Capitolo 8~

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Yuuri's p.o.v.

Finito di guardare il video mi girai a pancia in su e misi un braccio sugli occhi, prendendo finalmente una decisione.

L'indomani avrei preso il primo volo per la Russia.

Mi addormentai con questo pensiero in testa, facendo finalmente sogni sereni.

Mi svegliai quella mattina sentendomi particolarmente leggero. Preparai la valigia, sistemai tutte le mie cose e scrissi un messaggio al mio migliore amico.

'Torno per gareggiare, ti voglio bene' digitai, mettendo il telefono in tasca subito dopo e fermando un taxi per poi avviarmi all'aeroporto.

Presi un biglietto per il primo aereo disponibile e feci il check-in, imbarcandomi successivamente e spegnendo tutto: fortunatamente mi porto sempre dietro il costume da gara.

Viktor's p.o.v.

La mattina del giorno prima dei mondiali mi avviai, in macchina, nella struttura dove si sarebbero tenuti questi ultimi.

Arrivato mi diressi nella camera d'albergo che avevamo prenotato io e Yuuri, smontando le valigie e buttandomi sul letto.

'Però, morbido' pensai appena venni a contatto col materasso, addormentandomi poco dopo per un pisolino.

Venni svegliato da delle urla fuori dalla mia camera, che mi spinsero a uscire per vedere chi fosse a fare tutto quel casino.

Mi stupii alla vista di Yuri Plisetsky, altro nuotatore russo, e Otabek Altin, kazako, che litigavano.

Richiusi la porta prima che mi potessero notare, spiando da un piccolo spirava che avevo lasciato.

Dopo tanto tempo di discussione vidi che si erano calmati e, prima che potessi rendermene conto, le labbra del corvino erano su quelle del ragazzo dagli occhi azzurri.

'Awww, che carini!' pensai d'istinto, e sì, lo erano davvero tanto.

Mi chiusi nuovamente in stanza, mettendomi a pensare a lui e a fantasticare.

Secondo la mia testa lui sarebbe arrivato e avrebbe gareggiato, sarebbe riuscito a fare quel thrust, avrebbe vinto l'oro e lui l'avrebbe baciato sulla televisione mondiale...

ma tutto ciò non sarebbe mai successo, vero?

Senza che potessi impedirlo mi scese una lacrima.

Sì, io amavo quel porcellino.
Dio, se lo amavo.
Solo...

...non me n'ero accorto in tempo.

Mi misi a scorrere distrattamente le pagine di qualche social a caso per scacciare la noia, soffermandomi in particolare sui nuovi post del mio amico Christophe.

Lessi il numero della sua camera in una foto e mi precipitai subito da lui.

-CHRIS APRI SUBITO LA PORTA.- urlai, venendo sgridato da una cameriera, ma non ci feci tanto caso.

-Arrivo Viktor!- sentii rispondere dall'altro lato della porta, mentre aspettavo che mi aprisse.

-Ehy! Come va amico?- domandò non appena ebbe aperto, ricevendo in risposta una bella pacca sulla spalla da parte mia mentre lo invitavo a prendere un caffè.

gold medal~ ᵛ ⁱ ᵏ ᵗ ᵘ ᵘ ʳ ⁱ  {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora