CAPITOLO 27 -TUTTO VIENE A GALLA-

1K 71 14
                                    

Due foto sono bastate a rivelare mesi e mesi di uscite nascoste, baci dati di sfuggito, luoghi segreti dove poterci vedere, silenzi e menzogne.
Due maledette foto che non smettono di fare il giro del web e far vibrare il mio maledetto telefono.

ALBA.
Decido di deviare la telefonata e pensarci un po' prima di risponderle e rompere un'amicizia durata anni e anni.

Quando rientro a casa trovo mia madre che mi guarda dalla testa ai piedi con aria scioccata.
Sicuramente le saranno apparse quelle foto.
Se solo ci penso, ci rivedo ancora a letto insieme mentre ce le scattiamo.
Unite e innamorate più che mai.

<<Scusami..>> mormoro avvicinandomi a mia madre che non mi dice nemmeno una parola.
Alza lo sguardo su di me senza emettere un fiato.
Devo averla delusa e non poco.

<<Grazie?>> replica abbozzando un sorrisetto.
<<Maggie non devi scusarti con nessuno se quella è la persona che ami>> mi dice colpendomi giusto al centro del petto.
Ma come fa a capirmi così velocemente con un solo sguardo e ad appoggiarmi in ogni singola cosa che faccio?
Senza replicare niente mi getto tra le sue braccia e scoppio a piagnere, buttando fuori tutte le tensioni accumulate dentro al petto.

<<Ehi, calmati. Perché stai così?>> mi chiede accarezzandomi i capelli.

<<Ho mentito a tutti, mamma.
Ho mentito a te, a papà, alle amiche, ai colleghi, ai fan. Ho mentito a tutti perché avevo paura di dire al mondo che amo una donna>> dico tra i singhiozzi, mentre mia madre continua a tenermi stretta a sè.

<<Ehi, sentimi>> dice prendendo il mio viso tra le mani e portandolo all'altezza del suo.

<<Se la ami non devi vergognartene.
L'amore è la cosa più bella che esista e va urlata al mondo, ok?
Che sia una donna, un uomo, una persona più grande o più piccola di te, non importa.
Basta che sei felice.
Sei felice, Maggie?>>  mi chiede mia madre con occhi lucidi.

<<Si, sono felice quando sto con lei.
Non ho mai provato niente di simile in tutta la mia vita. Mai.>> le spiego.
Lei sorride, poi asciuga le mie lacrime.

<<E allora fregatene di ciò che pensano gli altri.
Lei è pronta a fare lo stesso per te?>> mi chiede.
È ciò che in realtà mi sto chiedendo anche io.
Lei è pronta a vivermi al di fuori di quella bella bolla in cui abbiamo vissuto fin ora?
È pronta a vivermi senza aver paura dei giudizi degli altri, delle occhiatacce, di chi dice il contrario?

<<Lei ha un figlio, ha altre responsabilità.
Non lo so..mi sembra d'impazzire!>> esclamo portandomi una mano alla fronte.

<<Dov'è lei ora?>> mi chiede mentre mi porge un caffè fumeggiante.

<<È partita per Madrid>> sbotto.

<<E tu hai lasciato che partisse rimanendo le cose in sospeso tra di voi?>> mi chiede lei.
La guardo interrogativa.

<<Non volevo andarmene, mamma.
Non sarebbe stato rispettoso nei confronti tuoi e di papà>> ammetto.
Mia mamma ride, poi mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<Mh, sicura?
Non è che stai scappando dalla realtà perché ti fa paura, Maggie?>> mi chiede.
Beh, in effetti se non ci fosse stata questa situazione delle foto, non ci avrei pensato due volte a partire insieme a lei.
Ma inevitabilmente ritornare ora a casa equivale ad affrontare Ivan, Alba e tutto il cazzo di mondo che avrà mille domande.

Ma lo vuoi capire?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora