5. Il mio tormento!

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Io e Sirius fummo trattenuti in infermeria per altri due giorni, durante i quali non ci siamo più rivolti la parola. Quella mattina mi svegliai alla buon'ora per non essere seguito dal bruno, presi le mie cose e uscii dall'infermeria. Fortunatamente era domenica e non avevo lezioni. Tornai filato in camera, non avevo molta fame e per questo volli saltare la colazione. Molto probabilmente fu anche per questo che a pranzo mi precipitai in sala grande senza nemmeno aspettare due minuti di più. Fortunatamente finii prima che venne Sirius, che, si supponeva fosse ancora in infermeria a dormire. Quando però lo vidi entrare in camera mezz'ora dopo ancora mezzo addormentato ne ebbi la conferma. Non aveva nemmeno pranzato. Appena entrò si buttò a peso morto sul suo letto e si riaddormentò subito. Stessa cosa feci io, quella notte avevo dormito per, occhio e croce, due ore ed ero terribilmente stanco.
Dopo quelle che io pensavo fossero solo un paio di ore mi svegliai. Avevo una terribile sensazione di essere zuppo dalla testa ai piedi, aprii gli occhi e guardai la sveglia: 20:46. Avevo dormito tutto il pomeriggio saltando anche la cena?! Non era assolutamente da me. I miei occhi subito dopo caddero sul mio corpo. La sensazione che avevo non era solo una sensazione. Ero praticamente zuppo. Di fianco al mio letto c'erano James e Peter che se la ridevano a crepapelle e lì capii che erano stati loro a conciarmi in quel modo.
"BASTARDI!" dissi alzandomi dal letto e cercando di mollare un ceffone a uno dei due.
"Scusa lunas-.. tu non avevi molta intenzione di svegliarti e così abbiamo deciso di usare un metodo infallibile." Disse James schivandomi.
"Oh, andate al diavolo tutti e due!"
"Veramente l'idea è stata di Felpato.." disse Peter con lo sguardo basso.
"Quel piccolo cane bastardo.. un giorno me la pagherà!" Dissi io più a me stesso che a loro.
"Non pensi che tu gliel'abbia già fatta pagare abbastanza trattandolo in quel modo?!" Disse James
"Non sono affari tuoi. E ora se volete scusarmi vado a farmi una doccia.. anzi prima.." e dicendo quello mi venne in mente la malsana idea di rotolarmi sul letto di James. Detto, fatto. In un momento ero sdraiato sul letto e James cercava di trattenersi dall'imprecarmi addosso. Poi mi alzai e feci per andare in bagno.
"Non ci mettere troppo. Tra mezz'ora dobbiamo essere nella stanza delle necessità. Ci saranno anche le ragazze. Ti aspetteremo." Disse James e così entrai in doccia.
Alle 21:00 eravano tutti davanti alla stanza in questione. Appena ci posizionammo avanti comparì una porta. La varcammo e ci trovammo in una stanza simile alla nostra sala comune ma 10 volte più grande di essa. All'interno c'erano già le altre che ci aspettavano tra cui: Lily, Emmeline, Alice, Frank, Dorcas e Marlene. Ovviamemte non poteva mancare quest'ultima che, appena vide Sirius, gli saltò addosso e lo abbracciò. Vomitoso. Cercai di ignorarli e andai a salutare Lily.
"Ehi Lils."
"Ehi Rem, come stai?"
"Dovrei dirti che sto bene?"
"Dipende. Tu stai bene?"
"No" e dicendo questo lanciai una fugace occhiata alla coppietta felice.
"Oh Rem ascolta dav-"
"No Lils non ne voglio parlare davvero" e detto questo mi allontanai mettendomi in un angolo della stanza da dove ascoltai tutto ciò che dicevano.
"Io ho portato da bere, come promesso." Disse Sirius.
"Oh allora cominciamo" controbattè la sua ragazza.
"Allora ragazzi penso che sapete tutti come si gioca ad 'hai mai' ma per chi non lo sapesse presti attenzione che sto per spiegarlo.." e qui il bruno mi lanciò un'occhiata "il tutto si svolgerà a turni. Appena arriva il proprio turno dobbiamo dire qualcosa che non abbiamo mai fatto. Se un altro membro del gruppo ha, invece, fatto quella determinata cosa deve bere. Tutto chiaro?" Io non avevo intenzione di giocare perché non mi piaceva bere ma lì mi venne un'idea e così presi parte del gioco. Cominciò proprio Sirius.
"Non ho mai.. ehm.. preso una 'O' in nessuna materia" lì bevvemmo tutti tranne James e Peter. Il turno di Lily.
"Non ho mai baciato nessuno" anche lì bevemmo tutti, persino io.
"Oh, Remus, tu non eri una specie di santarellino?!" Mi chiese in modo retorico Sirius. Sapeva che non l'avrei risposto.
"Beh Evans, c'è sempre una prima volta" disse James a Lily annusandosi l'alito. Disgustoso. E capii che anche Lily la pensava come me dall'espressione che fece. Venne il turno di Dorcas e poi di nuovo di Em. Finalmente arrivò il mio turno.
"Io non ho mai nascosto una relazione al mio migliore amico" dissi senza distogliere lo sguardo da Sirius che però non bevve.
"Dovresti bere" dissi di nuovo io.
"Perché dovrei scusa?"
"A questo punto penso che due siano le cose: o io non sono il tuo migliore amico oppure Lily mi ha mentito quando ha detto che tu stai con la qui presente Marlene"
"Che cazzo dici Rem?"
"Continui a mentire ancora? Incredibile"
"Non sto con nessuno per l'amor di Merlino"
"Beh quindi Lily mi ha detto una cazzata?" Guardai Lily con aria interrogativa e lei non rispose.
"Che bell'amico che ho.. io non voglio più giocare" e dicendo questo uscii dalla stanza e mi precipitai in camera.
Piansi. Non so per quale motivo in particolare. Ultimamente avevo troppi pensieri. So solo che piansi. E tra le lacrime mi addormentai.
Il mattino seguente mi svegliai in ritardo per fare colazione e così per la seconda volta la saltai. Saltai anche le lezioni. Non era da me, non lo avevo mai fatto, ma non avevo le forze di andare in classe e soprattutto farmi vedere in quelle condizioni così rimasi a letto. Non avevo intenzione di alzarmi neanche per pranzo ma non so in che modo James mi trascinò fino alla sala grande. Avevo ancora gli occhi gonfi ma cercai di tenere sempre la testa bassa per non farlo notare a nessuno. Poco dopo a me e James si aggiunse, sfortunatamente, Sirius. Peter non c'era. Ultimamente aveva saltato vari pasti. Felpato appena arrivò vicino al nostro tavolo mi guardò per qualche secondo e probabilmente notò la condizione dei miei occhi perché sussurrò qualcosa all'orecchio di James. Lily ci raggiunse dopo poco e cercò di parlarmi.
"Remus devi ascoltarmi per favore. Sirius e Marl-"
"Lily lasciami in pace. È l'ultimo argomento di cui vorrei parlare in questo momento"
"Va bene, se non mi vuoi ascoltare così lo farai in un altro modo" e dopo quelle parole si allontanò per sedersi vicino alle altre ragazze ma non prima aver bisbigliato qualcosa a Sirius. Non capii quella frase di Lily finche Sirius non salì sul tavolo e si ampliò la voce con la bacchetta.
"ASCOLTATEMI TUTTI RAGAZZI PER FAVORE. UN PO' DI ATTENZIONE. GRAZIE. STANNO GIRANDO DELLE VOCI SU DI ME E SU UNA RAGAZZA. MARLENE MCKINNON. PENSO CHE GIÀ SAPPIATE DI COSA STO PARLANDO. STA DI FATTO CHE VORREI SMENTIRLE. NON MI PIACCIONO CERTE VOCI, SOPRATTUTTO SE ARRIVANO ALL'ORECCHIO DEI MIEI MIGLIORI AMICI E MI FANNO ALLONTANARE DA LORO." qui mi lanciò una veloce occhiata "QUINDI PERFAVORE RAGAZZI, PRIMA DI FAR GIRARE CERTE VOCI, ACCERTATEVENE DA UNA FONTE ATTENDIBILE. BUON APPETITO" dicendo questo scese dal tavolo e mi guardò per qualche instante che a me sembrarono ore intere. Io mi alzai e uscii dalla sala grande. Non mi andava di parlarne nemmeno in quel momento, che ero più confuso che mai. Entrai in stanza e mi chiusi in bagno. Non sapevo se credergli o no. Di certo se era fidanzato non si metteva a smentire una cosa così grande solo per farsi perdonare ma ero comunque confuso. Era come se avessi bisogno di un'ulteriore conferma che non stessero insieme.
Poco dopo sentii bussare alla porta.
"Occupato"
Bussarono una seconda volta.
"Ho detto che è occupato."
"Rem, perfavore. Ho bisogno di te." e lì sentii la sua voce. Forse era proprio quella la conferma che stavo cercando. Presto aprii la porta e mi buttai tra le sue braccia. Cominciai a piangere ancora di più. Mi era mancato. Merlino sei mi era mancato.
"Mi d-di-dispiace. Per tutto Sir." Riuscii a dire tra le lacrime.
"Zitto. Mi sei mancato."
Lo strinsi ancora più forte.
Ci staccammo dopo vari minuti, lo guardai negli occhi. Avevo guardato spesso Sir però non credo di averlo mai fatto da cosi vicino. E forse fu proprio quella vicinanza a fregarmi. Fu proprio quella vicinanza a farmi scoprire un lato di me che c'era sempre stato ma che solo Sirius era riuscito a farlo riemergere. E soprattutto fu proprio quella vicinanza che mi diede una singola risposta a tutte le domande che mi ero posto su Sirius. IO ERO INNAMORATO DI LUI.

Questione di cuore||wolfstar storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora