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I sogni del giovane Todoroki quella notte furono molto confusi. Sognò diverse volte sé ed il demone in situazioni imbarazzanti, per due persone che si conoscono appena.

Dopo una scena in particolare si svegliò di soprassalto.

"Era un sogno? E perché avrei voluto non essermi svegliato? Ho sognato di baciarlo! E fare "cose" con lui! E... mi è piaciuto! Ma che mi prende?! Io non sono neanche gay!"

- Dormito bene, Metà e Metà?

- Tsk...

- Allora?

- Diciamo che ho fatto un sogno anzi, dei sogni... particolari. Sarà perchè non sono abituato a vivere vicino ad un demone...

- Ahahah! É questa la parte divertente di interagire col vostro subconscio! Quando vi svegliate cercate di auto-convincervi di qualsiasi cosa pur di stare in pace con voi stessi! I Nati Umani sono così divertenti!

- Quindi quello che ho visto era...?

- Opera mia, modestamente. Anche se non posso fare cose del genere su chi non è assolutamente attratto da me.

- Ma io non sono attratto da te!

- Il tuo amichetto ai piani bassi la pensa diversamente.

- E perchè l'hai fatto?!- sbottò il bicromatico, incazzato all'ennesima potenza, dopo essersi coperto il cavallo dei pantaloni arrossendo.

Il biondo fece una pausa ad effetto, facendo sfoggio del suo miglior ghigno.

- Perché mi andava.- disse scandendo le parole, mettendo in ognuna quanta più arroganza poteva.

"Uno di questi giorni questo demone mi farà venire un esaurimento nervoso!"

Sbuffando irritato andò a passo spedito in bagno sbattendo la porta.

- Quel maledetto! Quel dannato, irritante e sexy-COSA CAZZO HO APPENA DETTO?!

- I mortali sono uno spasso!- sentì sghignazzare dall'altra stanza il biondo.

Dopo quelle che al biondo sembrarono ore, Shoto uscì dal bagno.

- Certo che ce ne metti per farti una sega!

- Se non fosse perchè sei immortale ti avrei già strangolato.

- Morendo nell'intento.

- Avrò tanti difetti, ma eccello nel combattimento corpo a corpo.

- E così il principino è anche capace di difendersi!

- Dovevo essere capace di poter andare in guerra.

- Ma non sconfiggerai mai me. Io possiedo la forza di mille uomini, ma mille uomini non potrebbero scalfirmi!

- Ho sconfitto chiunque combattessi.

- Mi stai sfidando?

- Mettila come ti pare.

- Mai sfidare un demone.

-*-

In poco tempo il Bakugo aveva piazzato sulla spiaggia quattro pali di legno alti all'incirca un metro e mezzo l'uno, legati tra loro da piccole funi, formando così un ring.

I ragazzi si erano tolti le magliette e i sandali.

- Il primo che esce dal campo perde, niente fughe, niente armi, qualunque mossa compresa. Il perdente paga pegno.

- Niente da contestare. Fatti sotto, Katsuki.

Per minuti non si sentì altro che il rumore di pugni, calci e petti nudi scontrare tra loro, quasi l'isola stesse col fiato sospeso guardando l'incontro. Nessuno dei due dava segno di star cedendo fino a che, con una mossa improvvisa, il biondo fece perdere l'equilibrio al bicromatico e in un lampo fu a cavalcioni sul bacino del giovane Todoroki.

- Dannato! Io...

- Cosa? Già ti attendi? Non c'è gusto così!- e dicendo queste parole sfregò i loro bacini, facendo uscire dalla bocca dell'altro dei gemiti.

- B-Basta... t-ti prego...

- Allora ti arrendi?

- N-No...

- In questo caso continuerò fino alla tua resa.- un ghigno comparve sul volto divertito del demone, che continuò con la sua tortura.

- Ngh... K-Katsuki...

Il biondo allora avvicinò la bocca all'orecchio dell'altro e iniziò a succhiare e mordere il lobo.

- Ti piace, eh? Ammettilo che stai godendo come una cagna.

- F-Fermo... m-mi a-arrendo!

- Bene. Hai capito chi comanda?

- S-Sì!

- Chiamami "senpai".

- Sì, s-sen-senpai...

Ormai il ragazzo aveva il viso totalmente rosso fino alle orecchie, non riusciva a frenare il tremore della propria voce e gli occhi erano lucidi di eccitazione mista a vergogna.

- O-Ora smettila...

- Non ho detto che quando ti saresti arreso avrei smesso, ma che avrei continuato fino alla tua resa.

- Bastardo... v-vaffanculo...

- Oh porca puttana... Sei uno spettacolo indecente. Dì cosa vuoi al tuo senpai.

- Io... v-voglio... venire, Katsuki-senpai.

- Non ancora, piccolo, mi voglio divertire ancora un po'.- sussurrò nell'orecchio dell'altro mentre con una mano massaggiava il cavallo dei pantaloni dell'altro.

- Basta... Katsuki-senpai... non ce la faccio più...

- Sei così sensuale, ti scoperei seduta stante.- con l'altra mano aveva preso a occuparsi di un capezzolo, mentre con la bocca pensava all'altro.

- Katsuki-senpai... se continui così... mi farai venire...

- Allora fallo, vieni per me, Shoto-kun.- disse staccando la bocca dal petto del bicromatico e guardandolo con il volto più sensuale che Todoroki avesse mai visto e parlando con una voce roca che fece venire i brividi lungo tutta la spina dorsale del giovane mago.

- Ah! C-Continua... sì... d-di più! Ah!

Il biondo ormai aveva inserito la mano dentro ai boxer dopo avergli aperto i pantaloni e poi aveva iniziato a stuzzicare con un dito il glande.

- Cazzo! Oh porca troia! Sto venendo!- urlò sporcandosi l'addome.

Il biondo prese, subito dopo, a leccare il liquido dal ragazzo, pulendolo sotto lo sguardo scioccato del bicromatico.

-*-

Dopo "l'incidente" sulla spiaggia l'eterocromatico si rinchiuse in bagno e si fece una lunga doccia fredda. Il biondo ne aveva approfittato per iniziare a preparare la cena.

Una volta che entrambi furono a tavola Todoroki aveva sviluppato un improvviso interesse per il proprio tovagliolo.

- Perché mi ignori?- ruppe il silenzio il Katsuki.

- N-Non ti ignoro...

- Invece sì.

- Il fatto è che... per quello che è successo prima...

- Ti senti a disagio?

- Beh... un po'...

- Non devi, con me puoi essere te stesso, Shoto...

- G-Grazie...

- Figurati. Comunque, ti ricordi cosa ho detto prima di iniziare l'incontro?

- Cosa?

- Chi perde paga pegno.

"Ecco ci mancava solo questa"

- Giusto... cosa vuoi che faccia?

- Ci devo pensare, ma tu ricordalo.

Tre desideri che ci unisconoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora