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Decisi di andare in un parco di fianco ad una palestra di kick boxing, passavo spesso per quel posto ma non mi ero mai fermato per passarci del tempo.

Accesi una seconda sigaretta poggiando lo zaino di fianco a me, presi il telefono e iniziai a vagare sui social per passare il tempo.
Avevo due ore da sprecare prima di tornare a casa, mia madre mi avrebbe messo in punizione per aver deciso di uscire prima senza il consenso di nessuno, era meglio evitare di farsi scoprire.

Dopo qualche minuto passato a scrollare il cellulare mi sentii osservato così alzai lo sguardo per incrociarlo con quello di un ragazzo alle prese con i suoi guantoni.

Stava cercando di toglierli e dopo averlo fatto restò con le faciature bianche avvolte alle mani, non ero esperto in quel campo quindi non sapevo con precisione di cosa stessi parlando.
Si alzò dagli scalini della porta -deducendo fosse quella del retro della palestra- e si avvicinò.

"scusa, hai una sigaretta da prestarmi?"
Ero abbastanza confuso, però cercai comunque nel mio zaino il pacchetto con l'accendino.
Lo trovai e glielo porsi.
Indossava un pantalone di una tuta nero e una maglia del medesimo colore, le faciature bianche alle mani facevano contrasto col nero del suo abbigliamento.

Si sedette di fianco a me e prese una sigaretta accendendola, il fumo usciva dalla sua bocca e dal suo naso perfettamente.

Si girò verso di me e parlò
"non dovresti essere a scuola?"
Ricambiai il suo sguardo confuso
"come sai che vado ancora scuola?"
Sorrise e fece un altro tiro lasciando che il fumo abbandonasse i suoi polmoni
"hai uno zaino con te contenente dei libri e si vede che sei sotto i diciotto anni"
Sorrisi e abbassai lo sguardo sulle mie mani
"a breve sarò maggiorenne, comunque okay."
"allora?"
"allora cosa?"
Si girò completamente verso di me
"perché non sei a scuola?"
"e perché tu stai parlando con una persona che non conosci?"
Sorrise e alzò le spalle come risposta
"non vuoi proprio rispondere, ragazzino?"
"ripeto che non ti conosco, non trovo il perché dovrei darti una risposta."
"d'accordo"
Spense la sigaretta ancora a metà col piede e si alzò
"per essere la mia prima volta devo dire che questa schifezza non è male sai?"

Spalancai gli occhi, non aveva mai fumato e non aveva neanche tossito?
Ricordai la mia prima volta alle prese con le sigarette, tossii almeno per cinque minuti.
"perché mi hai chiesto una sigaretta se non hai mai fumato?"

Jimin svegliati, ci sta provando

Se stava cercando realmente di rimorchiare, il suo modo di approcciare era pessimo...ma carino.
Stavo sorridendo per il comportamento strano di questo ragazzo.

Il mio primo sorriso vero dopo mesi di falsità.

"non ci conosciamo giusto?"
Annuii
"allora perché dovrei dirtelo?"
Risi e lui si unì alla mia risata
"hai ragione"
Dissi spegnendo la mia sigaretta ormai finita.
Finimmo di ridere per colpa di una voce abbastanza forte e aggressiva
"Jungkook, ti vuoi muovere?"
Il ragazzo -deduco si chiamasse Jungkook- sembrò diventare serio tutto d'un tratto e mi salutò
"devo andare, ci vediamo"
Annuii sorridendo.
Corse verso la porta e prima di entrare si girò verso di me
"non marinare la scuola"
Annuii e risposi
"tu cambia tecniche di approccio, è pessimo il trucco della sigaretta"
Rise ed entrò scuotendo il capo.

La mia coscienza aveva ragione, ci stava provando.
Sapevo il suo nome, appena arrivato a casa lo avrei cercato sui social.

Mi alzai e me ne andai ripensando a Jungkook, girovagai per la città aspettando che arrivasse l'ora di tornare a casa.
Di sicuro non sarei tornato prima facendomi sgamare da mia madre, non ero così stupido.

Tornato a casa mangiai di fretta, andai a fare una doccia e poi conclusi in miei compiti.
Ero un po' indeciso se cercarlo o meno, non lo avrei più rivisto -forse- non aveva senso cercarlo.
Ma ci provai lo stesso.

Dopo dieci minuti non c'era nessuna traccia di quel ragazzo sui social, lo avevo cercato come "Jungkook" forse aveva un nickname diverso ma non era più importante, non lo avrei rivisto comunque.
Avevamo parlato per circa dieci minuti e mi era impossibile pensare che in solo poco tempo quel ragazzo mi avesse fatto dimenticare tutto il resto, anche se effettivamente lo aveva fatto.

Lasciai stare a malincuore le ricerche e dopo aver passato tutto il pomeriggio a non fare completamente nulla andai a cenare con mamma.
Aveva deciso di mangiare fuori così mi cambiai e partimmo fino ad arrivare al ristorante.

Eravamo arrivati al nostro tavolo e ordinammo, dopo circa cinque minuti mamma parlò
"Jiminie, hai trovato qualche ragazzo?"
Mi incupii
"no, se lo avessi trovato saresti stata la prima a saperlo"

Dopo Tae ovviamente

Sorrise e subito dopo arrivarono i nostri ordini.
Mangiammo con calma e tornammo a casa.
Mia madre nonostante le mie scelte mi era stata accanto fin dall'inizio, era la mia unica ragione di vita e non l'avrei mai delusa.
Non le avevo detto dell'accaduto di mesi fa per non darle un dispiacere, si era sempre preoccupata per me e non volevo darle altri pesi.

Presi dei vestiti puliti ed andai a fare una lunga doccia, avevo un po' di cose da dimenticare e mi piaceva pensare di poterle eliminare dalla mia mente nello stesso modo in cui l'acqua scivolava via dal mio corpo.

Mi asciugai velocemente e misi il pigiama, volevo dormire e il sonno era abbastanza vicino, le palpebre pesanti e la testa leggera.
Dormire faceva sempre bene.

ᴜɴ ɪɴᴄᴏɴᴛʀᴏ ᴄᴀꜱᴜᴀʟᴇ -ᴊɪᴋᴏᴏᴋ- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora