CAPITOLO 10 -TESTA O CUORE?-

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In tutta la mia vita non ho mai preteso che tutto andasse sempre perfettamente secondo i miei piani.
Spesso mi sono ritrovata ad affrontare situazioni inaspettate, alcune brutte ma anche altre belle.
Non sono una di quelle persone che di fronte ad un cambiamento si spaventa o fugge, anzi, sono sempre molto propensa alle novità, a ciò che richiede talvolta anche un pizzico di coraggio.
Ma mai mi sarei aspettata che all'età di 30 anni mi sarei ritrovata col cuore e la mente in subbuglio per via di una donna.
E non una semplice donna.
Qui stiamo parlando di Najwa, colei che mi ha accolta in casa sua, l'amica con cui sei libera di parlare delle tue ultime scopate, quella che ti ha fatta dormire nel suo letto, prestato i suoi vestiti, vista nuda, spettinata, ubriaca, fatta.
Ed ora invece ci ritroviamo qui, incatenate in bacio che sembra non avere il coraggio di finire.
Ma cosa mi succede?
O meglio, cosa ci sta succedendo?

Najwa mi spinge col suo corpo oltre la soglia di casa mia, mentre con una mano chiude la porta dietro di noi e l'altra mi accarezza dolcemente un fianco.
Sono ormai schiacciata contro la parete, incastrata tra il suo corpo, persa sulle sue labbra, ipnotizzata dal suo profumo.
Vorrei avere un po' di coraggio per respingerla, fermare le sue labbra che si muovono lente sulle mie, ma sono così persa dentro di lei che non riesco a muovermi di un millimetro.

Improvvisamente sento il suo viso allontanarsi dal mio, mentre i nostri occhi si cercano.
Non riesco a dire una parola.
Il mio cervello riesce solo a pensare a quanto sia bella anche con i capelli bagnati e il viso stanco.

<<posso accomodarmi?>> mi chiede, abbassando gli occhi imbarazzata e puntando lo sguardo verso il mio salotto.
Ancora scossa annuisco, poi le faccio strada verso il divano.
Lei si siede a gambe aperte poggiando i gomiti sulle sue ginocchia, poi alza lo sguardo verso di me e abozza un sorriso.
Per rompere la tensione mi avvio in bagno e le prendo un asciugamano pulito per farle asciugare i capelli gocciolanti.
Torno in salone e glielo porgo.
Lei lo afferra e nel farlo mi sfiora una mano sorridendomi.

<<Grazie>> mormora aprendolo e abbassando la testa, tamponando l'asciugamano sui suoi capelli.
Alza il collo e tutto ciò che riesco a notare sono le gocce d'acqua che scorrono ancora lungo la sua pelle ormai bagnata.

<<Sei venuta a piedi?>> le chiedo non sopportando questo silenzio angosciante.

<<No, sono venuta in taxi, ma c'era un dosso enorme all'inizio della strada e la macchina non poteva passare>> mi spiega.
Annuisco, poi ritorno a fissarla e non ci credo che lei sia qui, in casa mia, con un mio asciugamano avvolto in testa e il suo sapore che mi é rimasto in bocca.

<<Perchè sei qui?>> le chiedo improvvisamente.
Lei alza lo sguardo con fatica, poi si alza e mi affianca.

<<Non lo so>> mormora.
Cosa?
Viene qui quasi di notte dopo essersi fatta un bagno per raggiungermi, nella mia casa, baciandomi come se non ci fosse un domani, e tutto quello che riesce a dire é un misero "non lo so"?

<<Non riuscivo a smettere di pensarti dopo la scena di oggi>> ammette alzando il suo sguardo verso il mio.
Deglutisco a fatica quando vedo che pian piano i suoi occhi scendono sulle mie labbra.

<<E ti sembra un motivo per piombare nella mia casa e baciarmi?>> le chiedo spontanea.
Lei sorride togliendosi l'asciugamano dalla testa.

<<Dovevo capire>> mormora.

<<Capire?>> replico curiosa.

<<Capire cos'è questa sensazione che mi sale quando sto con te>> sbotta portandosi una mano al petto.
Conosco Najwa da tantissimi anni e non l'ho mai vista aprirsi così tanto con una persona, meno che con me.
Non é una che lascia libero sfogo ai suoi sentimenti e alle sue emozioni, e vederla così vulnerabile sotto ai miei occhi mi manda in totale confusione.

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