
"La stessa cosa capito a me anche se rispetto ad Adrien ero più titubante a consegnare un Miraculous. Ero però arrivata allo stremo, combattevo come Ladybug e dopo aver salutato tutti scioglievo la trasformazione per tornare sul campo come Mû Shī, che era appunto l'eroe del coraggio." Disse Marinette indicando Nissa che mangiava il cornicione con lentezza. "Però sempre durante lo scontro con lady Wi-Fi mi accorsi di dover usare contemporaneamente i due Miraculous, così iniziai a pensare a qualcuno. La risposta venne durante l'ennesimo attacco akuma, mi trovavo a scuola con Kagami e venne da se che scegliessi lei, solo a differenza di Adrien non le dissi di essere Marinette."
"Una volta a Londra..." riprese Adrien. "Scoprimmo dell'esistenza di altri anti eroi. Così sapendo che con Haoxin potevamo sconfiggerli decidemmo di dividerci come eroi e combattere sia a Londra che a Parigi. Ci stancavano, però avevamo deciso di seguire più pochi corsi a Londra così da mantenerci abbastanza liberi per qualsiasi emergenza."
"Ci riuscimmo fino a quando Pika Pika non decise di trasferirsi a Parigi!" Riprese Marinette. "Così viaggiammo verso Parigi e sapendo di non poterci sdoppiare lasciammo il Miraculous della pace a Marcel. Atterrammo sul tetto del Gran Paris e ci trovammo Chloé lungo i corridoi, visto che il tempo era poco le consegnammo in via temporanea il Miraculous della guerra. Da allora iniziamo ad allentare la presa visto che ogni volta che c'era un attacco Marcel prendeva il Miraculous e lo portava a Chloé..."
"Ma anche se avevamo sconfitto e smascherato Papillon i nostri problemi non erano finiti. Come vi abbiamo detto ci sono anti eroi ovunque! Pika Pika, Lady Octavia, l'ombra, Queen Hornet e tanti altri.
Inoltre c'è la ricerca dei Miraculous cui gli anti eroi danno la caccia. Questo ci ha portato a faticare tanto e ci ha messo con le spalle al muro, abbiamo dovuto organizzarci. Sia Luka che Kagami sono andati in Giappone per cercare dei Miraculous, in Italia sappiamo che ce ne sono e siamo stati in Egitto noi due durante le vacanze di fine aprile.
Siamo in una continua ricerca ed eravamo concentrati su quella fino a quando a dare man forte a Pika Pika non sono giunte le regine della dimensione oscura." Raccontava Marinette
"Loro sono forti! Mi ricordano il periodo in cui c'era Papillon." Ammise Adrien. "Con la differenza che le due sono impavide, si lasciano spingere a fare del male da Pika Pika e lui è uno che non si fa scrupoli."
"Papillon ha agito e cercato i nostri Miraculous sempre e solo per amore , per riparare ad un errore. Ma Pika Pika no, lui tende a far soffrire le sue prede, lui ruba la felicità alle persone e così facendo fa loro del male. Papillon non ha mai fatto del male a nessuno!" Concluse Marinette
"Il fatto che le regine della dimensione oscura siano alleate di Pika Pika non è un bene." Ammise Adrien.
"Ci sono solo due super eroi che possono aiutarci a sconfiggere le regine." Disse però Marinette con un sorriso indicando i due Kwami che giocavano con Tikki e Plagg.
"Siamo noi due!" Affermò allora Alya.
Marinette annuì. "Mi è costato tanto tenermi tutto per me, soprattutto sapendo quanto tu ci tenessi a scoprire l'identità di Ladybug."
"Ma c'è qualcosa che vale molto di più di questo Marinette, è compiere il nostro dovere di eroi." Concluse la mora.
La coppia di guardiani annuì all'amica e nel farlo ripresero a parlare rivelando loro di tutte le volte che Lila Rossi con le sue bugie avesse teso delle trappole a Marinette oppure di come avesse fatto di tutto per distruggere Ladybug e Chat Noir.
"Non ha il sospetto che siamo noi. Però la sua cotta verso Adrien ed il fatto che come Ladybug l'ho diffamata in sua presenza ha fatto si che mi prendesse di mira." Rivelò Marinette
"È comunque scaltra quindi con Lila bisogna essere molto prudenti. Purtroppo essendo la ragazza di mio cugino Felix spesso quando lui viene a trovarci ce la troviamo a casa." Spiegò Adrien. "Così quando sono loro qui ed è giornata di riunione ci comportiamo come ragazzi normali che giocano e chiacchierano del più e del meno."
"Ma non vi escludiamo, infatti quando siamo usciti tutti insieme c'eravate anche voi o addirittura solo noi senza di loro. Non abbiamo mai voluto escludervi dalle nostre vite." Disse sinceramente Adrien ai due.
"C'era tanto dietro, sono stata una stupida a farmi plagiare da Lila. Adesso che ci avete detto tutto devo ammettere che mi sento meglio." Disse a quel punto Alya con aria serena.
Marinette annuì. "Prima ci incontravamo al venerdì sera per le riunioni. Ma da quando ci hai detto di Lila abbiamo deciso di ruotare con i giorni così da non essere disturbati da loro due."
"Perfetto allora!" Intervenne Nino alzandosi e prendendo in mano Rizza. "Adesso però dovreste farci bere l'intruglio per tenere nascosto il segreto no?"
Marinette e Adrien si guardarono e sorrisero. Sì dovevano dare loro la pozione anche se al posto degli amici l'avevano già dimenticato. E ancora sì, finalmente la loro squadra ufficiale era al completo. Nino ed Alya erano l'ultimo tassello per la squadra perfetta!
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The Guardians of the Miraculous
Fanfictionspoiler 3ª STAGIONE Seguito di Miracle Mistery; Adrien e Marinette entrambi guardiani di nuove miracle box, hanno finalmente avuto un confronto con Papillon derubato del suo miraculous. I due lo aiuteranno quindi a riportare in vita Emilie Agreste...