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Duncan's pov
Cominciò tutto da un bicchiere. Poi un bicchiere tira l'altro e... La ritrovai a ridere senza motivazione.
<Magari è ora di andare, no?> dissi prendendola in braccio.
<No!> cominciò ad urlare.
<Zitta!> dissi portandola fuori sotto lo sguardo di tutti.
<Se non mi metti giù mi metto ad urlare!> disse battendo i pugni sulla mia schiena.
<Il mio nome?> la stuzzicai stringendola ancora di più a me.
<Vorresti che lo urlassi?> domandò accarezzandomi la nuca.
<Tu che dici?> domandai mettendola sulla moto.
Le misi il casco sulla testa e mi assicurai che si tenesse forte, per poi partire.

Continuava a stringersi a me e più mi stringeva più non potevo trattenermi. Arrivammo a casa e la portai dentro fino in camera sua, lì la posai sul letto e la osservai con i suoi occhi chiusi.
Si alzò pian piano e barcollò fino a me.
<Che succede?> domandai tenendola in piedi.
<Devo togliermi questo coso> disse indicando il vestito.
Si rigirò e ricamminò verso il letto e prima che potesse cadere la afferrai.
Le lasciai dei leggeri baci sul collo e sembravano piacerle. Non riuscivo più a trattenermi e quindi scesi più giù, fino alla spalla.
<Aspetta> disse continuando a godersi il calore dei miei baci.
Mi staccai aspettando che dicesse qualcosa.
<Non possiamo> disse cadendo indietro sul letto.

Sospirai e la lasciai da sola chiudendo la porta. Era già un inizio. L'unica cosa che la frenava era Arancino e la paura di tradirlo, ormai era mia.

Andai in camera e accesi una sigaretta. Uscii fuori al balcone e mi affacciai vedendo Arancino attraversare e venire quasi investito da una macchina.
<Vai piano!> urlò.
<Ma stai attento! Vaffanc*lo> rispose l'autista riprendendo il suo tragitto.
Risi a quella scena e feci un altro tiro della mia sigaretta.

Dopo un paio di minuti sentii la porta di camera mia aprirsi e senza voltarmi capii che era Arancino.
Venne da me, rubò una sigaretta, la accese e si poggiò alla ringhiera.
<Dorme> dissi riferendomi a Courtney.
<Che avete fatto?> domandò facendo un tiro.
<Mi ha chiesto di portarla in un locale. Sospetta qualcosa, ma pensa sia una ragazza> dissi guardandolo negli occhi.
<Caz*o> disse buttando la sigaretta.
La raccolsi e gliela rimisi in bocca.
<Vedi che costano> dissi dandogli una pacca sulla spalla.

<Tu che sei andato a fare?> domandai poi, sempre senza sembrare troppo interessato.
<Stavolta sono stato in un gay club> confessò facendo un tiro e guardandomi negli occhi.
<E?> lo incitai a continuare.
<E niente. Non c'è nessuno, solo tu> disse mettendomi una mano sul sedere.
<L'Avvocato è nell'altra stanza> dissi facendo fatica a respirare.
<Cosa ha bevuto?> domandò buttando la sigaretta ormai finita.
<Qualche Martini di troppo> dissi ridendo.
<Allora abbiamo campo libero> rispose facendomi l'occhiolino.

Buttai la mia sigaretta giù e andai a chiudere la porta. Spensi la luce e mi diressi verso il letto.
<La cosa più eccitante è che ci dobbiamo nascondere> confessò abbassandomi i pantaloni.
In realtà, per me, la cosa più eccitante era che avevo conquistato entrambi i fidanzati. Ero l'amante degli amanti. Meritavo un premio.

angolo autrice
duncan in questa ff>>>
ma non perché l'ho scritto io
oddio ora mi sale l'ansia che voi pensiate che me la stia tirando
hahah lasciamo perdere

e comunque happy bday la mia agenda che ha anche cominciato la scuola oggi (spero sia andata bene)
vedi, stavolta mi sono ricordata il duncottney, forse perché non ho più blackmail da scrivere
non so... sono sconvolta quanto te hahah

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