||•𝑶𝑵𝑬 𝑺𝑯𝑶𝑻𝑺 / 𝑯𝒐𝒍𝒍𝒚 𝒆 𝑩𝒆𝒏𝒋𝒊•||

•TUTTI IN GIAPPONE!•

Organizzare un finto ritiro in patria non è facile.
Tranne se sei Julian Ross!
Ma la domanda è: perchè organizzare un finto ritiro in Giappone?
La risposta è molto semplice: Amy aveva scelto la data per il cesario e il Baronetto desiderava che tutti i suoi amici, oltre alla famiglia, fosse presente.
Perciò, grazie all'aiuto da parte della migliore complice che si potesse desiderare, Susan, Julian aveva organizzato UN FINTO RITIRO.

Convincere Freddie Marshall a tale follia non fu affatto facile, ma Susan ci riuscì, come sempre.
Restava solo un problema: quale scusa avrebbero inventato ai giocatori e alle rispettive squadre?
Alla fine la necessità di fare un ritiro c'era realmente... ma l'idea di 'inventare una motivazione valida' e di 'tenere la verità nascosta' aveva gasato talmente tanto Julian e Susan che, se non fosse stato per Amy, si sarebbero anche travestiti da agenti segreti... stile James Bond!
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Dopo aver preso diversi arei e, alcuni, i treni, la squadra era tutta riunita nella hall della Sede della Nazionale Calcistica del Giappone.

Dopo essersi abbracciati, baciati, versato qualche lacrimuccia, aver fatto i complimenti a Philip e Jenny per aver vissato la data del loro matrimonio, aver fatto i complimenti al capitano e alla sua signora per l'inizio della dolce attesa, Susan li condusse in una grande sala per le riunioni.

I calciatori, le fidanzate, l'allenatore, la Manager e pochi altri collaboratori si riunirono intorno al tavolo.
Dopo qualche momento di confusione generale, Marshall richiese il silenzio e tutti obbedirono.
Poco dopo Ted Carter prese parola.

-Io ho una domanda, perché questo ritiro?-
-Già, Susan non ci spiegato molto bene- lo appoggiò Tom, che per la prima volta era in compagnia di Jeanette che non stava capendo un accidenti.
Dopo pochi secondi di silenzio, la manager parlò.
-Ci aspettavamo questa domanda. Ci sono svariati motivi per cui è stato ri richiesto questo ritiro. Il primo è molto semplice: ci sono delle questioni lavorative che dovrei discutere con alcuni di voi. Il secondo lo è altrettanto: Freddie e gli altri devono registrare i vostri miglioramenti di persona... oltre alle notizie che ci danno i club per cui giocate. E infine... lascio la parola a Julian- detto questo si sedette.
Mark sorrise.
Ogni giorno si chiedeva cosa aveva fatto per meritarsi Susan, lei era così bella e così intelligente e così... Susan.

Julian si alzò in piedi e dopo aver sorriso alla rossa al suo fianco iniziò a parlare.
-Forse mi odierete, o forse no... ma io devo dirvelo comunque- fece un piccolo sorriso e poi ripartì:
-Mia moglie, che conoscete bene, è incinta... da nove mesi. Ho convinto Susan e pressato Freddie per un mese intero pur di convincerli a effettuare questo ritiro. Credo che mi abbiano odiato...- ridacchiò, seguito da coloro che aveva nominato.
-Io ed Amy abbiamo deciso la data del cesario... ed entrambi desideravamo che voi foste con noi. Per assistere alla nascita della vostra prima nipote...- sorrise di nuovo, spostando lo sguardo verso Amy che aveva iniziato a piangere in silenzio.
-Forse è una cosa stupida... ma penso che la piccola Ross abbia bisogno di conoscere la sua grande famiglia fin da subito... questo è tutto- si sedette, abbracciando sua moglie.
Ci furono un paio di secondi di silenzio, prima che qualcuno prendesse parola.
-Razza di Idiota potevi dirlo subito!- commentò Philip, iniziando a ridere subito dopo.
Fu subito seguito da tutti gli altri.
-C'era bisogno di fare tutto questo casino?- chiese Ed retoricamente.
-Ma che ne so io! Sto per diventare padre... sono confuso- rispose Julian ridendo, mentre riceveva uno scappellotto da Benjamin Price.

Ci fu un momento di totale casino, dove tutta la maturità che quei ragazzi avevano dimostrato negli ultimi mesi andò totalmente a quel paese.
Le ragazze avevano le mani nei capelli, ma erano davvero convinte di voler stare con loro?
Risero. Risero tantissimo, come solo loro sapevano fare.

Dopo un po', Susan richiamò l'attenzione di alcuni ragazzi e gli chiese di rimanere in sala.
Tutti gli altri uscirono, tranne Freddie.
Discussero per un'ora su tantissime cose, tra cui l'ufficiale cambio di numero di Holly che diventava numero 10 anche nel Barcellona.

Fu stupendo come una banale e noiosa riunione di lavoro, sembrò così bella.
Passò velocemente e alla fin fine, fu anche divertente.
Stando lontani avevano imparato a volersi ancora più bene e ogni momento passato insieme riusciva ad essere bellissimo.
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A distanza di 1 giorno, Freddie fece quello che doveva fare.
Pian piano iniziò a valutare le prestazioni fisiche dei 23 calciatori, annotando tutto.
Ci mise 2 intere giornate, ma il lavoro duro fu ben ripagato.
Tutti erano migliorati, le loro capacità erano salite di livello.
Tutti chiedevano di loro, tutti volevano loro.
Il calcio Giapponese non era più sottovalutato e il merito andava tutto a quella Nazionale.
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Amy era già in Ospedale, si era fatta ricoverare un giorno prima per motivi che solo una donna può capire, vallo a spiegare a una manata di calciatori che quando sono insieme si comportano come scimmie!

Il momento stava arrivando.
Una nuova generazione stava inziando.
La piccola Ross, tanto desiderata, era pronta a nascere.
Tutti la amavano di già, una principessina si stava preparando ad uscire.

Amy aveva le doglie, insolito.

-Mi si sono rotte le acque!- urlò dal suo letto.
-Ma il cesario è domani!- disse Jenny che non l'aveva mollata un secondo.

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Spazio Autrice:
La Nazionale si ritrova in patria.
Dopo aver lavorato e passato del tempo insieme, Amy è quasi pronta a partorire.
Ma cosa accadrà nel prossimo capitolo?!
Votate questa One Shot e le precedenti!☆
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Alla prossima!♡