Una folata di vento gelido mi investì non appena spalancai l’uscio di casa ma ben presto mi resi conto che dovesse essere causata semplicemente dalla mia suggestione, poiché il mannaro non si scompose in alcun modo.
Ci sfilammo le scarpe, poiché le suole erano completamente inzuppate di fango, ed io ebbi cura di sistemare al meglio quelle di Derek affinché non si sciupassero.
“Purtroppo qui non ci sono due bagno, quindi dovremo lavarci a turni. Vai pure prima tu, qui ho delle cose da sistemare” mi rivolsi al mio nuovo inquilino, alludendo al fatto che dovessi in qualche modo preparargli un letto caldo dove dormire e una cena degna di essere chiamata tale.
“Stiles, sono un lupo mannaro. Non mi posso ammalare, mi basterà un asciugamano per tamponarmi i capelli. Quello che ha bisogno di una doccia calda qui sei tu” effettivamente aveva ragione: erano giorni che non facevo altro che scorrazzare da una parte dell’altra della città per ordinare i fiori, prenotare la cerimonia ed allestire un ritrovo per tutti coloro che sarebbero venuti a vegliare su mio padre.
Una punta di imbarazzo mi colse all’improvviso: dovevo essere uno straccio e sicuramente il mio aspetto non era da considerarsi una carta vincente per poter conquistare il cuore di Derek, eternamente bello e impossibile.
Da ragazzino mi ero convinto che la sua bellezza eterea dovesse essere frutto di qualche beneficio dovuto al suo essere soprannaturale, ma non riscontrando la medesima evoluzione in Scott, mi convinsi che dovesse essere tutto merito di sua madre Talia.
“Ma sei mio ospite e si sa che gli ospiti sono sacri” provai ad insistere, cercando di rassettare la cucina. Prontamente Derek mi afferrò un polso: fu un gesto deciso quanto delicato. “Stiles, dico sul serio. Sembra che tu stia per crollare da un momento all’altro. Qui posso benissimo fare io, hai bisogno di lavare via tutta la tensione accumulata” per assicurarsi che il suo discorso facesse breccia nella mia cocciuta mente, incatenò il suo sguardo con il mio.
Le ginocchia mi cedettero difronte a quello spettacolo smeraldino e, quasi sotto ipnosi, eseguii il suo ordine. Non appena feci il mio ingresso nel box doccia, mi resi conto di quanto le parole del mannaro fossero veritiere: i miei muscoli parvero sospirare di sollievo non appena l’acqua calda li investì, provocando un massaggio efficace.
Mi insaponai riflettendo su quanto la mia vita fosse un susseguirsi di successi e fallimenti: avevo appena perso mio padre e ritrovato il ragazzo di cui ero perdutamente innamorato, in una sola giornata. Probabilmente è reale quel detto che recita che tutto accade per una ragione, ma allora quale motivazione aveva Derek di piombare dal nulla in casa mia?
Una volta terminato mi avvolsi nell’accappatoio, sfregandomi il più rapidamente possibile, arrossando così la mia pelle. Sbadatamente diedi una gomitata al porta spazzolini che giaceva sul ripiano del lavandino, facendo rovesciare il suo contenuto a terra. Mi inginocchiai a raccogliere il tutto e quando feci per rialzarmi, sbattei la testa contro la ceramica del sanitario.
Potevo anche essere cresciuto ma rimanevo lo stesso sbadato di sempre e forse, per la prima volta, in queste giornate ero realmente giustificato per avere la testa tra le nuvole. “Ahio…” massaggiai il nascente bernoccolo, quando Derek bussò alla porta del bagno.
“Va tutto bene? E’ quasi un’ora che sei lì dentro” sussultai: ero convinto che non mi fossi trattenuto sotto la doccia non più di dieci minuti, ma la posizione delle lancette dell’orologio era una prova inconfutabile a favore del mannaro.
“Si, perdonami. Devo aver perso la cognizione del tempo. Mi rivesto e sono da te” mi infilai rapidamente dei pantaloni della tuta e una vecchia maglia dell’F.B.I, raggiungendolo.
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L'ultimo distintivo
Детектив / ТриллерNoah ci ha lasciati, Stiles è diventato il nuovo sceriffo e Derek ha fatto ritorno a Beacon Hills. Cosa potrebbe succedere ancora vi starete domandando? Semplice, moltissimi colpi di scena. Il buon vecchio sceriffo non è mai stato l'uomo che diceva...