Non ti rendi conto di quanto tu tenga a una cosa, una persona, finché non corri il rischio di perderla o l'hai persa già.
Solo nel momento in cui qualcosa ti sfugge dalle mani trovi la forza di rincorrerlo e riprendertelo.
Questo é quello che sto facendo ora: la paura di perderla ha fatto si che trovassi il coraggio per andare a riprendermela.Sto camminando avanti e indietro nell'enorme casa di Najwa con un nodo in gola difficile da spiegare o da sciogliere.
Non riesco a non pensare ai baci che le ho dato poco fa' e non ci trovo nulla di razionale in tutto ciò.
E forse é proprio questo che mi spaventa.
Attendo che esca da quel bagno trepidante, mentre osservo ogni dettaglio di questa casa.
Sulle pareti ha molte foto di suo figlio da piccolo, di lei che lo tiene tra le braccia appena nato, dei suoi primi compleanni, battesimo, comunione.
Non sono madre e non so se lo saró mai, ma queste foto mi fanno capire quanto un figlio possa essere importante per una madre e quanto possa cambiare radicalmente la sua intera vita.
Mentre sono persa nel fissare queste dolci immagini, ecco che sento il rumore della porta del bagno aprirsi.
Mi volto e i miei occhi cadono inevitabilmente su Najwa che intanto si è tolta l'abito bianco e ha messo un paio di shorts neri e una canotta bianca.
Anche vestita in maniera semplice la sua bellezza mi rimane senza fiato.<<Hai fatto un tour della mia casa?>> mi chiede ironica, notando che sono vicina alle cornici appese al muro.
<<Si, più o meno>> rispondo con lieve imbarazzo.
Lei mi sorride, e che sorriso.
Un sorriso mozzafiato.<<Vieni, ti offro qualcosa da bere>> mormora.
La seguo e insieme andiamo in cucina.<<Cosa gradisci?>> mi chiede indicandomi una vetrina con tantissimi tipi di vini e altro alcool.
<<Un bianco, grazie>> affermo.
Prende una bottiglia e i calici e mi fa cenno di seguirla.
Mi porta nel suo giardino dove tira un fresco venticello ed è calata la notte.
Ci sediamo su una sdraio e istintivamente alzo gli occhi per fissare la luna.
Sembra così vicina stasera che mi sembra di poterla toccare con un dito.Najwa mi porge un calice pieno di vino e se ne riempie uno anche per lei.
<<Brindiamo?>> le chiedo spezzando il silenzio.
<<A cosa?>> mi chiede sorridendomi.
<<Beh..non so>> mormoro.
Lei continua a sorridere fissandomi, lo fa spesso quando i nostri sguardi s'incontrano, quasi come se fosse una cosa inevitabile per lei.<<Brindiamo ad un nuovo capitolo della nostra vita>> sbotta avvicinando il suo calice al mio.
Facciamo il brindisi, poi entrambe beviamo senza staccare mai i nostri sguardi.
È così bella che mi sembra di vivere un sogno.
Non ci credo di essere qui, nel bel mezzo del giardino di Najwa di notte.
Finiamo di bere, poi poggiamo i nostri calici sulla sdraio accanto.<<Non avrei mai pensato che ti saresti presentata qui>> dice lei avvicinandosi di più a me.
Posso già sentire i brividi percorrermi tutta la schiena.<<No?>> le chiedo.
Scuote la testa.<<In effetti non lo pensavo nemmeno io>> ammetto con un po' di sarcasmo.
Lei mi guarda estasiata, con quegli occhi bellissimi che non distoglie mai dai miei.<<Questo vestito ti sta da Dio>> mormora squadrandomi velocemente dalla testa ai piedi.
Vorrei sprofondare dall'imbarazzo in questo momento.<<Grazie, anche tu stavi molto bene>> dico a denti stretti, mentre il vento soffia sulla mia pelle provocandomi dei brividi.
Lei probabilmente se ne accorge e fissa le mie mani che passo sulle spalle cercando un po' di calore.
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Ma lo vuoi capire?
FanficMolte volte nella vita non ci si rende conto di quello che si ha tra le mani finché non si arriva ad un punto in cui si rischia di perderlo. É quell'esatto momento che fa scattare dentro di te qualcosa, un qualcosa di così forte capace di muovere il...