Viktor's p.o.v.
Vidi il più piccolo uscire dalla piscina molto in fretta, troppo per aver solo sbagliato l'ultimo elemento.
Lo seguii nello spogliatoio, che però era stato chiuso in precedenza dal minore. Allora mi misi ad origliare fuori alla porta.
Immaginavo stesse combattendo per non far uscire le lacrime dagli occhi scoppiando in un pianto disperato quando udii il rumore di...uno schiaffo?
Sbattei le palpebre non realizzando immediatamente cosa fosse successo, dopodiché scossi la testa, confuso.
Dopo qualche attimo che sembrava non passare mai presi coraggio e bussai.
-Yuuri..posso?~- domandai con la voce ovattata e di solito pimpante ridotta ad un sussurro.
Sentii il mio allievo mugulare qualcosa simile ad un 'vieni pure' ed aprii la porta, che mi mostrò uno Yuuri in pessime condizioni.
Aveva gli occhi lucidi, si vedeva che non volesse scoppiare in lacrime, e una guancia rossa, dove probabilmente era arrivato lo schiaffo sentito da me poco prima.
Stringeva la carne delle cosce in due pugni, lasciando il segno con le unghie, e tirava su col naso.
-Yuuri!- quasi urlai, preoccupato, precipitandomi verso di lui e sedendomi al suo fianco sulla panca. Iniziai ad accarezzargli la schiena dolcemente, come se si potesse da un momento all'altro spezzare sotto il mio tocco.
-Yuuri perché stai così? V-vuoi raccontarmi..?- domandai con premura, al che lui iniziò a raccontare...
RACCONTO
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🦿Nobody's p.o.v.
Yuuri e Phichit avevano appena concluso il loro stupendo doppio sulle note di 'History Maker' quando, il minore, era uscito dall'acqua in lacrime, imprecando, sorretto dal doppiata che chiamava aiuto.
Era stato prontamente portato in ospedale, e si era scoperto che si fosse gravemente danneggiato la gamba.
Probabilmente era messa male da tempo, ma lui aveva continuato a sforzarla senza darci peso, tuttavia non si seppe mai come la gamba del thailandese abbia subito un tale infortunio durante un'esibizione acquatica come quella.
Fu così che quel pomeriggio, dopo che i risultati erano stati calcolati, Yuuri si ritrovò da solo sul podio, con in mano due medaglie d'oro, a sfoggiare finti sorrisi davanti ai fotografi.
La stessa sera Celestino, il suo allenatore al tempo, lo portò in ospedale dall'amico.
Lui prontamente si fiondò ad abbracciarlo, non negando a qualche goccia salata di fuoriuscire.
Phichit lo rassicurò il più possibile, finché non arrivò il dottore che lo aveva soccorso."Non potrà mai più fare sport"
Una sola, semplicissima frase, che bastò però ad uccidere due persone.
Loro erano conosciuti come 'il duo dall'oro al collo' per tutte le medaglie vinte insieme, eppure niente di tutto questo sarebbe mai più successo.
Il maggiore uscì dalla stanza con la scusa di dover andare in bagno, anche se l'amico sapeva che non aveva preso bene la notizia, per niente.
Provò a scusarsi ogni volta che ne aveva l'occasione, ma prontamente Yuuri rispondeva sempre con un semplice e banalissimo "non è stata colpa tua", per poi andarsene.
Dopo quell'episodio Phichit venne trasferito in un ospedale in Thailandia, dove poi conobbe Seung, per farlo stare più vicino alla sua famiglia, mentre Yuuri aveva trovato casa a San Pietroburgo, tagliando i ponti con chiunque.
Certo, i contatti con Phichit li aveva mantenuti e quest'ultimo non mancava mai di avvisare la sua famiglia, Minako e Yuko di tutto quello che il maggiore faceva.
A San Pietroburgo aveva poi conosciuto Viktor, un famoso coach di nuoto sincronizzato, che un tempo era stato campione mondiale.
Avevano dunque iniziato ad allenarsi e ad andare alle competizioni insieme, come allenatore e allievo s'intende, ma Yuuri non aveva mai smesso di soffrire per il passato:
avrebbe voluto tanto poter, ancora solo una volta, nuotare con l'amico.
💦
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FINE RACCONTOYuuri's p.o.v.
