LEVI

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Chiudo la chiamata con Eren senza riuscire a smettere di pensare al modo in cui l'avevo visto, come se di punto in bianco i miglioramenti dati dalla trasfusione e dell'assunzione di quei suoi chelanti di ferro siano stranamente spariti. Inizio a preoccuparmi che possa essergli successo qualcosa, ma almeno mi rassicura il pensiero che presto Petra lo vedrà e potrà essere lei a giudicarlo.

Provo ad evitare di continuare a pensarci e mi decido a rimettere a posto la PEPmask, ma intanto mi accorgo che qualcun'altro sta tentando di chiamarmi. Prendo di nuovo il telefono e mi accorgo che si tratti di mia madre, quindi decido di risponderle subito per evitare che inizi a preoccuparsi per l'ennesima volta.

«Hey...» Inizia lei, con uno strano tono che non sono abituato a sentirle «Buongiorno.»

«Buongiorno...» Ripeto, un po' titubante.

«Come stai?» Mi chiede subito «La febbre è scesa?»

«Sì, sto bene...» Le rispondo «E tu? Che ti succede?»

«Ah ma tu... non hai saputo?»

«Saputo che cosa?»

La sento sospirare dall'altra parte del telefono, esitando qualche secondo a rispondermi: «Di... di Isabel e Farlan...»

«Che gli è successo?» Riprendo subito a chiederle, iniziando ad agitarmi.

«Stavano sciando, da quel che mi hanno detto i loro genitori.» Inizia lei, sempre più incerta «E... è successo a molti tuoi compagni... loro...»

«Loro...?»

«Hai capito...»

Taccio, mentre sento la mano che tiene il telefono vicino all'orecchio iniziare a tremolare. Mi stringo le gambe contro l'addome, con il braccio libero, e poggio la fronte sulle ginocchia piegate, cercando di realizzare quel che mia madre si rifiuta di dirmi chiaramente.

«Levi...?» Riprende lei, dopo avermi lasciato stare per qualche secondo.

«Gli ho dato l'ultimo saluto in ospedale...» Riprendo, accorgendomi di star solo dicendo ad alta voce il flusso di pensieri che mi passa per la testa «E non sono mai partito con loro... anche se ci tenevano tanto...»

«Lo so...» Lei fa per continuare, ma la interrompo.

«Aspettavano il mio trapianto soprattutto per questo.»

Scuoto la testa. Sarei dovuto morire io, era quello che si aspettavano tutti, loro due compresi.

«Lo so, Levi, lo so...» Prova a riprendere lei «Però tu sei forte... lo sei sempre stato... puoi superare anche questo...»

«No.» La interrompo «Smettila... non ho bisogno di sentimentalismo...»

Stringo ancora di più la testa tra le ginocchia. Vorrei solo svegliarmi e capire che sia stato tutto un lungo sogno. Vorrei ricominciare da capo, completamente, ma non è possibile e se non me lo tolgo dalla testa finirò solo per riempirmi di rimpianti inutili.

Però, forse la prima volta in vita mia, inizio a pensare che sia tutto inutile. Le terapie, il trapianto, si riveleranno completamente inutili, alla fine. I nuovi polmoni avranno un'aspettativa di durare per massimo cinque anni, poi tornerà tutto come prima, quindi non ha senso insistere tanto per una durata così breve che non servirà ad altro se non ad illudere tutti di aver trovato una soluzione definitiva.

E allora Eren ha ragione: prima di morire dovrei vivere... e non è standomene in questa stanza che lo farò.

«Verrò da te.» Riprende mia madre «Uscirò prima da lavoro e verrò lì, va bene?»

〖𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡〗 「𝓔𝓻𝓮𝓻𝓲 」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora