<<E ora si affrontano le conseguenze>> afferma afferrando il suo cellulare e entrando dentro a passo svelto.
La seguo a testa bassa.
In questo momento non trovo le parole esatte per consolarla o per far apparire la situazione
meno pesante di quanto lo sia in realtà.
Ha il viso sconvolto e si butta sul letto a bruciapelo, fissando il soffitto senza dire una parola.
Io me ne sto ai piedi del letto a braccia conserte, partecipe del silenzio che regna in questa camera d'albergo.<<Che ci fai lí impalata?>> mi chiede alzandosi sui gomiti e abozzando un mezzo sorriso che fa sorridere anche me.
Basta guardare i suoi occhi dolci per capire che non è arrabbiata, non è pentita di tutto ciò, mi vuole e nulla può cambiare questa cosa, nemmeno il pensiero che ormai la nostra bolla magica si é rotta e improvvisamente le nostre foto sono spopolate ovunque.
Salgo a cavalcioni sul letto e gattono fino a raggiungerla.
Mi stendo accanto a lei e poggio la testa sulla sua spalla, mentre con le braccia avvolgo il suo esile corpo.<<Non m'importa di chi si metterà tra di noi Najwa. In questa cosa non sarai sola, ci sono io con te e l'affronteremo insieme>> le dico per cercare di rassicurarla, alzando lo sguardo verso di lei.
<<Non importa nemmeno a me, Maggie.
Nulla può cambiare questo..>> mormora unendo le sue labbra alle mie e baciandomi dolcemente tenendomi il viso tra le mani come se avesse paura di perdere il nostro contatto.<<Però devo trovare il modo di affrontarlo con Teo>> mi dice staccandosi e accarezzandomi dolcemente gli zigomi.
<<Come pensi che potrebbe reagire?>> le chiedo sperando di non toccare qualche tasto dolente e non invadere la sua sfera strettamente personale.
<<Forse all'inizio non bene, ma col tempo capirà. Non lo dico solo perché é mio figlio, ma é davvero un ragazzino intelligente e aperto mentalmente>> mi spiega spostandomi i capelli dietro le orecchie, mentre i suoi occhi s'illuminano al solo pensiero di Teo.
Stiamo per ribaciarci quando il telefono di Najwa inizia a squillare.
Si stacca dalla mia presa e raggiunge la sedia accanto al letto a cavalcioni, poggiando i gomiti sulla sedia e mettendo il suo bel sederino in bella vista coperto solo dagli slip di pizzo nero.<<Maledetti operatori telefonici!>> esclama smanettando sul suo telefono.
Decido di raggiungerla e approfittarne della situazione per goderci i nostri ultimi momenti di intimità.
Inizio a tracciare dei baci leggeri sul suo sedere, mentre con una mano cerco i bottoni della sua camicia.<<Bionda, sai che non abbiamo tempo..>> mormora già col fiato spezzato, mentre mi aiuta a sbottonarsi la camicia nonostante la sua affermazione. Adoro i suoi controsensi legati ad una voglia matta e disperata di possederci ancora per un po', prima di ritornare alle nostre rispettive case.
<<Facciamo veloce..>> sussurro lasciando cadere la camicia bianca dal suo corpo.
Si gira verso di me e mi fa sedere a cavalcioni su di lei, guardandomi dritta negli occhi.<<Quanto sei bella..>> sussurra lei afferrando la mia coda e lasciandomi cadere i capelli sulle spalle, cosa che la fa letteralmente impazzire.
Sorrido un po' imbarazzata, mentre per l'ennesima volta me la ritrovo nuda sotto di me.<<Promettimi che questo..questo non è il sesso dell'addio>> mormoro fissandola intensamente negli occhi, mentre sento le sue unghie attraversare la pelle della mia schiena.
<<Di che hai paura? Che ti lasci ad affrontare tutto da sola? Non lo farò Maggie, non lo farò..>> sussurra mentre cerca di sfilarmi il reggiseno tra un bacio e un altro.
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Ma lo vuoi capire?
FanfictionMolte volte nella vita non ci si rende conto di quello che si ha tra le mani finché non si arriva ad un punto in cui si rischia di perderlo. É quell'esatto momento che fa scattare dentro di te qualcosa, un qualcosa di così forte capace di muovere il...