EREN

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Continuo a tentare di contattare Levi per tutto il giorno ma sembra essere totalmente sparito. Verso sera Petra torna a controllarmi e si accerta che prenda di nuovo i chelanti di ferro, ma questa volta si trattiene più del solito.

«Va tutto bene?» Mi chiede mentre aspetta che mandi giù e compresse.

Annuisco semplicemente, in attesa che decida di andarsene con il suo solito fare accomodante, invece resta lì, di fianco al letto, senza dare l'impressione di volersi muovere.

«Davvero?» Insiste «Non è da te fare così...»

«Non sto facendo nulla.»

«Già, è proprio questo il punto.»

Resto a fissarlo per un po', aspettando che mi venga in mente qualcosa da dirle, ma per fortuna vengo preceduto dalla suoneria del mio telefono.

«Ah... Mikasa...» Commento, leggendo il nome sullo schermo «Scusa, Petra, ma non la sento da parecchio e immagino se ne starà chiedendo il motivo.»

«Sì, sì, ti lascio parlare con lei.» Mi dice, capendo dove voglia arrivare «Magari ti farà anche bene...» Conclude, allontanandosi dal letto.

Mi lascia la scatola di Ferriprox sul comodino ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Aspetto di sentire i suoi passi allontanarsi per decidermi a rispondere alla videochiamata, vedendo subito il volto di Mikasa comparire sullo schermo.

«Hey...» Inizio.

«Hey, finalmente!» Mi dice subito «Io e Armin ci stavamo un po' preoccupando... come stai?»

«Scusa.» Le rispondo «Ho avuto da fare, per così dire...»

«Hai avuto da fare in ospedale?»

«Mh...» Temporeggio, cercando di evitare di spiegarle a cosa mi riferisca «Ma penso che tu abbia cosa decisamente più interessanti da dirmi... come ve la state passando in montagna?»

«È davvero bello.» Per un attimo la vedo abbassare la testa «Mi dispiace che tu non sia potuto venire.»

«Dispiace anche a me.»

Mikasa resta in silenzio per qualche secondo, ma presto torna a guardarmi, attraverso lo schermo, cambiando espressione.

«Però ti vedo molto meglio.» Mi dice infatti «Hai ricominciato a seguire la terapia, vero?»

Io annuisco ancora: «Già... ed è un sollievo, a dirla tutta.» Le rispondo, sforzandomi di sembrare tranquillo «Forse sarei potuto venire con voi, se fossi stato in queste condizioni già la scorsa settimana.»

«Allora immagino che adesso smetterai di essere così testardo... spero, almeno.»

«Mhm...» Non voglio parlare della terapia, non dopo aver discusso con Levi proprio per questo argomento.

«Ma cos'è successo?» Mi chiede lei, attirando di nuovo la mia completa attenzione «Perché sembri così in pensiero?»

Resto in silenzio ancora per un po', prima di decidere che negare l'evidenza sia inutile con lei, visto che praticamente riesce a leggermi nel pensiero solo guardandomi.

«Ho bisogno di un parere.» Decido di dirle.

«Un parere...?»

«Sì...» Continuo «Credo di aver litigato con una persona e voglio capire se l'errore sia stato mio...»

«Aspetta, aspetta, con chi avresti potuto discutere in un posto del genere?»

«Un paziente di mio padre.»

〖𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡〗 「𝓔𝓻𝓮𝓻𝓲 」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora