ᴜɴ ɪɴᴄᴏɴᴛʀᴏ ᴄᴀꜱᴜᴀʟᴇ -ᴊɪᴋᴏᴏᴋ-

5

Arrivammo davanti alla palestra ed entrammo per la porta principale, era gigante.
C'era una stanza per i pesi, una per la palestra, una piccola cabina dove di solito si ci iscriveva, degli spogliatoi e in fine un'enorme sala per il kick boxing.

La palestra era famosa per quell'ultimo sport e Jungkook era uno dei lottatori da quanto avevo capito quel giorno al parco.
Si capiva anche dal suo corpo, abbastanza muscoloso e strutturato, le sue gambe toniche e ben scolpite e le spalle larghe -dettaglio che mi ha fatto perdere completamente la testa-.

Mi portò nello spogliatoio della sala da kick boxing, mi prese dalle spalle e mi fece sedere su una panchina.
Aveva ancora la mano intrecciata alla mia e non se ne era reso conto.
Guardai le nostre mani con il viso in fiamme e dopo qualche secondo se ne accorse.
Non tolse la mani velocemente, anzi, slacciò dolcemente la prese e fece come se nulla fosse.

Ero in imbarazzo.
"togli la maglia"
A quelle parole sbiancai e mi sentii leggermente scosso dalla situazione, nessuno mi aveva più sfiorato dopo l'accaduto e avevo paura.
Sapevo che Jungkook fosse un ragazzo tranquillo ma non conoscevo tutto di lui.
Prese il mio viso tra le sue mani e mi guardò negli occhi, erano di un color nocciola intenso.
"tranquillo, voglio solo vedere cose hai che non va al fianco, ok?"
"o-okay"
Mi staccai leggermente dalla sua presa e tirai all'insù i lembi della mia maglia fino a toglierla del tutto.

Stavo guardando dappertutto tranne i suoi occhi, avevo paura di venire giudicato da un ragazzo con un fisico a dir poco mozzafiato, il mio in confronto al suo era il nulla più totale.
Cercai di coprirmi il più possibile ma lui tolse le mie braccia e si recò a controllare il fianco, le sue mani erano calde a contatto con la mia pelle fredda.
Sentivo un dolore atroce passare per la parte colpita
"ouch"
"Oh, scusa ma devi resistere ancora un po' okay?"
Annuii, chiusi gli occhi e morsi il mio labbro per alleviare il dolore.

Dopo cinque minuti finí di controllare
"di fratture non ce ne sono, è solo la botta presa al suolo che ti reca dolori"
Presi la mia maglia e iniziai ad indossarla
"come fai a sapere queste cose? Sei un lottatore non un dottore, sbaglio?"
Sorrise tristemente
"no non sbagli, ma col tempo ho imparato a curare da solo tutti i mali inflitti sul mio corpo"
Mi stupii
"oh"

Passammo un po' di tempo in un silenzio totale e dopo un po' decise di parlare
"io devo andare ad allenarmi, se vuoi puoi aspettarmi e dopo potremmo andare a prendere qualcosa da bere!"
Era in imbarazzo e faceva tenerezza, la sua mano stava strofinando il retro del suo collo e aveva un sorrisino carinissimo.
"va bene"

Prese di vestiti e delle fasce bianche con dei guantoni, iniziò ad arrotolare le fasce attorno alle mani, poi prese il resto dell'attrezzatura e ci recammo nella sala da kick boxing.
Mi sedetti su di una panchina che fronteggiava il ring e davanti ad esso uno spazio con tre sacchi neri appesi al soffitto.

Era fottutamente paradisiaco, le goccioline di sudore che contornavano il suo petto nudo, il viso concentrato, i muscoli in bella vista e il labbro intrappolato tra i suoi denti.
Non volevo montarmi la testa e pensare che Jungkook ci stesse provando o che fosse interessato a me, dovevo prepararmi psicologicamente e pensare che magari voleva solo essere un mio amico.

Dopo un po' di tempo arrivò un signore di mezza età, notai che fosse il tizio del giorno in cui incontrai Jungkook al parco dietro la palestra.

Come la scorsa volta aveva il viso duro e impassibile, si avvicinò a me e con modi poco gentili e delicati disse
"chi sei tu? Cosa ci fai nella mia palestra?"

Jungkook notò l'arrivo di quest'ultimo e si fiondò tra me e il signore
"lui è con me!"
Disse a tono

"Jungkook sarà meglio per te allenarti duramente, non ti puoi permettere distrazioni.
Compreso il biondino"

"decido io cosa fare di me, pensa per te chiaro?"

Questo Cris andò via furioso e Jungkook ne approfittò per inginocchiarsi davanti a me
"tutto bene?"

Annuii
"ma chi è?"

Sorrise accarezzandomi il ginocchio
"dovrebbe essere il mio allenatore"
"ah, capito"

Mi sorrise e tornò ad allenarsi.

Finí i suoi allenamenti e andò a fare una doccia, decisi di aspettarlo fuori dagli spogliatoi.
Uscì e i miei occhi lo scrutarono da lontano, si stava avvicinando.
Indossava un jeans chiaro strappato sulle ginocchia, una semplice maglietta bianca e un giacchetto bienco e nero.

(outfit di Jungkook)

"andiamo?"
"s-si, andiamo"

Andammo in un bar per prendere un caffè ma non c'era molto imbarazzo, nonostante fosse un ragazzo che avevo conosciuto da poco tempo.

Ordinammo e dopo cinque minuti di completo silenzio parlò
"allora, raccontami un po' di te"

Sorrisi tristemente e lo guardai
"non ho molto da raccontare, anzi, non sono cose belle da dire"
"oh, di certo non mi annoi. Se vuoi puoi dirmi tutto"

Era così sincero che in quel momento mi sembrava strano, non avevo mai visto una persona così sincera e pura.
Nei suoi occhi riuscivo a vedere solo sincerità e curiosità verso di me
"beh, a scuola va un po' di merda e non è semplice"
"di cosa si tratta?"
Disse iniziando a bere il suo ordine
Era realmente interessato alla mia vita?

Non ne avevo idea ma sapevo che sfogarmi avrebbe fatto bene.
"vengo giudicato da tutti per una cosa che non ho fatto e per delle voci che non sono vere"
"brutta situazione"
"si, direi che è una situazione di merda"
Non so perché risi ma contagiai anche lui.

"quando sarai pronto a dirmi di cosa si tratta nello specifico, sarò qui ad ascoltarti"
Sorrisi
"Grazie"
Era semplice sorridere avendo Jungkook davanti, non sapevo assolutamente il motivo del mio buon umore anche mentre parlavo di un tasto dolente della mia vita.

Parlai con lui di cose a caso per tutto il tempo che passammo in quel bar.

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ANGOLO AUTRICE
Spero che la storia vi stia piacendo, come ho già detto i capitoli sono leggermente corti all'inizio, poi il loro contenuto aumenterà.
Bye~