Duncan's pov
All'improvviso ci staccammo interrotti da suono del suo cellulare, era Arancino.
<Scott! Dove sei finito!?>
Si allontanò e rimasi lì come un cretino. Presi il mio telefono e mi misi sul divano.
Dopo un po' si riavvicinò e si sedette.
<Duncan... Cosa abbiamo fatto?> domandò guardandomi.
<Ciò che volevamo fare da tanto> le dissi accarezzandole i capelli.
Mi sorrise.<Scott stasera va dalla madre> disse sedendosi su di me.
<Interessante... Quale sarebbe il tuo piano?> domandai malizioso.
<Zero piani, facciamo in modo che accada, come quel bacio> disse accarezzandomi i capelli.
Quanto avevo desiderato quel momento.Mi arrivò un messaggio da Arancino che mi chiedeva di andare da lui nel nostro posto alle 16.00. Accettai e posai il telefono.
<Chi era?>
<La mia ragazza> dissi ridendo.
<Non ne hai una...> disse sospettosa.
<Mi basta l'Avvocato> le dissi mettendola giù e alzandomi.Si avviò verso la cucina e cominciò a cucinare qualcosa.
<Che mangiamo?> domandai andando verso di lei.
<Pasta e uovo> disse rompendo le uova nel piatto.
Aspettai pazientemente che fosse pronto e continuai ad osservarla muoversi.
<Oggi pasta, stasera qualcosa di più gustoso> dissi prendendo il mio piatto.Si sedette e cominciammo a mangiare.
<Hai da fare oggi?> domandò rompendo il silenzio.
<Una visita ad un amico> dissi mangiando la pasta.
<Io nulla> rispose addentando la sua.
<Niente male, potrei assumerti come cuoca> dissi ridendo.
Controllai il telefono continuando a vedere l'ora. Erano ancora le quattordici e dodici.Mi alzai da tavola e andai in camera a prepararmi. Dovevo muovermi, il nostro posto non era esattamente dietro l'angolo.
Scesi di corsa e uscii prendendo la moto. Mi misi sopra e partii diretto vero Arancino. Fu un lungo viaggio in cui mi chiedevo quanto sbagliato fosse quello che facevo e rispondevo che tanto non era colpa mia, loro avevano deciso di tradirsi a vicenda.
Arrivai al posto, scesi dalla moto e bussai al capanno. Arancino mi tirò per un braccio e mi ritrovai nel capanno buio.
<Ora ci divertiamo> disse togliendomi i pantaloni.
<Comincio io> dissi scaraventandolo sul letto.
<Ti piacerebbe> disse ributtandosi su di me.
Ogni volta era la stessa storia. Entrambi dovevamo comandare e finivamo col litigare.
<Ti ho detto che comincio io!> dissi arrabbiandomi nuovamente buttandolo giù.
<Bene. Fregati. Al club conoscerò tanta gente. Tu invece che farai? Single a vita?> disse alzandosi i pantaloni.
Povero illuso. Mica poteva sapere che avrei fatto quella sera con la sua ragazza.
<Bene. Goditi la tua vita senza me> dissi alzandomi.Mi fermò per un polso e mi tirò a sé.
Ficcò la sua lingua bella mia bocca e cominciammo a limonare dimenticandoci del litigio di qualche secondo fa. Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi. Mi vibrò la tasca.
<È il telefono o...> domandò malizioso.
<Il telefono, idiota> dissi guardando la notifica, era Courtney che chiedeva di essere da lei per le diciannove.
Controllai l'ora, erano le sedici e quarantotto e per arrivare a casa ci avrei messo un'ora e mezza.
<Dovrei andare...> dissi guardando in basso.
Mi scaraventò contro il muro e mi tenne fermo le gambe con la gamba.
<Forse posso aspettare ancora> dissi ansimando.angolo autrice
allor
sono convinta sia lunedì
quindi boh pubblico sto capitolo
sono stata convinta fosse lunedì fino a poco fa
ci sono rimasta male perché non avevo già programmato di postare sto chaptergli occhi di gwen sono verdi, non neri
prego
cioè
wow
io l'ho scoperto oggi, probabilmente l'avevate già notato però io arrivo sempre a scoppio ritardatoangolo autrice eliminato per ansia
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Non c'è 2 senza 3
Fanfictionnulla. non troverete alcuna informazione qui perché leggere una trama se vi spoilerate metà libro? sì, è tutta una scusa perché in realtà mi rompo di fare una trama :)