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⚠️Vorrei scusarmi con le persone che hanno letto un po' di tempo fa questa storia.
Ho dovuto modificare alcune cose e per la maggior parte del tempo non mi sono sentita di continuarla, ma con un po' di pazienza ci sono riuscita.
Spero vi piaccia.⚠️

Pov. JIMIN
Mi svegliai con un mal di testa assordante, non ricordavo nulla della sera precedente ma l'effetto dell'alcol era svanito e così i pensieri si fecero spazio nella mia mente.
Era ormai una tortura svegliarsi e far finta che tutto andasse bene, mostrare ai propri genitori un sorriso falso, l'unico con cui ero realmente me stesso è il mio migliore amico, Tae.
È sempre stato al mio fianco dopo quello che era successo, lo ricordo come fosse ieri.

Flashback

Ero fidanzato con un ragazzo di cui andavo pazzo, a Tae non piaceva e quindi ogni giorno mi ripeteva di lasciarlo e che non era il ragazzo adatto a me, aveva ragione.

Quel ragazzo era un vero e proprio coglione, la nostra "relazione" era durata due mesi e fino ad allora non c'eravamo mai spinti oltre.
Lui insisteva sull'approfondire i rapporti ma io non volevo assolutamente, non ero pronto.

Era un pomeriggio di febbraio e lo chiamai per farmi dare delle spiegazioni sul suo comportamento insistente di quei giorni e gli dissi di passare per casa così potevamo parlarne tranquillamente.

Ero davvero stanco del suo comportamento da bambino, se io gli stavo negando quel grande gesto c'era un motivo, non ero pronto.

Dopo avergli aperto la porta entrò di scatto, la chiuse e fece aderire brutalmente la mia schiena contro il legno.
Bacio tutto il mio collo fino ai pettorali, mi fece ribrezzo vedere le sue labbra scontrarsi con la mia pallida pelle, ero schifato da lui e dal suo comportamento, lo allontanai con una forza innata ed iniziai a correre in camera per poi chiudere la porta a chiave.

Mi inseguí e sbatté ripetutamente i pugni sul legno bianco, ricordo ancora le sue grida
"Jimin apri questa cazzo di porta, fatti baciare"
"vai via"
Oramai con le lacrime agli occhi mi accasciai a terra portando le gambe al petto e poggiando la testa sulle ginocchia aspettai che andasse via, ma non fu così.
"Jimin apri, non ti farò del male."
Non risposi
"Jimin cazzo a apri questa fottuta porta e fatti scopare"

Alzai le testa di scatto ascoltando quelle luride parole ed un conato di vomito raggiunse la mia bocca, di fretta mi recai in bagno per vomitare.
Mi aveva ferito, stava con me solo per entrare nei miei pantaloni e tutto quel tempo trascorso con lui era stato buttato nella merda, doveva diventare solo un brutto ricordo.
Mi alzai e corsi a prendere il cellulare chiamando Tae di fretta

Uno squillo
Due squilli
"Chim, dimmi!"
"T-Tae, vieni qui, portami via"
"Chim che succede?"
"sbrigati"
Spensi la chiamata mentre sentivo che Noah aveva iniziato a tirare calci e con il corpo cercava di buttare giù la porta, mi accasciai di nuovo in bagno ma dalla paura dimenticai di chiudere la porta e dopo pochi minuti lui era lì davanti a me più incazzato che mai.

"bene principessa, siamo stati cattivi oggi"
"ti prego vai via"

Iniziai a piangere mentre mi prese dal colletto e mi trascinò in camera buttandomi sul letto, speravo che Tae arrivasse prima che lui potesse violentarmi
"spogliati"
"no"
"ho detto spogliati"
"no"
Si lanció completamente su di me iniziando a strappare via i miei vestiti, baciò tutto il mio copro, fino ad arrivare al mio membro.
Dal salotto arrivò un urlo
"JIMIN DOVE CAZZO SEI? CHE STA SUCCEDENDO!"
"T-TAE"
corse di sopra e vedendo quel tipo su di me si affrettò a sbatterlo a terra ed iniziò a sferrare pugni senza fermarsi.

Tirai su i boxer che erano stati sfilati e fermai Tae prima che potesse ucciderlo, dopo averlo bloccato gli urlò contro
"brutto stronzo cosa cazzo credevi di fare, eh? Sparisci prima che possa completare il lavoro"
Noah si alzò e mi guardò
"non finirà qui"
"vai via? Ho detto che devi sparire brutto figlio di puttana"
È così andò via lasciando me impaurito e un Tae incazzato nero, corsi in bagno e vomitai una seconda volta, mi aveva salvato da quella merda.
Dopo essere tornato in camera mi chiese se stessi bene e mi portò via.
Per quella volta dormii a casa sua.

Fine flashback

Da quel momento non riuscivo a fidarmi di nessuno, non mi ero fidanzato e non volevo che la gente mi toccasse.
Ero ancora scosso ma molto di meno in confronto alle prime settimane.

Era stata dura all'inizio, non mi lasciavo toccare da nessuno se non dal mio migliore amico.
Un giorno stavo camminando insieme a Tae e un ragazzo mi urtò, era completamente sul mio corpo ed io ero immobilizzato.
Tae lo fece spostare immediatamente e mi prese per le spalle, ricordo ancora le sue parole per farmi tranquillizzare
"Jiminie, non è successo nulla.
Stai tranquillo, ci sono io qui con te"

Tremavo terribilmente tanto, quel ragazzo si era spaventato per la mia reazione, infondo non sapeva nulla.
Tae tranquillizzò anche lui dicendo che era tutto a posto e che la mia reazione era normale.
Il ragazzo dopo essersi scusato un sacco di volte andò via.

Le notti le passavo a piangere e a fare incubi assurdi.
Le prime volte Tae dormiva spesso con me, senza di lui sarebbe stato molto più complicato.
Mi portava in giro per non farmi pensare a quella merda e per non farmi piangere.

Dopo un po' di tempo le cose stavano iniziando a migliorare, se una persona mi toccava non reagivo come prima, sorridevo di più e iniziai ad uscire dal terribile periodo buio.

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ANGOLO AUTRICE
Salve gente, questa è la mia nuova storia.
I capitoli all'inizio non solo lunghissimi, ma col tempo aumenteranno di contenuto.
Spero che anche questa storia sia di vostro gradimento.
SUL MIO PROFILO TROVERETE ALTRE MIE STORIE, SPERO VI PIACCIANO.
Buona lettura ♡

ᴜɴ ɪɴᴄᴏɴᴛʀᴏ ᴄᴀꜱᴜᴀʟᴇ -ᴊɪᴋᴏᴏᴋ- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora