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Stavano per finire le scuole medie e presto Ro avrebbe dovuto affrontare l'esame d'ammissione allo Yuei. Non era tesa, sapeva di aver ereditato dei quirk potenti dai suoi genitori, l'unica cosa positiva che avessero mai fatto quei due.
La ragazza stava finendo i suoi compiti ascoltando la sua solita musica tramite le grandi cuffie, quando Arya entrò in camera sua di corsa, accendendo il televisore che teneva accanto alla scrivania.

Arya: Ro, guarda!

La ragazza si tolse le cuffie e prestò attenzione, la donna si sintonizzò sul telegiornale, che faceva vedere un ragazzo dai capelli biondi con un quirk di elemento fuoco che lottava contro una specie di poltiglia verde.
"È già incominciato quindi..."

Arya: È la stessa scena del ruo disegno!

Ro si voltò verso il disegno appeso sullo scaffale accanto alla scrivania... sì, era proprio la stessa scena.
Da quando la ragazza si era accorta che parecchi dei sogni che faceva, poi si realizzavano, aveva iniziato ad illustrarvi su carta, anche perché a volte ci volevano mesi, o anni prima che si avverassero. Alle volte disegnava direttamente da dormiente, e quelli erano i fatti che avrebbero intaccato maggiormente la sua vita.
Il disegno del ragazzo catturato dalla poltiglia verde, infatti, l'aveva fatto tre mesi prima mentre dormiva.

Arya: Che significa?! Che succederà da adesso?

Arya era sempre la solita, si preoccupava per tutto, ma come biasimarla? Dopo aver partorito suo figlio, il marito, un militare, fu ucciso in guerra e il figlio era morto qualche mese prima che la donna adottasse Ro, ucciso da alcuni villain. Arya, una bella donna dai capelli bianchi e celesti, che non dimostrava affatto la sua età, aveva preso molto a cuore la ragazza, proprio perché le ricordava il figlio.

Ro: Niente, so solo che quel ragazzo avrà a che fare con me in futuro, e neanche in un futuro molto lontano... credo che potremmo essere insieme alle superiori.
Arya: La cosa mi preoccupa, non sembra per niente un tipo affidabile.
Ro: Ma io sto parlando del biondino catturato, non della poltiglia.
Arya: Infatti.

Passarono due settimane dall'accaduto e in quello spazio di tempo Ro aveva affrontando l'esame d'ammissione allo Yuei, con estrema facilità anche, ed era arrivato il giorno di entrare al liceo Yuei, nella classe 1-A del corso per eroi.

Arya: Sta attenta, mi raccomando.
Ro: sì lo so.
Arya: sei proprio sicura che non vuoi che ti accompagni?
Ro: Si, sta tranquilla. Ci vediamo oggi pomeriggio.
Arya: Attenta al biondino!

La ragazza finalmente uscì di casa. Voleva bene ad Arya, era come una madre per lei, ma a volte esagerava, dopotutto Ro non aveva ancora trovato nessuno in grado di sostenere un confronto di quirk con lei, non c'era nessuno di vivo che potesse farle del male.
Ro abitava in pieno centro città, quindi ogni mattina era costretta a dover prendere la metropolitana e camminare per tutta la collina fino ad arrivare al liceo.
La ragazza, come suo solito, si era isolata con la sua musica sulla metropolitana, odiava quando degli estranei l'avvicinavano per chiederle il nome o il numero di telefono. Ad una delle fermate salì un ragazzo dai capelli rossi con la medesima divisa di Ro.
"Deve essere uno studente dello Yuei".
In genere, proprio per la sua ansia sociale, la ragazza preferiva non iniziare conversazioni con chi non conosceva, ma c'era la possibilità che quello fosse un suo compagno di classe, così gli picchiettò un dito sulla spalla per richiamare la sua attenzione.
Il ragazzo si voltò un po' confuso, ma poi sorrise. Aveva grandi occhi rossi ed un sorriso formato da una fila di denti appuntiti.

Kirishima: Ti serve qualcosa?
Ro: N-no, è solo che ho notato che abbiamo la stessa divisa, quindi...

Il ragazzo la guardò meglio.

Life in My hero Academia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora