dodici

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// dodici \\

Harry vide Kenzie differente. La stava cambiando, e lui lo sapeva. Le cose erano diverse quando stavano insieme. Era facilmente irritabile, era come se tutto la stesse infastidendo. Quella sera, ad esempio, Harry non capiva quale fosse il piede giusto per quel calzino e Kenzie scattò verso di lui dicendogli che sarebbero stati in ritardo per il film se lui avesse continuato a perdere tempo. E quando stavano camminando dopo aver visto il film, Harry si fermò davanti ad una crepa sul marciapiede, ma lei continuò ad andare avanti. Kenzie l'aveva sempre aspettato; ma no, quella volta aveva continuato ad andare avanti.

Ora i due sedevano nella camera da letto. Sedevano in completo silenzio.

"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Harry chiese, curioso di sapere il perché di quel comportamento; pregando che non fosse per quella ragione.

Tutto quelle che fece, fu sospirare. "No."

"Capisco se vuoi rompere con me. Basta che tu lo faccia gentil-"

"Io non voglio rompere con te." Alzò gli occhi. "Sono solo confusa."

"Riguardo a cosa? Sai che puoi parlare con me. Parla con me."

"Sono confusa a causa tua. Voglio dire, mi prendi così tanto tempo ed ho anche la scuola di cui preoccuparmi; ma in questo momento sei tu la mia priorità." Mise la testa tra le mani. "E' molto stressante."

"Non devi preoccuparti di me, piccola. Io sto bene." La tirò in un abbraccio. "Sto bene. Sto bene. Sto bene."

"Sei serio, davvero? Perchè ripeti sempre le cose quando sei nervoso o spaventato o quando sei terribilmente ansioso."

Lei voleva solo che Harry stesse bene, ed Harry voleva solamente renderla felice.

"Ti amo, Harry. E ho il diritto di essere preoccupata." Ammise. Questo lasciò Harry sbalordito. Lo amava.

"Tu mi ami?"

"Probabilmente più di quanto dovrei." Ridacchiò.

"Nessuno mi ha amato mai prima." Disse. Era appena udibile, ma Kenzie l'aveva lo stesso sentito.

"Bene, ora hai qualcuno che ti ama e a cui non gli importa tutto ciò che c'è in mezzo."

"Ma ho così tanti-"

"Io ti amo, Harry Styles; e per me tutti i tuoi problemi sono inesistenti."

"Ti amo così tanto, Kenzie Richards. Così tanto." Le baciò la fronte, fino ad arrivare alle sue labbra, poi le clavicole; ripetendo la parola ti amo ogni volta. Egli la spinse delicatamente sul letto, le sue labbra che non lasciavano mai quelle di lei.

I loro baci diventarono passionali, le mani di lei tra i suoi capelli aggrovigliati e quelle di lui sui suoi fianchi. Premette contro il suo piccolo corpo, succhiandole il collo. Un gemito sfuggì dalla sua bocca, causando i brividi lungo il corpo di Harry.

Infine la camicia di Harry venne tolta. "Sei sicuro di volerlo fare?"

Il ragazzo annuì. "Sono sicuro." La mano che tracciava il tatuaggio sul petto di lui.

"Sei sicuro di volerlo fare?"

"Sei sicuro di volerlo fare, Harry?"

"S-sì."

Fecero l'amore. Ed Harry non riusciva più a pensare a niente, come se tutto fosse dimenticato e lui non era più in grado di deglutire. O respirare. O toccare la testiera del letto. Perchè l'unione dei loro corpi non lo rendevano capace di pensare a qualcosa di coerente.

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Okay è stato davvero difficile scrivere questo capitolo. Ma ci sono riuscita, e spero anche al meglio. Vi avverto che domani pubblicherò gli ultimi due; per quanto rigurarda l'epilogo e la poesia li metterò martedì - dato che mi sembra troppo pubblicare quattro capitoli in un giorno. Però se li volete tutti domani, basta che me lo dite :)

ocd Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora