19. Distruzione.

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Entro in salotto e la vista che mi si presenta mi fa paralizzare per diversi minuti mentre di nuovo tutti i pensieri, che sott'acqua sembravano spariti, riafforano.
"Ehi...scusa se mi sono presentato senza preavviso ma non volevo che scappassi prima del mio arrivo."
Ed ecco il secondo proiettile della giornata, proprio affianco al primo mentre il mio cuore perde un pezzo ogni colpo. Credo di avere la pressione a mille, la prova è il mio naso che perde sangue e le mie gambe che tremano sotto il mio peso e si indeboliscono facendomi cadere sulle ginocchia. Il mio cervello sta elaborando tutto troppo velocemente e non regge più tutta la pressione. Mi lascio andare alla tranquillità chiudendo gli occhi e finalmente i pensieri spariscono. Sento qualche urla ma sempre in modo ovattato, qualcuno mi solleva ma la sensibilità del mio corpo è talmente pari a zero che sento a malapena di quanto mi alzano dal pavimento. Poi apro gli occhi. Sembrano passati pochi secondi eppure dalla faccia dei miei amici sembra invece che io stessi tra vita e morte.
"Remus.. ti sei svegliato finalmente." Ecco Lily e il suo enorme senso fraterno nei miei confronti.
"Come stai?" Ecco James e il suo enorme senso di responsabilità su tutto quello che succede.
"Starà bene" ecco Peter e il suo enorme senso di positività che riesce ad infondere a tutti.
Alzo gli occhi e vedo rannicchiato su una poltrona intento a piangere la causa di tutto. Ecco Sirius e il suo enorme senso di consapevolezza che riaffiora pian piano.
"S-sto bene, credo." Ed eccomi con il mio enorme senso di sfrontatezza e prontezza ad ignorare qualsiasi cosa mi rendesse debole con l'intento di non far preoccupare nessuno.
Il mio sguardo ancora fisso sulla poltrona, alza la testa, ed ecco il terzo proiettile, per la prima volta dopo due anni incrocio il suo sguardo. Occhi grigi, freddi come il ghiaccio ma che riescono a infonderti comunque calore, pieni di lacrime. I capelli leggermente più lunghi e la barba cresciuta. Dalle borse sotto ai suoi occhi deduco che non dorme da molto.
"Remus.." richiama la mia attenzione James "ti abbiamo portato la cena"
"Non ho fame"
"Devi mangiare, ti farà bene."
"Noi andiamo al piano inferiore e vi aspettiamo"
I tre lasciano la stanza, rimane solo Sirius che si alza e viene verso il mio letto.
"Remus. Ciao."
Non rispondo.
"Ehm, posso parlarti?"
Leggero cenno con la testa ma ancora nessuna parola.
"Okey. Scusami per averti rovinato letteralmente la vita, sono dovuto partire, per proteggerti."
"Pff, proteggermi. Non mi dovevi proteggere da nulla."
"Tu... non sai perché l'ho fatto..."
"Bene illuminami."
"Non posso"
"Non ti capisco. Allora che sei venuto a fare? Ad invitarmi al tuo matrimonio? Oppure a vedere con i tuoi occhi quello che mi hai fatto? Sei venuto per vedermi soffrire? Eccomi, vedi? Sono a pezzi. Ora hai intenzione di dirmi perché te ne sei andato?"
"Io..."
"Bene, allora puoi andartene"
"No, aspetta. Era per salvarti la vita."
"Mhh... già sentita questa scusa. Casomai, eri tu quello che doveva essere salvato"
"La mia famiglia... mi minacciò. Non volevano che stessi con te dicendo che se io non ti avessi lasciato avrebbero dovuto far fuori le persone di intralcio, cioè tu. Speravano che allontanandomi da te io sarei tornato da loro. Per questo ho dovuto lasciarti e prima di partire ho inventato una scusa per i miei genitori, ovvero che il signore oscuro voleva che io cercassi una cosa per lui e che quindi dovevo partire."
"Allora perché sei tornato?"
"Mio fratello. È morto."
"Oh, m-mi dispiace"
"Remus non è questo il punto. Io non volevo ridurti in questo modo, volevo solo proteggerti dalla mia famiglia, ma ho fallito."
"No, non hai fallito."
Ed ecco il solito Remus che consola anche chi ha sbagliato.
"Potrai mai perdonarmi?"
Ci penso, ma non rispondo.
"Quindi ti sposi?"
"Oh si, scusa anche per questo."
"Lo ami?"
"Lei è una donna fantastica."
"Oh.."
"Già.."
"Ma non hai risposto alla mia domanda"
"Sai, per quanto sia fantastica, non andiamo d'accordo. È un po' egocentrica, tende sempre a stare al centro dell'attenzione e pretende molto."
"Come te?"
"Si, beh io sono così è vero ed è per questo che ho bisogno di qualcuno che non sia come me. Per mettermi la testa a posto, non voglio una persona che pretende tanto e non dà nulla. Ma sto con lei perché-"
"Vuoi dimenticarti di me, si lo so."
"Scusa.."
"E ci stai riuscendo?"
"Beh, sono qui."
"Quindi.."
"Quindi no.. non ci sto riuscendo. Ma non posso farci niente."
"Sirius, tutto questo potrebbe passare, non mi interessa che mi hai fatto del male, perché sei l'unico in grado di farmi stare bene di nuovo."
"Remus non posso.. aspetta un bambino."
Ecco il quarto ed ultimo proiettile, diritto al centro del mio cuore, che ormai è distrutto definitivamente. Niente più può toccarmi dopo questo.
"C-cosa?"
"Devo chiederti scusa per molte cose.."
"No, no, non voglio scuse, ora stai con lei, stai cercando di andare avanti e va bene così. Ora però potresti lasciarmi da solo?"
"Okey, come vuoi, ci vediamo giù"

Questione di cuore||wolfstar storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora