Chapter VII

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Ero sdraiato nel letto guardando il soffitto.

Niente aveva più senso.

Il mio cuore si stava ricucendo, stava tornando a battere leggermente. Ma il filo era insicuro e quasi debole, la mano che cuciva tremava, ed era fasciata per non cadere a pezzi.

Chiusi gli occhi.

Tris, cosa vorrebbe Tris?
Piantala di deprimerti, di là c'è una ragazza che ti aspetta.

La sua voce.

Aprii gli occhi.

-Non voglio ferirti Tris- sussurrai al vento.

Dei passi riempirono il silenzio.

Vanellope stava correndo.

Non volevo interromperla.

Che diavolo mi faceva quella ragazza? Come faceva?

Un debole bussare ruppe il mio silenzio.

Andai ad aprire impaziente.

-Scusa se sono ancora qui- aveva lo sguardo basso.

La abbracciai forte seppellendo il viso tra i suoi capelli al cioccolato.

-Se non fossi venuta ti sarei venuto a cercare- era silenziosa.

Chiusi la porta dietro di lei.

Aveva il volto basso.

-Perchè?-

Chiese debolmente.

-Cosa?-

-Perchè... fai così con me?- una domanda che mi ponevo sempre anch'io.

Alzò i suoi occhi scuri fissandoli nei miei. Erano lucidi e stavano nascondendo qualcosa.

-Perchè senza di te... non riesco a stare...- pure il mio fu un sussurro.

Ci staccammo fissando il pavimento con lo stesso pensiero in mente: cosa avrebbe fatto?

-Tobias...- la guardai di nuovo.

Avvicinò il suo viso al mio, appoggiai la fronte sulla sua.

Si morse un piercing.

Era adorabile. Come un riflesso involontario le posai una mano sulla guancia.

Lei si avvicinò ancora di più indecisa e insicura sul da farsi.

Chiedevo il permesso di fare una cosa, ma dovevo ancora scoprire io che cosa.

I nostri respiri si fuserò e in quel momento la voce di Tris mi suggerì cosa fare.
Baciala.

Mi ero sempre fidato di lei, perché non farlo anche ora?

Così poggiai le mie labbra su quelle tremanti di Vanellope.

Subito si modellarono tra loro in una combinazione perfetta. Chiusi gli occhi e non ero più lì. Stavo volteggiando nell'aria, in un luogo senza tempo dove l'unica cosa a cui aggrapparmi era la ragazza tra le mie braccia.

Lei socchiuse la bocca e approfondii il bacio, al sapore di lacrime e pentimento.

Quando riaprii gli occhi vidi Van rossa con le lacrime agli occhi.

Si buttò tra le mie braccia mentre singhiozzava sonoramente.

-Vanellope non preoccuparti...- la sollevai prendendola in braccio.

Era leggera come un piuma.

Mi sedetti sul letto in modo che lei fosse a cavalcioni sulle mie gambe.

-Ho tradito Jonah, il problema è che... non riesco a trovare un fottuto motivo per starti lontano e nemmeno uno per non baciarti di nuovo- era tremito unico.

Le sollevai il viso staccandola dolcemente da me.

Mi piaceva sentirmi l'elemento forte tra i due, amche se avrei dovuto prendere atto di una cosa che solo dopo quel bacio avevo capito.

-Jonah e Tris non ci sono più, loro volevano la nostra felicità. Io... sono felice con te. Mi piaci Vanellope. Non possiamo dimenticarci i nostri passati e tutto ciò che abbiamo affrontato. Ma nessuno ci può negare di essere felici adesso- dissi tutto con fermezza.

Lei si asciugò le lacrime con il dorso della mano.

-Ti ho pure bagnato la maglia, sono un disastro, scusa- disse singhiozzando ancora un po' e tirando su col naso.

Io sorrisi dolcemente.

-Tu sei perfetta- le diedi un altro bacio sulle labbra. Sorrise pure lei questa volta.

Ci sdraiammo sul materasso, lei con la testa sul mio petto tra le mie braccia. Ci addormentammo così.

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Eravamo nel quartier generale esterno.
Tris era di fronte a me.
- Tobias!- gridò di gioia -mi manchi davvero un sacco quassù, ma sono contenta che tu non ci sia- sorrise.
In quel momento notai che era radiosa, felice e rilassata come mai prima di quel momento.
-Anche tu mi manchi tanto Tris- le dissi mentri ci staccammo.
Si morse un labbro mervosa.
-Cos' hai?- le chiesi.
Perchè nom ci eravamo ancora baciati? Non stavamo insieme?
-Non lasciarti scappare Vanellope. Ha bisogno di te e tu di lei- disse sorridendo tristemente.
Scossi la testa.
Già.. era morta....
Van. Jonah. Margot. Caleb. Tutto tornò nella memoria.
- Io ho Jonah, insieme vi guardiamo dall'alto, vi ricorderemo sempre. Ma promettimi che non la lascerai mai-
-Promesso- poi si girò e scomparve tra le braccia di un ragazzo che avevo visto solo in un'altra visione.
-Prenditi cura di Van- mi gridò quest'ultimo.
-E tu di Tris-

Mi svegliai di colpo trovando Van seduta arrotolata tra le coperte.

- Jonah? - chiesi abbracciandola da dietro.

Lei annuì.

-Cosa ti ha detto?-

-Di fare la ragazza forte, di stare con te- si girò dandomi un bacio.

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