cinque

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// cinque \\

{passereste dalla nostra nuova storia? si chiama hush, penso possa piacervi.}

«Che cosa ti piace fare, Harry?»

«Io non faccio molto.» Il ragazzo alzò le spalle.

«Stai mentendo.» Kenzie lo colpì, scherzando. «Ho visto un mucchio di libri in camera tua.»

«Credo-» Si grattò la nuca. «Che mi piaccia molto leggere i libri. Ma mi prende un po' perchè devo contare ogni riga in ogni paragrafo, prima.»

«Hai mai trovato qualcuno che legga per te?» Chiese.

«No, perchè?»

«Sarà più facile per te leggere più libri, non credi?»

«Cosa suggerisci, Kenzie?»

«Posso leggere per te qualche volta, se vuoi.»

«Sarebbe bello.» E la ringraziò. «Che cosa ti va di fare?»

«Non lo so.» Scrollò le spalle, mentre era sul divano. «Leggiamo?»

«Altro che leggere, dimmi qualcosa di interessante.» Harry chiese. I due avevano parlato tutto il tempo passato assieme. In un primo momento, Harry si sentì in colpa per averla distratta dal suo studio, ma cominciò a non pensarci più appena la conversazione iniziò. In più lei gli disse che le faceva bene essere distratta a volte.

«Mi piace scrivere poesie.»

«Davvero? Su cosa?»

«Roba che mi trasmette qualcosa, credo.»

«Posso leggerne una?»

«Non sono così belle, in realtà.» Avvampò.

«Non so perchè ti sottovaluti, Kenzie. Sei molto intrigante, molto intrigante.» Harry glielo disse con il cuore, gli occhi fissi su di lei.

«Posso dire la stessa cosa di te, Harry.» La ragazza rispose e sentì il corpo di lui sempre più vicino.

«No, sono abbastanza problematico. Ripeto quasi tutto quello che faccio.»

«Non c'è niente di sbagliato in questo, tutti noi abbiamo dei difetti.»

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