Raccontai a Viktor il disastro di anni prima, non negando l'uscita alle lacrime, che ormai avevano inondato le mie guance, costringendomi a togliere gli occhiali.
-Y-Yuuri io n-non immaginavo..cioè non m-me l'avevi mai neanche accennato...- disse il mio allenatore, con la voce ridotta ad un sussurro per poi stringermi tra le sue calde e potenti braccia.
Ricambiai prontamente l'abbraccio, mettendo la testa nell'incavo del collo del maggiore. Strofinai leggermente il mio naso contro la sua pelle scoperta, facendo scendere ancora qualche lacrima.
-V-vorrei solo poter nuotare con lui u-un'ultima volta..- sussurrai sul suo collo, probabilmente solleticandolo, rendendomi conto solo dopo di quello che avevo detto, scusandomi tra i singhiozzi.
-Non devi scusarti Yuuri, non hai fatto nulla...- disse allora, stringendo di più la presa sulle mie spalle ma essendo comunque delicato, come se potessi frantumarmi in mille pezzi da un momento all'altro.
Viktor's p.o.v.
-Non devi scusarti Yuuri, non hai fatto nulla...- dissi cercando di essere il più rassicurante possibile al ragazzo ora tra le mie braccia, stringendolo delicatamente.
-Mi dispiace per quello che hai passato, davvero...- affermai sicuro ma gentile, provando come pena mista a un senso di colpa: come avevo fatto a non accorgermi prima che stava così male?
Yuuri accennò un sorrisino malinconico alle mie parole, in effetti erano un po' inutili. Vedevo che però non smetteva di far scendere, copiose, le lacrime dai suoi occhi.
A quel punto avevo perso tutte le speranze che avevo per rassicurarlo e iniziai ad impanicarmi leggermente.
Scavai il più affondo possibile nella mia memoria fino a quando, da bambino, Yakov mi consolava con delle caramelle, ma sapevo che con Yuuri non sarebbero servite a nulla delle caramelle, non aveva nove anni.
Pensai il più possibile a un modo per rassicurarlo, fino a quando non mi venne un'idea. Era stupida e probabilmente non avrebbe funzionato, ma era pur sempre un'idea.
Non avrei mai pensato che Yuuri ci sarebbe effettivamente stato, ma tentai comunque a mettere in atto quello che avevo "architettato".
Presi il più giovane per le spalle e lo costrinsi a guardarmi negli occhi, i suoi erano ancora lucidi e grondanti di gocce salate.
Misi delicatamente i pollici sulle sue guance e lo accarezzai piano, lasciandolo con un'espressione confusa in volto.
Raccimulai una bella dose di coraggio, seguita da un respiro profondo, e lo feci:
lo presi dalle guance e lo baciai.
SPAZIO FANGIRL SCLERATA E DISAGIATA, agosto
BAM. Scusate se il capitolo è un po' più corto del solito, ma volevo lasciarvi con la sUsPeNsE *schiva i forconi e le lance*
By the waaaaay alla fine ho scritto anche questo capitolo il 13/08, non sono andata al fiume ne' a cazzeggiare because i miei amici mi hanno abbandonata al paese da shola, quanto mi vogliono bene ;(
Comunque, non aspettatevi che sia finita così facilmente! *schiva le frecce*
Beh nulla da dire in realtà, ora forse scrivo un altro po' o esco visto che quei bast- EHM VOLEVO DIRE i miei amici sono tornati dal fiume :3
As always if you want to support me leave a comment or a star⭐️💕
muah,
~bibiAGGIORNAMENTI DA SETTEMBRE🕺
Che devo dire? Pubblico ora perché mi annoio ;(
Comunque prima ho fatto due ore di palestra, poi sono stata a una festa e boh sto morendo :')
Domani torno coi capelli monotoni di sempre uff :'(
Nulla da dire, Evelyn non è etero e ne sono sicura (lo spammo ovunque :'3)
Ora faccio puf come c4zz0_gu4rd1 in chiamata, a venerdì con il quarto capitolo!
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gold medal~ ᵛ ⁱ ᵏ ᵗ ᵘ ᵘ ʳ ⁱ {completa}
FanfictionDal testo: "-Primo classificato, per un totale di 97.426...Yuuri Katsuki, dalla Russia!- lo osservai salire sorridente, era davvero bellissimo. Dopo qualche scatto con la bandiera e con la medaglia, da solo e con gli altri, lo vidi correre verso di...