39. Non scappare da me

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Avrei dovuto sapere che camminare in pieno inverno sotto la pioggia non era la cosa migliore da fare, ma quando ieri ho lasciato la Edwards era l'ultima cosa a cui pensavo. Infatti il risultato è un bel raffreddore con tanto di vertigini a due giorni dall'esame di Letteratura.

Pensavo che Harry fosse diverso e che venisse a darmi delle spiegazioni invece se ne è fregato completamente e non si è degnato neanche di inventarsi una giustificazione per quello che ha fatto. Mi viene voglia di prendermi a schiaffi al pensiero di essermi fatta abbindolare da un altro viscido traditore, ma stavolta ho chiuso. Da questo momento in poi esisterà solo ed esclusivamente l'università per me e non è concessa nessun altro tipo di distrazione.

Che stronzo!
E che stupida che sono stata!

Sobbalzo quando qualcuno bussa alla porta così forte che sembra voglia buttarla giù e istintivamente afferro il telefono per chiamare Aaron. Poche ore fa sia lui che Louis sono venuti ad avvisarmi sulle sporche intenzioni di Zack nei miei confronti. Non hanno voluto dirmi da chi hanno avuto quelle informazioni, ma mi è bastato ricordare lo strano comportamento che ha il moro ultimamente per avere dei sospetti.

Ho cercato di dirgli che voleva solo mettermi in guardia da Harry e loro mi hanno assicurato che le cose non stanno come credo io e che prima di saltare a conclusioni affrettate dovrei ascoltare la sua versione dei fatti. Io però non ne ho la minima voglia. Gli ho dato la possibilità di spiegarmi e non l'ha fatto, o meglio mi ha umiliata dicendomi di avere un'altra ragazza e per me la questione è chiusa lì.
La mia delusione più grande è stato Louis che dall'oggi al domani si è schierato dalla parte di quello stronzo.

«Chi diavolo è a quest'ora?» mi chiede Sarah con la voce impastata di sonno dopo aver acceso la sua abat-jour. Le faccio segno di stare zitta nel frattempo che cerco il numero di mio fratello in rubrica e faccio partire la chiamata. Ha il telefono staccato, dannazione!

«Hailey, apri la porta!» sgrano gli occhi quando riconosco la sua voce e mi volto verso Sarah che sbuffa e affonda la testa nuovamente nel cuscino. Come ha fatto ad entrare nel campus alle due di notte senza farsi beccare?

«Mandalo via, ti prego» dico a Sarah con tono di supplica mentre i colpi alla porta si fanno sempre più insistenti.

«Sai meglio di me che non se ne andrà finché non ti avrà parlato, quindi apri quella porta e parlaci prima che svegli qualcuno e finiamo nei guai» ribatte la traditrice e gli lancio un'occhiataccia.

«Hailey, cazzo, apri!» sbotta Harry, tirando un pugno alla porta.

«Io non voglio parlarci» dico, indispettita e incrocio le braccia al petto mentre lei sbuffa e si alza per poi andare spedita verso la porta. «Sarah, cosa diavolo stai facendo?» le chiedo e la guardo con il panico negli occhi mentre gira la chiave per sbloccarla. Le avevo detto di mandarlo via, non di farlo entrare.

Lei mi ignora completamente e spalanca la porta da cui entra Harry senza neanche ricevere il permesso per farlo, così mi alzo con l'intenzione di correre in camera di Louis e rifugiarmi da lui. L'unica cosa che non ho messo in conto sono le vertigini, dovute al raffreddore, e la prontezza di Harry nell'afferrarmi.

«Dove credi di scappare?» mi chiede mentre mi tiene stretta contro il suo petto.

«Lasciami immediatamente» ringhio e inizio a scalciare nel tentativo di colpirlo proprio nelle sue parti basse e fargli male.

«Ho bisogno di parlarti» mi dice in tono di supplica mentre continua a cercare di tenermi ferma.

«E io non voglio quindi lasciami e vattene via» urlo e mi libera dalla sua presa per evitare di svegliare qualcuno che possa farci passare guai.

Broken 🥀 || Harry Styles ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora