Il ritrovo

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Raggiunsero un numero di prove molto basso che mandarono ancora più in confusione l'investigatore ma dopo tutto raggiunsero Florin. Una casa del nulla più totale, in una campagna ormai abbandonata e ormai gialla e secca, la casa piena di ragnatele e Florin steso sul divano ancora ricoperto di plastica con gli occhi aperti e le mani conserte come un faraone, sembrava quasi morto.

Le prime parole che disse furono: "grazie"
L'investigatore Ruben rispose: "perché?"
F: "grazie"
R: "vuoi parlarmi?"
F: "GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE"
continuava ad urlarlo a squarciagola per liberarsi da qualcosa che lo stava opprimendo e scoppio a piangere per la paura.

Ruben gli porse un bicchiere d'acqua e lui si calmò.
Iniziarono a parlare e si concluse che i suoi genitori sarebbero dovuti tornare già due giorni fa ma forse lo volevano abbandonare perché lui non era come loro.

Ma cosa voleva dire "non sei come noi e non lo diventerai mai?"
Florin fu portato in un collegio con altri ragazzi ma ben presto ne uscì e fece la sua vita, tornó spesso alla tomba di Dalila per ringraziarla di quel poco tempo che avevano passato insieme e anche lui volle cercare la verità. Anche se una mezza idea la aveva già.

Chi è il colpevole?

Era solo una vacanza al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora