Capitolo 38

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Mi sveglio.

Sono con la mia tuta addosso e noto Will seduto sulla poltrona vicino al letto:

"Hey Baby!Come ti senti?" 


Mi guardo intorno, sono troppo confusa e a malapena capisco ciò che mi sta chiedendo.

Sono come uno straccio, una pezza bagnata sul pavimento.

Mi gira ancora la testa e non ho la forza di dire nulla:

 "Ehm, beh... mi sento una... una merda ecco"

"Ci credo... Hai vomitato tutta la notte" 

Si alza e prende la mia mano accarezzandola delicatamente.

"Chi mi ha messo la tuta?"


"Justin... È andato poco fa a parlare con Candice"

"Mi ha messo qualcosa nel bicchiere... credo"


"Già... Ma l'importante è che tu stia bene, ok? Non ci pensare ora..."


"Meglio che non mi si presenti davanti in questo momento, potrei scaraventarla al muro" 


Will ride alla mia affermazione, effettivamente non sto neanche ancora in piedi: che voglio fare?

 "Cat e Seal? Dove... dove sono?"

"Ho detto di ritornare a casa, tanto era inutile stare in tanti qua, doveva solo passarti l'effetto della droga e basta..."


"Sembri un vero esperto, ne hai mai provate Will?"


"Io... Beh ad essere sincero, sì... So quali sono gli effetti, non sei andata in overdose per fortuna e chiamare l'ambulanza non era una buona idea, saresti finita su tutti i giornali e magari avrebbero scritto che eri a un droga party... Sai come sono i giornalisti che sparano solo cazzate..."


"Grazie Will! È imbarazzante il fatto che mi abbiate vista in quello stato, non è da me..."


"Ah ma Bae, figurati! E poi, ad essere sincero, beh ho visto di peggio" ridacchia sdrammatizzando.


Improvvisamente la porta si apre ed entra Justin, Will si scosta subito:

"Vi lascio da soli, vado a prendere qualcosa di caldo, ok?"

"Va bene"


Will esce dalla camera e Justin si siede vicino a me: la camicia tutta stropicciata e aperta mi facapire che sta notte non sia stata una passeggiata. 

Mi accarezza il viso, il suo sguardo duro e leggermente teso fa trasparire la sua preoccupazione.

"Hai parlato con Candice?"


"Sì... Non capisco perché sia arrivata a tanto. Non mi permetterei mai io, ma neanche contro il mio peggior nemico..."


"Forse la gelosia... Non lo so, l'importante è che non sia finita con il peggio..."


"Sei troppo buona Meg... Ieri ci hai fatto prendere un bello spavento! Mannaggia a te oh"


"Non me ne parlare... È la sensazione più brutta che potessi provare, mi sono sentita morire per un momento"

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